gennaro gattuso valencia

TUTTI PAZZI PER "RINGHIO" - IN SPAGNA SI SONO INNAMORATI DI RINO GATTUSO E DEL SUO VALENCIA, NONOSTANTE IL SETTIMO POSTO IN CLASSIFICA - IL CAMPIONE DEL MONDO PIACE AGLI SPAGNOLI PER IL MODO IN CUI FA GIOCARE LA SQUADRA MA ANCHE PER LE SUE "SBROCCATE" - COME MAI IN ITALIA NON LO VOLEVA NESSUNO DOPO L'EPERIENZA AL NAPOLI? IL SUO VICE: " IN SPAGNA LA GENTE APPREZZA LE…" - VIDEO

Enrico Currò per www.repubblica.it

 

gennaro gattuso 1

Perché i valencianisti si innamorassero di Rino Gattuso non c'è voluto molto tempo: otto partite della Liga. Al di là del settimo posto parziale (il piazzamento della scorsa stagione è stato il nono), questi otto appuntamenti sono bastati ai tifosi del Valencia, passionali sì ma anche esigenti e di palato fino, per capire che avevano trovato l'uomo giusto. Con lui si sono riappropriati dell'orgoglio di un club troppo declassato, negli ultimi anni, rispetto a Real Madrid e Barcellona, ma soprattutto privato del requisito indispensabile nel calcio spagnolo: il bel gioco e il coraggio.

gattuso castillejo 3

 

ELOGI ANCHE DA BARCELLONA E MADRID

Il riconoscimento è unanime e perfino extraterritoriale, il che in Spagna, Paese perfino più campanilista dell'Italia, implica un giudizio super partes. "Gattuso es mucho más que el entrenador", titola Las Provincias, lo storico quotidiano regionale, e quel "molto più di un allenatore" si traduce con la naturale capacità di Rino di essere leader, fino a identificarsi con la squadra e con la società stessa.

 

valencia 2

"El Valencia es el equipo más joven de las grandes ligas europeas", rileva il Mundo Deportivo, per definizione il quotidiano sportivo di Barcellona. E la statistica sulla squadra più giovane d'Europa, con la sua età media di 24 anni, è un implicito complimento a chi sta pilotando il rinnovamento. "Gattuso, más allá de las collejas", è la sintesi di Marca, l'omologo madrileno del Mundo Deportivo, e l'essere l'italiano Rino "molto più delle collejas", le famose pacche sulla collottola che rifila ai suoi giocatori, è il riconoscimento di un valore tecnico e umano che supera le facili etichette.

 

gennaro gattuso 3

IL CALCIO AL FRIGO E ALLE ETICHETTE

Delle semplificazioni lui è sempre stato vittima, sia da calciatore sia quando ha scelto il suo attuale mestiere. Che continui a trattarsi di una persona focosa - mai sleale, però - è chiaro anche dall'ultimo memorabile video, subito seriale sul web. Dove lo si vede prendere a calci il frigo portatile a bordocampo e fulminare con sguardo rovente il difensore Diakhaby, capace di segnare un gol decisivo in casa dell'Osasuna, ma anche di vanificare la sostituzione prudenziale (era ammonito), guadagnandosi per proteste, dalla panchina, il secondo cartellino giallo e dunque l'espulsione.

 

valencia 3

Però l'apparenza inganna e gli spagnoli hanno saputo andare oltre questi episodi. Hanno intuito subito l'umanità di Gattuso, la sua spontaneità, il suo rifiuto dei luoghi comuni: c'è ormai crescente attesa per la rueda de prensa, la conferenza stampa pre e post partita in cui esprime - in castigliano perfettibile ma evidentemente già chiarissimo e con più di qualche battuta folgorante - concetti non banali.

gennaro gattuso 4

 

UN GIOCO RAFFINATO

Ma al di là delle parole contano i fatti e questi parlano ancora più chiaro. In un campionato in cui la ricerca e il gusto delle azioni raffinate non sono semplici dichiarazioni d'intenti e il possesso palla non è un mero feticcio, il dato sul Valencia è esplicito: con una percentuale media vicina al 61% è secondo solo al Barcellona (quasi il 66%), che della materia rimane il monopolista anche se Xavi ha parzialmente rivisto il dogma del tikitaka.

valencia 5

 

Pure il dato sulla differenza reti è buono: 14 gol fatti e 8 subiti. La squadra è inoltre, in Europa, quella che ha fatto segnare il maggior numero di calciatori: ben 12. La classifica (13 punti in 8 partite, 4 vittorie, 1 pareggio) la colloca a 3 punti dalla zona Europa League (Betis Siviglia e Real Sociedad) e dal quarto posto della zona Champions (Atletico Madrid), a 4 dal terzo (Athletic Bilbao) e a 6 dalla nobile coppia Barça-Real.

valencia 4

 

UNA SQUADRA INDEBOLITA

Tuttavia la campagna acquisti non è stata certo faraonica. Il Valencia si è oggettivamente indebolito, cedendo per ragioni di bilancio due dei classici tre capitani, il centravanti portoghese Guedes passato al Wolverhampton e Soler, il centrocampista della Roja di Luis Enrique venduto al Psg: più di 50 milioni di euro l'incasso, mentre i soli arrivi onerosi (Almeida dal Vitoria Guimaraes e Hugo Duro dal Getafe) sono costati una dozzina di milioni.

valencia 1

 

Gattuso non si è lasciato trascinare nelle polemiche su Peter Lim, il proprietario che da Singapore governa il club dal 2014 e che è inviso ai tifosi: gli rimproverano la perdita dell'identità valencianista, mentre infuria il caso del Nou Mestalla, lo stadio non completato che dovrà sostituire l'attuale iconico impianto.

 

edinson cavani

L'INGAGGIO DI CAVANI E IL VOLO A SINGAPORE

Dopo avere convinto il veterano Cavani a vestire la maglia del Valencia, fornendo il necessario sovrappiù di esperienza e di efficacia all'attacco (anche se il campione uruguaiano non ha ancora segnato e ha sbagliato un rigore, gli effetti del suo innesto si sono già visti), Rino non ha perso tempo.

gennaro gattuso 5

 

Durante la recente sosta di campionato, è volato a Singapore e ha gettato le basi per il futuro, reclamando i rinnovi di contratto per l'unico capitano rimasto, il nazionale Gayá terzino sinistro, e per i giovani Diakhaby e Toni Lato, dopo il prolungamento dell'accordo col ventiduenne centrale Hugo Guillamón, che nell'ultima partita della Roja in Nations League ha giocato titolare contro il Portogallo.

 

gennaro gattuso 2

IL RILANCIO DI KLUIVERT E CASTILLEJO

Gattuso ha avvertito tutti: la strada per il vertice è lunga e mi piacerebbe  percorrerla tutta, ma la cosa più importante è arrivare al più presto ai 40 punti della salvezza, per poi giocare ancora più liberi. Infarcita com'è di talenti da costruire, la squadra ha grandi margini di miglioramento ma può anche incappare in giornate no: è capitato in casa del Rayo Vallecano. Intanto lo spettacolo quasi sempre garantito riempie il Mestalla e lo spinge di nuovo all'entusiasmo perduto, magari per gustarsi il rilancio di giocatori dati per finiti (l'ex milanista Castillejo) o per mai sboccati (Kluivert, prestito della Roma).

 

gattuso castillejo 1

"Datemi giocatori falliti", disse Gattuso in estate, per spiegare che tutti possono avere la loro occasione, se credono in se stessi. Lui ha trovato nella Liga il campionato ideale, come del resto confessava spesso durante l'involontario anno sabbatico, trascorso studiando partite su partite col suo alter ego, il vice Gigi Riccio: "Perché in Spagna la gente apprezza le squadre che giocano bene". In verità anche il suo Milan e il suo Napoli, finiti entrambi a un solo punto dalla Champions, male non giocavano. Però in Italia contavano di più le apparenze oppure - peggio - le fake news, come quelle vergognose sul suo presunto razzismo e sessismo.

valencia 6

 

LA SODDISFAZIONE DI MANCINI

Il ct Mancini fu il più pronto a sintetizzare la vicenda, il giorno in cui il Valencia ingaggiò il nuovo allenatore: "Sono contento che Rino abbia trovato squadra: non si meritava quello che gli stava succedendo". Cioè l'ostracismo per sentito dire, magari attraverso i social, veicolo che Gattuso non ha mai nascosto di non amare. Anche all'arrivo in Spagna un po' della diffidenza nei suoi confronti era figlia di certe leggende metropolitane.

 

gattuso al valencia

"Ci metterei più tempo a smentire a parole che a dimostrare coi fatti", fu il suo lapidario commento, scrollando le spalle. Detto, fatto. Gattusso, come ne storpiavano spesso il nome all'inizio per ragioni fonetiche, si è tolto la esse in più e i preconcetti. Si è subito adeguato al motto valencianista  ("Amunt", in alto) ed è entrato nel cuore della città e dei tifosi del club dei sei campionati di Spagna vinti, di Mario Kempes e della Coppa delle Coppe con Di Stefano allenatore, di Mendieta e delle due finali di Champions perse con Hector Cuper, di Albelda e della Coppa Uefa vinta con Benitez. Colpisce, nei giudizi di oggi, il ricorrere dell'avverbio más. Rino ha qualcosa in più, riconoscono gli spagnoli. Forse la serie A non se n'è accorta.

justin kluivert al valencia valenciavalencia 8valencia 7gattuso al valencia valencia 9gattuso castillejo 2

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO