stati uniti, campioni del mondo

SCARPINI A SPILLO - OLANDA SURCLASSATA, LE RAGAZZE DEGLI STATI UNITI CAMPIONI DEL MONDO - CHISSÀ SE ADESSO L’ANTI-TRUMPIANA MEGAN RAPINOE ACCETTERÀ L'INVITO ALLA CASA BIANCA – DAGO: ‘’PERCHÉ IN ITALIA LA DONNA CHE GIOCA A PALLONE SCATENA NEL MASCHIO INSULTI E INSULSI, DEL TIPO “È UN COVO DI LESBICHE’’? EPPURE NEL VOLLEY NON SUCCEDE, NEL TENNIS, NELL'ATLETICA, NEL NUOTO NEANCHE. CAPITA PERCHÉ È…”

Repubblica.it

 

Stati Uniti, campioni del mondo

Chissà se adesso Megan Rapinoe accetterà l'invito alla Casa Bianca. Il capitano degli Usa, che contesta apertamente la politica del presidente Trump, decide di fatto la finale con l'Olanda e consente alla nazionale a stelle e strisce di laurearsi di nuovo campione del mondo. E' il 4° titolo in 8 edizioni in cui hanno centrato anche un secondo e tre terzi posti. Una conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che gli Stati Uniti restano la potenza indiscussa del calcio femminile.

 

Stati Uniti, campioni del mondo

L'Olanda ha potuto davvero poco. E' sembrata consegnarsi fin dalle prime battute. Ha adottato una tattica suicida, eccessivamente rinunciataria. E alla fine, dopo aver commesso l'ingenuità tipica di chi ha meno esperienza (l'evitabile fallo da rigore di van der Gragt su Morgan) è crollata senza avere tempo e forza per reagire.

 

Stati Uniti, campioni del mondo

La partita non ha avuto storia. Gli Usa si sono istallati nella metà campo avversaria fin dalle prime battute e solo grazie alle prodezze di van Veenendaal non sono passati: il portiere 'oranje' si è superato sulle conclusioni di Ertz ma, soprattutto, su un colpo di testa ravvicinato di Mewis e su un tocco in spaccata di Morgan che ha deviato col piede sul palo.

 

Stati Uniti, campioni del mondo

Gli Usa non si sono disuniti e al 60' sono passati, approfittando di un intervento scomposto di van der Gragt su Morgan. L'arbitro francese Frappart inizialmente ha accordato l'angolo ma poi, su segnalazione del Var è andata a rivedere l'episodio e si è giustamente corretta. Sul dischetto è andata Rapinoe che ha fatto centro per la terza volta dagli 11 mt in questa edizione iridata.

 

Stati Uniti, campioni del mondo

L'Olanda ha accusato il colpo e al 68' ha subito il 2-0 da Lavelle, lasciata libera di scendere fino al limite e poi di piazzare nell'angolo un preciso sinistro in diagonale. Solo a questo punto l'Olanda ha abbozzato una reazione, arrivando per la prima volta al tiro nello specchio della porta (78') con una conclusione prevedibile di Beerensteyn. L'unico brivido per Naeher è arrivato da una punizione a giro di Spitse, a lato di un mt: troppo poco per impensierire le ragazze di Ellis che, nel finale, hanno a più riprese sciupato potenziali occasioni per dilagare, confermandosi di una categoria superiore. Per l'Olanda campione d'Europa una lezione da ricordare. Per salire di un gradino c'è ancora da lavorare.

Stati Uniti, campioni del mondo

 

SCARPINI A SPILLO

Roberto D’Agostino per Vanity Fair

 

Nella vita ci sono i grandi misteri e i piccoli misteri. Quelli grandi (perché si nasce e si muore?) sono destinati a rimanere senza soluzione, e dunque ci si abitua, con gli anni, a rimuoverli oppure a sopportarli con rassegnata ignoranza. Quelli piccoli (perché la donna che gioca a pallone scatena nel maschio insulti e insulsi?), invece, fanno soffrire peggio dei sassolini nelle scarpe. Proprio perché piccoli, e dunque pare impossibile non riuscire a farsene una ragione.

Stati Uniti, campioni del mondo

 

Fatto sta che il passaggio dai tacchi a spillo agli scarpini è vissuto come una minaccia sessuale, evirazione compresa (‘’La storia dell'uomo è una scopata mancata’’, dice il poeta). Così dall’antico "Non è uno sport per signorine" siamo passati al miserabile ‘’Il calcio femminile è un covo di lesbiche’’.

 

Eppure nella pallavolo non succede, nel tennis, nell'atletica, nel nuoto neanche. Mai il corpo atletico di Federica Pellegrini ha inoculato nel testosterone complessi di inferiorità, quindi offese e insopportabilità da TSO. Non hanno fatto scalpore, non erano in modalità “mi fai un Saffo!”, le racchettate di Lea Pericoli, le braccia alzate di Sara Simeoni, le medaglie di Valentina Vezzali, la grinta di Josefa Idem, le bracciate di Novella Calligaris, gli slalom di Deborah Compagnoni, etc.

federica pellegrini 11

 

Aggiungere, poi, che tra le categorie più cliccate dai maschietti di YouPorn trionfa da sempre “lesbian”. E la fantasia più attraente è quella di infilarsi tra due donne che fanno sesso.

 

E’ interessante capire, infine, perché anche il mondo gay maschile, davanti ai sorprendenti risultati della nostra Nazionale femminile di calcio, anziché sbracciarsi in applausi, venga travolto da frustrazione e meschinità: ‘’La metà delle calciatrici della Nazionale è lesbica”, ha tenuto a precisare Alessandro Cecchi Paone. E allora? Che rabbia deve generare in un uomo una giovane donna in grado di battere un calcio d’angolo, segnare un rigore, fare un dribbling? Perché, una donna pallonara per i maschi italici deve essere insopportabile anche solo da immaginare?

 

sarri

Nel calcio capita perché è l'ultimo feudo maschile, l’ultimo orgasmo conosciuto. Ora che è traslocato, anche in Italia, nel mondo femminile, perdono la testa. "Cazzo guardi! Vai a cucinare!", si sentì dire in diretta da Ibrahimovic Vera Spadini, l'inviata di Sky che gli aveva chiesto di un suo presunto scontro con Allegri. Titti Improta , giornalista della tv Canale 21, chiese a Maurizio Sarri: "Sono troppo dura se dico che questa sera lo scudetto è compromesso?". "Sei una donna, sei carina - le rispose Sarri - e non ti mando a fare in culo proprio per questi motivi".

 

federica pellegrini

Così Sergio Vessicchio, telecronista della rete campana Canalecinque (quello che aveva definito “uno schifo” la presenza di un guardalinee donna durante una partita di calcio locale) annega le sue poche sinapsi nella bile: “Non è calcio, è calcio femminile. Un altro sport ed è anche una presa per il culo. Voi pensate davvero che ci sono 4 milioni di persone che si mettono davanti alla tv per vedere quella cosa squallida? E’ una truffa, tutti quei telespettatori non esistono”. “Il fatto che siano lesbiche – conclude – lo sanno tutti. Io lo dico chiaramente. Che c’è di donna in una che gioca a calcio? Non facciamo gli ipocriti. È chiaro che c’è una lobby lesbica”.

federica pellegrini

 

Ma anche le donne marcano a uomo. Così risponde agli insulti l’allenatore della nazionale Milena Bertolini, la donna che ha riportato l'Italia ai Mondiali: ‘’Non vedrete mai un gruppo di ragazze intorno a un arbitro in tono minaccioso, a spintonare e intimorire. Pensano a giocare. Punto. Sono un po' presuntuosa: le donne salveranno il calcio”.

Povera Eva. Cacciata dal Paradiso Terrestre non per aver rubato una mela, ma un pallone. E aver provato a giocarci.

 

 

Ultimi Dagoreport

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”