jim ratcliffe chelsea

L’UOMO PIÙ RICCO DEL REGNO UNITO JIM RATCLIFFE ENTRA A SORPRESA NELLA CORSA PER ACQUISTARE IL CHELSEA CON UN’OFFERTA DI 4,25 MILIARDI DI STERLINE - IL FONDATORE DEL GRUPPO CHIMICO INEOS HA UN PATRIMONIO STIMATO DI 17,2 MILIARDI DI DOLLARI: ERA FAVOREVOLE ALLA BREXIT MA DOMICILIATO NEL PRINCIPATO DI MONACO - L'OFFERTA È ARRIVATA LO STESSO GIORNO IN CUI ERA PREVISTO CHE SI SAREBBE MATERIALIZZATA LA...

Stefano Boldrini per “il Messaggero”

hansjoerg wyss

 

Il Chelsea è nelle mani del gruppo composto dall'imprenditore statunitense Todd Boehly, dallo svizzero Hansjorg Wiss, dall'uomo d'affari britannico Jonathan Goldstein e dalla società di investimento Clearlake Capital. E' il punto finale di una giornata rocambolesca sul fronte del passaggio di consegne del club londinese, messo formalmente in vendita da Roman Abramovich il 2 marzo, sei giorni dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

 

LAST SECOND 

A sorpresa, è stata annunciata nella tarda mattinata di ieri l'offerta da parte dell'uomo più ricco del Regno Unito 17,2 miliardi di dollari il patrimonio stimato da Forbes nel 2021 -, Jim Ratcliffe, fondatore del gruppo chimico Ineos e proprietario del Nizza, favorevole alla Brexit per le opportunità di sviluppo e prosperità della Gran Bretagna, ma dal 2018 domiciliato nel Principato di Monaco. 

 

SIR JIM RATCLIFFE

Ratcliffe ha agitato le acque con un'offerta mostruosa di 4,25 miliardi di sterline per rilevare il Chelsea, con tanto di comunicato ufficiale: «Questa è un'offerta britannica, per un club britannico. Investiremo nello Stamford Bridge per renderlo uno stadio di livello mondiale, degno del Chelsea.Continueremo a spendere per assicurarci una rosa di primo livello e per migliorare il settore giovanile. Londra merita una squadra di altissimo livello come il Real per Madrid, il Bayern per Monaco di Baviera, Barcellona». 

 

Abramovich e il Chelsea FC

L'offerta di Ratcliffe è arrivata troppo tardi, ben oltre la data-limite, stranamente nel giorno in cui era previsto che si sarebbe materializzata la candidatura scelta dal gruppo bancario Raine che sta curando la vendita del club, sotto l'attenta visione del governo di Londra e dei vertici della Premier League, ai quali spetterà l'ultima parola. 

 

La mossa dell'imprenditore britannico ha infiammato il web e ha catturato ovviamente l'attenzione dei tifosi Blues, ma non ci sono stati commenti da parte di Raine. Dagli uffici statunitensi della banca e da quelli londinesi è trapelato invece il tramonto delle candidature degli altri due consorzi in corsa, guidati rispettivamente da Stephen Pagliuca nuovo azionista di maggioranza dell'Atalanta - e da Martin Broughton. I due gruppi sono stati contattati e informati della bocciatura delle loro offerte.

 

todd boehly

STRADA SPIANATA

 A quel punto, strada spianata per Todd Boehly e soci, i primi ad avanzare una proposta ai primi di marzo e ritenuti sempre i più credibili e spendibili, anche da un punto di vista politico, per assumere il controllo del Chelsea. L'offerta finale è di 3,5 miliardi di sterline, cifra che consentirà di saldare il debito 1,5 mld circa e di avviare la trasformazione dei Blues, a partire dalla ristrutturazione dello Stamford Bridge, con i suoi 41.631 posti inadeguato per le esigenze di una squadra internazionale. 

 

stephen pagliuca

L'ultima parola, dopo un riesame della proposta e un'analisi dettagliata della situazione, spetterà al governo britannico. Nelle tasche di Roman Abramovich non arriverà neppure un penny. I suoi beni sono stati congelati e il Chelsea ha la licenza per operare valida fino al 31 maggio. Il semaforo verde per l'ok definitivo dovrebbe essere a questo punto questione di pochi giorni. 

 

Un'altra big del calcio inglese, il Manchester City di Pep Guardiola, potrebbe essere coinvolta in un affare importante riguardante il calcio italiano. Da tempo circolano infatti voci di una possibile acquisizione del Palermo per 6 milioni da parte dello sceicco Mansour per inserirlo nella galassia-City: nove club sparsi nel mondo, più la squadra madre. I rumors non trovano per ora conferma.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?