tokyo 2020

SAYONARA, TOKYO: SARANNO LE OLIMPIADI PIU’ CARE DI SEMPRE – LA PANDEMIA HA AUMENTATO LE SPESE PER I GIOCHI OLIMPICI: COSTERANNO 16 MILIARDI DI EURO. ANCORA NON SI SA SE SARANNO OLIMPIADI BLINDATE, VACCINATE, CON UN QUARTO DEL PUBBLICO PREVISTO, CON LA QUARANTENA O CON I PERCORSI OBBLIGATI. QUELLO CHE E’ SICURO E' CHE I COSTI LIEVITANO. IL COMITATO ORGANIZZATORE HA AGGIORNATO IL BUDGET DELLA RASSEGNA A CINQUE CERCHI CHE NEL 2013 ERA STIMATO INTORNO AI 7.5 MILIARDI DI EURO…

Giulia Zonca per “la Stampa”

 

Si può girargli intorno, si può saltarci dentro, persino decidere di ballarci l' hula hoop nella più ottimistica delle previsioni, ma il buco dentro i Cinque Cerchi resta.

ù

tokyo 2020

Una voragine economica, un foro nel calendario, una lacuna nella stagione che si traduce in preparazioni studiate al dettaglio saltate completamente per aria, in qualificazioni che saranno costrette a cambiare parametri. In Giochi che restano in programma ma con un anno di più che li stravolge. Qualche ragazzino avrà tempo di mettere su i muscoli per sfidare i campioni, qualche leggenda avrà già optato per il ritiro, qualche squalificato troverà la possibilità di tornare dopo aver scontato una pena che avrebbe dovuto privarlo dell' evento più importante e qualche laboratorio troverà sistemi più sofisticati di scovare i bari. Lo sport si muove così velocemente che dodici mesi sono un' eternità.

 

Ancora non si sa se saranno Olimpiadi blindate, vaccinate, con un quarto del pubblico previsto, con la quarantena o con i percorsi obbligati. C' è un pool di saggi che studia insieme agli scienziati e corregge la rotta ogni giorno. Di certo ci sarà un Villaggio con un' unità di crisi, già pronto a isolare i casi di Covid da monitorare con test quotidiani, a tappeto. Il Giappone spera che si sia ormai tutti immuni perché i sondaggi raccontano di un Paese che non ne vuole più sapere di questi Giochi.

tokyo 2020

 

In fase di candidatura gli abitanti di Tokyo hanno dato un sostegno quasi totale, erano felici di riavere il mondo in casa. È già successo, nel 1964, un' edizione trionfale orgogliosamente modellata sul sistema dei treni locali. Era ottobre, scelta sensata, mentre questa volta la cerimonia di apertura è fissata per il 23 di luglio, afa, maratona traslocata a Sapporo per scendere di qualche grado e critiche feroci che ora si sono affievolite: la lunga estate calda potrebbe contribuire a tenere a bada il virus. Le incognite restano talmente tante che è impossibile usare il perfetto sistema dei treni stavolta, nel 2021 servirà essere flessibili e pratici.

 

tokyo 2020

Esiste un responsabile della «semplicità», hanno creato un dipartimento per snellire cerimonie e procedure. Impossibile gestire una parata di atleti con le squadre al completo, numero chiuso e tempi ridotti. A prescindere dal numero dei vaccinati. Solo che se tagli quel momento hai già decapitato le emozioni. Via i baci, gli abbracci, le strette di mano, il corpo delle Olimpiadi perde contatto e non se lo può permettere, si sgonfia, anche per questo il livello di popolarità scende. I giapponesi hanno paura di rimettere in circolo un contagio che già si muove libero di suo e anche di sostenere i rischi per un' edizione minore. Il 1964 era il ritorno in società dopo la guerra, un ragazzo nato a Hiroshima nel 1945 ha acceso il braciere. Oggi si studiano nuove mosse per lasciare un segno.

giochi tokyo 2020

 

Impensabile reggere un altro rinvio e anche affrontare un' eventuale cancellazione, Tokyo farà quello che non ha mai provato nella storia, improvviserà. O quasi. Studiano le variabili solo che lo scenario si muove in continuazione e si viaggia ormai a fondo perduto. Per stare ai dati ufficiali, siamo a 16 miliardi di spese sostenute, 2, 4 bruciati per correre dietro allo spostamento.

 

thomas bach

E i numeri calcolati al di fuori del comitato organizzatore lievitano. Saranno le Olimpiadi più care di sempre, bisognerà capire quanto il deficit sarà bilanciato dall' eredità. Dall' efficacia delle infrastrutture, dal fascino degli impianti, dall' idea di sé che Tokyo riuscirà a passare in questi tempi incerti, dalle immagini che l' Olimpiade più imprevedibile di sempre saprà costruire.

 

Contenere un' Olimpiade è un' operazione assurda. Sono giorni extra large in cui la gente sta in strada, chiunque è sintonizzato sullo stesso appuntamento e ogni angolo della città ospitante propone uno spettacolo, un menu, un dibattito, un incontro a tema. È lo scambio di tutto, dalle spillette dei Paesi partecipanti, 206 per l' esattezza, alle storie tra 11 mila atleti. Lo scambio di vita tra i tifosi di ogni dove, quello di complimenti sul podio e le pacche sulle spalle dei vincitori, le carezze sulla testa di ci ha perso l' occasione, i fiori, le medaglie. Come si costruiscono Giochi in cui è vietato toccarsi? Ognuno dentro il proprio cerchio a immaginarsi come uscire dal buco.

letti tokyo 2020TOKYO 2020 OLIMPIADI DI TOKYO 2020coronavirus tokyo 2020

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?