matteo salvini quota 100

QUOTA 100: CRONACA DI UN FLOP – OLTRE 300MILA DOMANDE PER LA PENSIONE ANTICIPATA. IL MINISTRO FRANCO HA CONFERMATO CHE A FINE ANNO L'ANTICIPO PENSIONISTICO (USCITA A 62 ANNI CON 38 ANNI DI CONTRIBUTI) VARATO NEL 2019 DAL GOVERNO CONTE1 “VERRÀ LASCIATO SCADERE”. UN DATO DI FATTO CHE QUOTA 100, CHE STA ALLA LEGA COME IL REDDITO DI CITTADINANZA STA AI 5 STELLE, NON ABBIA PRODOTTO I RISULTATI ATTESI.

PAOLO BARONI per la Stampa

 

matteo salvini conferenza stampa quota 100

L'ultima parola «ufficiale» sui destini di Quota 100 l'ha spesa giusto lunedì scorso il ministro dell'Economia. Commentando la richiesta dell'Ocse di cancellare sia l'anticipo pensionistico che «Opzione donna», per ridurre l'onere della nostra spesa pensionistica, Daniele Franco ha confermato che a fine anno l'anticipo pensionistico (uscita a 62 anni con 38 anni di contributi) varato nel 2019 dal governo Conte1 «verrà lasciato scadere». Ma è un dato di fatto che Quota 100, che sta alla Lega come il reddito di cittadinanza sta ai 5 stelle, non abbia prodotto i risultati attesi.

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 28

Lo conferma uno studio super partes pubblicato ieri dall'Osservatorio sui conti pubblici italiani guidato da Carlo Cottarelli. «Il numero complessivo di beneficiari attesi - scrivono Edoardo Bella e Luca Brugnara autori della ricerca - è stato stimato attorno 290 mila unità nel 2019, per poi raggiungere le 356 mila unità nel 2021 e infine decrescere sino a 155 mila nel 2028», «tuttavia, le domande di pensionamento accolte nel biennio 2019-2020 sono state inferiori al previsto: l'accesso a Quota 100 è stato riconosciuto a poco più di 193 mila lavoratori nel 2019 (-33,4% rispetto a quelli attesi) per poi raggiungere le 266 mila unità nel 2020 (-18,7%). In termini di nuove adesioni, nel 2020 si sono però avuti più pensionamenti di quelli previsti (73 mila, invece di 37 mila), forse perché alcuni lavoratori - notano Bella e Brugnara - che potevano andare in pensione nel 2019 hanno usufruito del beneficio solo nel 2020».

 

Stando agli ultimi dati raccolti dall'Inps che la Stampa è in grado di anticipare, a tutto luglio le domande accolte nel complesso sono salite a quota 334.757 (162.413 lavoratori del settore privato, 106.037 dipendenti pubblici e 66.307 autonomi).

 

INPS QUOTA 100

Le adesioni, insomma, sono migliorate un po' ma restano sempre molto lontane dagli obiettivi indicati nel 2019 dal governo giallo-verde che sfioravano il milione in tre anni. Anche il target dei beneficiari, come ha spiegato anche il presidente dell'Inps Pasquale Tridico in occasione della relazione annuale, non è stato esattamente centrato: la misura è infatti stata utilizzata prevalentemente da uomini, con redditi medio-alti e con una incidenza percentuale maggiore nel settore pubblico. Mentre nel settore privato ne ha approfittato soprattutto chi aveva problemi di salute.

 

Dettaglia lo studio del Cpi: «Le donne hanno utilizzato meno quota 100: il 28,8% di tutte le domande accolte al 2020 provengono da lavoratrici, mentre il lavoro femminile rappresenta il 42,5% del totale degli occupati». I lavoratori pubblici «hanno utilizzato Quota 100 più di quelli privati: il 30,9% delle domande proviene da dipendenti pubblici, più del doppio rispetto alla loro quota sul totale degli occupati (14%)». Altro flop, quello del turn-over. «In media per 100 lavoratori andati in pensione ne sono stati assunti solo 40: il tasso di sostituzione è stimato essere stato dello 0,4 in ognuno dei tre anni di applicazione di Quota 100» certifica l'Osservatorio della Cattolica.

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 1

Al momento del lancio dell'anticipo pensionistico sia Di Maio che Salvini erano invece arrivati ad azzardare un ricambio uno a uno, se non di più. «Col superamento della Fornero ci saranno decine di migliaia di posti di lavoro» aveva proclamato il segretario della Lega. È vero che nel frattempo è esploso il Covid, ma anche in questo caso non si arriva alla metà dell'obiettivo che avevano indicato i due vicepremier del Conte 1. Volendo rigirare la frittata ci si può consolare con l'andamento dei conti: il costo cumulato della proposta iniziale fino a 2028 era pari a 46,3 miliardi (3,7 miliardi nel 2019, per poi raggiungere un picco di 8,3 miliardi nel 2021 e quindi decrescere fino a 1,5 miliardi nel 2028), ma le minori adesioni lo hanno ridotto di un buon terzo (-33,8% nelle stime del Cpi) fermando i conteggi a quota 30 miliardi. Che comunque rappresenta un onere di tutto rispetto. Tant' è che l'Ocse ci ha suggerito di «lasciar scadere Quota 100 per contenere la spesa pensionistica».

daniele franco a cernobbio daniele franco al forum di cernobbio

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…