galliani

"LA SERIE A DEVE CONCLUDERSI MA NON HA SENSO AFFRETTARSI. SI GIOCHI IN ESTATE, POI...” - LA PROPOSTA DI ADRIANO GALLIANI: "SI FACCIA PER DUE ANNI COME IN SUDAMERICA, CAMPIONATI NELL'ANNO SOLARE. LA SERIE A 2020-21 COMINCI NEL FEBBRAIO 2021, STESSA COSA PER IL 2022 - SENZA RIPRENDERE, LE PERDITE DELLA SERIE A SI ATTESTEREBBERO SUI 600 MILIONI. PIÙ LE PERCENTUALI DELLE COPPE EUROPEE…"

Alessandra Bocci per la Gazzetta dello Sport

 

galliani

Adriano Galliani si affaccia sul terrazzino e vede un bel panorama: la Madonnina di qua, il Castello Sforzesco di là. La città deserta lo preoccupa ma non lo abbatte. Storico amministratore delegato del Milan, presente negli anni in tante commissioni internazionali del calcio, ora il senatore Galliani gestisce il Monza, ma resta lo sguardo sul mondo. «Come si esce da questa crisi del pallone? Come si farà per l' economia. Servirà uno sforzo collettivo, dalla Fifa alla Uefa, alle federazioni nazionali.

 

Senza un accordo globale non se ne esce. I litigi non servono. Si giocherà quando il governo, ascoltando la comunità scientifica, stabilirà che è possibile. Ma ha ragione il presidente della Uefa Ceferin, tutti i campionati devono concludersi».

 

In queste condizioni non è semplice.

GALLIANI CENA DI NATALE DEL MONZA

«Lancio una proposta: il tempo c' è, si faccia per due anni come in Sudamerica, campionati nell' anno solare. Il campionato 2020-21 cominci nel febbraio 2021, stessa cosa per il 2022. Poi magari si tornerà all' antico, ma io sono certo che dopo un paio d' anni ci convinceremo che è una buona soluzione. In estate, a luglio o agosto, giocando di sera, sarà bello vedere il calcio, più che in altri mesi. Penso a certe serate di coppa Italia in gennaio, soprattutto al nord.

 

Credo che alla fine potremmo avere più pubblico. La Fifa ha già spostato le date del Mondiale 2022 a fine anno, si faccia lo stesso con l' Europeo e la coppa America nel 2021. Sarebbe comodo, ma si può anche lasciare Euro 2021 lì dov' è, in estate, interrompendo i campionati. Ma bisogna tornare a giocare, per regolarità sportiva e perché altrimenti il calcio esplode».

capello galliani

 

Qualcuno in Lega non è d' accordo.

paolo berlusconi capello galliani

«Non si può non tornare a giocare, ma bisogna farlo in condizioni di sicurezza. Non capisco questa insistenza per andare in campo presto e ricominciare a settembre, quando magari ci sarà ancora la pandemia, qui o altrove. In questo momento non si può sapere. Il governo, sentendo la comunità scientifica, detterà i tempi, e i campionati possono finire ovunque in momenti diversi.

 

galliani

La Germania magari comincerà prima, l' Italia è avanti rispetto all' Inghilterra con il picco del virus. Non dobbiamo finire tutti allo stesso momento. I campionati devono concludersi sul campo perché è la legge dello sport e perché il sistema va salvato. Senza tornare a giocare, la Serie A perderebbe una cifra intorno ai 600 milioni, senza calcolare la quota che arriverebbe dai 400 milioni in ballo per le squadre in corsa nelle coppe europee. Una piccola parte andrebbe ai club italiani. Se non finisce il campionato il calcio esplode. E parlo dei massimi sistemi, ripeto. Sui campionati di B e C c' è altro da dire».

 

Per esempio?

«Per esempio che ci sono 60 squadre professionistiche in C e 20 in B che si reggono grazie ai contributi di tanti imprenditori che adesso avranno problemi con le loro aziende. Non è che non amino più il calcio, adesso però ragionevolmente non potranno più investire. Sono mecenati, il problema del nostro calcio è che si reggeva sul mecenatismo. Ora non so quanti potranno andare avanti.

 

Il calcio deve trovare la quadratura del cerchio in se stesso, lo Stato non potrà supportarlo più di quanto faccia con le altre aziende. È giusto che il calcio dilettantistico riceva degli aiuti, perché ha una funzione sociale. Si aiutano giustamente il teatro, il cinema, altre forme di cultura. Il mondo dilettantistico muove un milione di ragazzi.

gianluca adriano galliani

Poi però bisognerà domandarsi se è sostenibile un panorama con 80 società fra B e C».

 

Che cosa pensa del taglio agli stipendi che tanto fa discutere?

«Non si possono stabilire percentuali valide per tutti, la maggior parte dei giocatori di C guadagna 26mila euro lordi, il più pagato della A duemila volte tanto. Quindi, bisogna ragionare su cifre diverse. Un club non può tagliare più di quello che ha perso, ma neanche di meno. Se ho perso il tre per cento ti tolgo il tre per cento, se ho perso il 14 ti tolgo il 14, se non ho perso non ti tolgo niente: i giocatori devono capirlo. Sto parlando del calcio di vertice, ripeto: tornando in campo i club non perderebbero moltissimo. Il botteghino vale il dieci per cento dei ricavi.

galliani berlusconi

 

Tornando a giocare le società manterrebbero le entrate dagli sponsor e dalle tv. Ma non capisco questa fretta di rientrare in campo per ripartire a settembre. Ci stiamo confrontando con una pandemia. Finché non ci sarà un vaccino, non credo si potrà giocare davanti a un pubblico. Ma si potrà andare avanti anche fino all' autunno a porte chiuse, e poi magari in febbraio ricominciare con i tifosi, perché un vaccino ci sarà. Speriamo».

 

Giocare a porte chiuse non è triste?

«Certo che è triste, però è meglio di non giocare affatto, e magari scomparire».

 

Da questa crisi uscirà un sistema calcio più solidale?

«Non è questione di solidarietà, ma di realismo. Sarà un calcio un po' più povero, perché il mondo lo sarà. Ci sarà un ridimensionamento temporaneo, come per tutte le altre attività. L' Europa e il mondo sono in difficoltà, il calcio non può pensare di continuare come prima».

berlusconi galliani san siro

 

A proposito di mondo, le proprietà straniere secondo lei aiutano la Serie A?

«È come per le altre aziende: ben vengano i capitali investiti nel nostro Paese. È libero mercato, non si può impedire. Magari ci sarà un po' di romanticismo in meno, ma la ricchezza dall' Europa si è spostata in America e poi in Oriente, andate a guardarvi i passaggi di proprietà dei top club europei: non passano mai a un signore dello stesso Paese. Bisogna farsene una ragione».

 

A proposito di passaggi, come giudica la situazione del Milan?

gianluca adriano galliani

«Resto un grande tifoso, felice se il club vince, triste se perde.

Non ho consigli da dare e non sarebbe elegante farlo. Per riempire il tempo in questi giorni mi rivedo in tv le finali europee del Milan, ma anche le partite dell' Italia e il grande tennis. Adoro Djokovic, ho a casa la sua maglia incorniciata con dedica. Un grande tifoso del Milan, anche lui».

 

 

berlusconi gallianilotti galliani scaronigalliani minum foto mezzelani gmt23berlusconi gallianiberlusconi galliani allo stadio con urbano cairo in fondo berlusconi gallianiberlusconi salvini galliani san siroGALLIANI - SILVIO E PAOLO BERLUSCONI galliani pranzo a arcoregalliani berlusconi liedholmgalliani ancelotti maldini

 

gallianipaolo berlusconi gallianimarzullo galliani foto mezzelani gmt22

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)