adani mancini gravina

"SE L'ITALIA NON SI QUALIFICASSE PER IL MONDIALE SAREBBE UN DRAMMA. BISOGNERÀ ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITÀ DAVANTI A UN FALLIMENTO" - LELE ADANI: "AI PLAYOFF DEVONO ANDARE IN CAMPO I MIGLIORI IN QUEL MOMENTO, I PIÙ IN FORMA, I PIÙ SICURI. CI GIOCHIAMO TUTTO IN 4 GIORNI: IN DUE GARE COSÌ NON ESISTONO PIÙ NEMMENO CHIARE GERARCHIE. ZANIOLO POTRÀ DARCI UNA GRANDE MANO SE MANTERRÀ QUESTA VOGLIA DI RIBELLIONE. E SCAMACCA È PRONTO. IL PORTOGALLO? NEMMENO LORO SONO TRANQUILLI…"

Mirko Graziano per il "Corriere della Sera"

 

lele adani

Da un paio di giorni Lele Adani è senza barba. Se l'è tagliata dopo dieci anni, periodo nel quale ha voluto «proteggere» la carezza che la mamma gli fece poco prima di lasciarlo. Il suo post via social ha commosso un po' tutti. «Mi manca molto - racconta - ma la sento dentro come forza in più, mi trasferisce dolcezza e fermezza. Mi spinge a cercare la giustizia in ogni cosa che faccio».

 

Adani, parliamo ora di cose molto meno serie. Come riparte la corsa scudetto?

«Se l'Inter è quella degli ultimi due mesi, non ha antagoniste. Ma ho grande rispetto per l'Atalanta, che ha dimostrato di produrre tantissimo anche nelle giornate in cui ha perso punti. Per attitudine, la squadra di Gasperini è pericolosa, sempre. E poi devo dire che anche il calcio del Napoli lo tengo lì, ben monitorato».

antonio conte

 

Quanto Conte c'è nell'Inter di Inzaghi?

«Difficilmente avremmo avuto l'Inter di Simone Inzaghi senza Antonio Conte. Quest' ultimo ha lavorato in maniera mostruosa sulla disciplina, sulla personalità dei suoi ragazzi, li ha fatti crescere nella testa, tatticamente e tecnicamente: guardate per esempio Barella, Bastoni e anche Perisic...».

 

E Inzaghi?

«Bravo a non buttare via nulla del percorso precedente. Ha probabilmente smussato e variato il modo di vivere allenamenti e partite, ha garantito alla squadra una maggiore e più libera interpretazione durante la gara. Simone prepara rigorosamente la giocata, poi dà talmente tante varianti sul campo che stimola i giocatori a "inventare", a trovare la strada migliore in un determinato momento».

simone inzaghi

 

Si aspettava, invece, una Juve in così grande difficoltà a inizio stagione?

«Ero stato il primo a sperare in un miglioramento generale, in un adeguamento, in una inversione di tendenza nel calcio del suo allenatore. Negli ultimi due anni abbiamo visto tante realtà migliorare, penso a Milan (il gran lavoro di Pioli è sotto gli occhi di tutti), Inter, la stessa Atalanta. E anche la Juve ci aveva provato con Sarri e Pirlo, salvo poi tornare indietro. Una volta ripreso Allegri, ci doveva essere un accordo sull'idea, sulla visione, sul progetto, e invece è tutto molto fermo.

 

Non lo dico in base solo ai risultati, il problema è vedere 4-5 partite di fila con la squadra sicura, equilibrata e predisposta ad andare a vincere con pressione e ricerca del dominio, con un indice di pericolosità costante. Invece, ripeto, sembra tutto molto statico, non dico casuale, ma fermo e privo di entusiasmo sì».

 

max allegri

Vede i bianconeri tagliati fuori dalle posizioni che contano?

«Potrebbero anche tornare in corsa per i posti nobili della classifica, non lo escludo. Ma io mi aspettavo che la squadra trovasse già, all'interno delle diverse proposte che il calcio moderno suggerisce e mostra, una identità chiara, invece mi sembra che non ci sia innalzamento del ritmo, tentativo di dominare e condurre il gioco. Oggi manca insomma una proposta degna di una squadra di vertice. Mi sembra tutto molto prevedibile, si procede a strappi. La Juve segna meno gol di Empoli, Verona e Sassuolo...».

 

SPALLETTI PADEL

Crede che sia colpa anche di una rosa non all'altezza?

«Assolutamente no, il valore non è in discussione, bisogna analizzare i motivi di un rendimento non all'altezza dei singoli. È l'allenatore che deve innalzare questo rendimento. Penso per esempio a ciò che Spalletti ha fatto con Anguissa. La Juve porta 17 giocatori nelle varie nazionali: su valore e rendimento c'è qualcosa che non quadra nella rosa dei bianconeri e deve far ragionare. Non può Anguissa avere un rendimento più alto di Arthur, Bentancur o Rabiot.»

 

In generale, che ne pensa di questo campionato al giro di boa?

«È un torneo competitivo, attrattivo. A parte le ultime tre, è difficile battere chiunque. Tante squadre hanno un'identità ben precisa. Mi piace l'Empoli: produce il calcio migliore rispetto al potenziale a disposizione; Andreazzoli è da consultare e prendere come esempio. Speculare non serve più, non basta più, non paga più».

ROBERTO MANCINI

 

Cosa pensa di Roberto Mancini?

«Gli sono riconoscente. Ha saputo vincere rivoluzionando il nostro calcio, togliendoci quella etichetta di difensivismo a oltranza. Prima di Roberto ci guardavano come una Nazionale che speculava e non lasciava nulla in eredità, se non il successo. Oggi tutto il mondo ha celebrato la grandezza dell'Italia. Il Mancio ha lanciato uno stile, la strada migliore per rimanere nel tempo. Ci siamo allineati alle grandi potenze calcistiche che ci avevano staccato e che noi abbiamo raggiunto e meritatamente battuto all'Europeo».

ROBERTO MANCINI

 

Già, ma ora rischiamo di saltare ancora il Mondiale.

«Sarebbe un dramma. Si gonfia il petto davanti a un'impresa, bisognerà eventualmente assumersi le proprie responsabilità davanti a un fallimento».

 

Che tipo di Nazionale servirà ai playoff?

«Non si possono fare prigionieri. Devono andare in campo i migliori in quel momento, i più in forma, i più sicuri. Ci giochiamo tutto in 4 giorni, non è un percorso di 2-3 anni: in due gare così non esiste tergiversare, non esistono più nemmeno chiare gerarchie».

 

cristiano ronaldo

Uomini nuovi nell'immediato?

«Zaniolo potrà darci una grande mano se manterrà questa voglia di ribellione e rivalsa verso gli infortuni. E Scamacca è pronto».

 

Troppo forte il Portogallo?

«Nemmeno loro sono tranquilli».

 

Che ne pensa del sorteggio?

«L'Italia ha vinto 4 Mondiali ed è campione d'Europa in carica, il Portogallo ha Ronaldo - uno dei più grandi di sempre - e ha vinto il penultimo Europeo: una delle due nazionali resterà sicuramente a casa. Erano previste 6 teste di serie e 3 percorsi diversi per arrivare in Qatar. Giusto dare un'opportunità a tutti, sono per la meritocrazia in assoluto, ma allo stesso tempo è assurdo non tenere in considerazione i risultati sul campo, la storia e il prestigio delle varie nazionali, proprio a tutela dell'evento più importante di tutto lo sport. È stata una gestione delle teste di serie audace e non responsabile: qualcuno ha sbagliato».

cristiano ronaldo indossa la 7 del man unitedroberto mancini premiato foto di bacco

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?