immobile scamacca raspadori spalletti

SPALLETTI HA UN PROBLEMA: GLI ATTACCANTI ITALIANI SEGNANO POCO E GIOCANO POCHISSIMO. NELL'ULTIMA GIORNATA, SOLO TRE SONO PARTITI TITOLARI E SOLO UNO E' ANDATO IN RETE (IMMOBILE, PARTITO DALLA PANCHINA) - CHE ITALIA SARÀ QUELLA DI SPALLETTI ALL’EUROPEO, SE I NUMERI DELL’ATTACCO NON CRESCERANNO DA QUI A GIUGNO? LE DUE NAZIONALI CHE HANNO VINTO NEGLI ULTIMI VENT’ANNI, NEL 2006 E NEL 2021, PARTIVANO DA BEN ALTRE CIFRE...

Estratto dell'articolo di Paolo Condò per "la Repubblica"

 

luciano spalletti federico chiesa

Luciano, abbiamo un problema. Domenica scorsa Federico Chiesa, il migliore attaccante italiano senza discussioni, è entrato nella Juve al 21’ del secondo tempo giocando i 29 minuti (comprensivi del recupero) che restavano del big match con l’Inter. Due ore prima Gianluca Scamacca e Ciro Immobile, candidati al ruolo di centravanti per l’Europeo fra soli quattro mesi, sono stati immessi assieme al 19’ della ripresa di Atalanta- Lazio, ormai sul 2-0. […]

 

ciro immobile

Torniamo indietro di altre due ore per segnalare la miseria dei 10 minuti finali (5 più 5) concessi a Giacomo Raspadori in Napoli-Verona. Anche Riccardo Orsolini è partito dalla panchina […] dentro al 13’ della ripresa, ha messo assieme la bellezza di 36 minuti (32 più 4).

 

 Proseguendo nello screening degli attaccanti che Luciano Spalletti ha sin qui considerato, in quattro erano (e sono) infortunati: Berardi, Zaccagni, Zaniolo e Kean. Dal primo minuto sono partiti in tre: Mateo Retegui (76’ nel Genoa), Matteo Politano (62’ nel Napoli) e Stephane El Shaarawy (55’ nella Roma). Il senso di questa contabilità è che gli attaccanti italiani segnano poco anche perché giocano pochissimo.

 

gianluca scamacca

Le cifre del 23° turno, particolarmente gravi, non si discostano molto dalla tendenza stagionale. Nella classifica marcatori di Serie A l’italiano più in alto è Domenico Berardi, 5° con 9 reti (ma 5 sono rigori). Chiesa, Scamacca, Politano e Orsolini sono a 6, preceduti a 7 da Pinamonti (mai chiamato) e Colpani (chiamato, ma che non ha debuttato). Il panorama è completato da Lucca, 6 reti pure per lui, che nell’Udinese ha il pregio di giocare titolare, come Pinamonti nel Sassuolo e Colpani nel Monza.

 

luciano spalletti giacomo raspadori 4

 […] Che Italia sarà quella di Spalletti all’Europeo, se i numeri dell’attacco non cresceranno (molto) da qui a giugno? Le due Nazionali che hanno vinto negli ultimi vent’anni, Mondiale 2006 ed Europeo 2021, partivano da ben altre cifre. L’Italia di Lippi si presentò così: Toni 31 gol nella Fiorentina, Gilardino 17 nel Milan, Totti 17 nella Roma, Inzaghi 16 nel Milan, Del Piero 15 nella Juve, Iaquinta 15 nell’Udinese. Quella di Mancini: Immobile 25 nella Lazio, Insigne 19 nel Napoli, Berardi 17 nel Sassuolo, Belotti 13 nel Torino, Chiesa 12 nella Juve, Raspadori 6 nel Sassuolo.

 

mimmo berardi

Questo significa che il paragone più credibile sia con l’Italia 2016, passata alla storia come una squadra povera di qualità ma assemblata al meglio da un grande ct: non siamo distanti dalla situazione attuale. Conte si presentò in Francia così: Insigne 13 gol nel Napoli, Pellé 13 nel Southampton, El Shaarawy 8 nella Roma, Zaza 6 nella Juve, Immobile 5 nel Torino, Eder 1 nell’Inter. Uscì ai rigori con la Germania nei quarti, segno che un torneo può venire bene anche senza fenomeni davanti. Un po’ di invidia per le favorite, però, è nelle cose.

 

Mateo Retegui al Genoa

L’Inghilterra porterà il capocannoniere della Bundesliga Kane (28 gol al Bayern in tutte le competizioni), Bellingham del Real che è talmente forte da guidare i marcatori della Liga pur essendo un centrocampista (18 gol totali) e il bomber dell’Arsenal Saka (11). L’altra nazionale da pelle d’oca è ovviamente la Francia: Mbappé 23 gol col Psg (capocannoniere di Ligue 1), Griezmann 18 con l’Atletico Madrid, Giroud 11 col Milan, Thuram 9 con l’Inter. E i nostri rivali nel girone? Poteva andar peggio.

 

La Spagna si gode la grande stagione di Morata all’Atletico (19 gol) e per il resto schiera i più normali Joselu (13 col Real), Oyarzabal (12 con la Real Sociedad) e Ferran Torres (11 nel Barça, ma si è appena fatto male). La Croazia merita rispetto per la crepuscolare nobiltà di Modric, ma davanti è povera: Budimir (11 gol nell’Osasuna) non ha lasciato grandi tracce né a Crotone né alla Samp, Petkovic (10 gol nella Dinamo) è tornato a Zagabria dopo una carriera tra Sicilia, Verona e Bologna. Gli albanesi, infine, si affidano agli 8 gol turchi di Cikalleshi nel Konyaspor. Suvvia.

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