galeone agrado

TUTTO SU GALEONE: 'COSTA MOLTO ESSERE AUTENTICI, MA UNO È PIU’ AUTENTICO QUANTO PIÙ SOMIGLIA ALL’IDEA CHE HA DI SE STESSO'. E QUINDI IO MI SENTO ABBASTANZA CONTENTO” – L’ALLENATORE-MITO FA 80 CITANDO AGRADO, L’IRRESISTIBILE TRANS DI “TUTTO SU MIA MADRE” DI ALMODOVAR (VIDEO) -  ALLEGRI E LA ROMA (“A MAX HO DETTO: BASTA RIPOSARE”) – "LA JUVE? NON HA IDENTITÀ - L’INTER? PREVEDIBILE, MI RIVEDO IN PIOLI" – LA STOCCATA A DE ZERBI, DI FRANCESCO E A TUTTI "I RAGAZZINI" CHE DICONO: "IL MIO CALCIO" - "VORREI ANDARE A "BALLANDO". PEGGIO DI ALLEGRI NON FACCIO DI SICURO" - VIDEO

 

Da corrieredellosport.it

 

(…)

Si scrive Galeone e si pensa ad Allegri.

galeone

«In questo periodo senza certezze, Max non avrebbe problemi. Io capisco gli allenatori: non riesci ad allenarti e comunque, dopo aver preparato una partita, al sabato ti arriva il medico e ti dice che ci sono due positivi al Covid. Allegri se ne sbatterebbe degli assenti, lui inventa, trova soluzioni e vince».

 

E puntualmente viene avvicinato a qualche panchina: alla Roma, per esempio.

«Secondo me già bella squadra. Che con qualche aggiustamento potrebbe diventare completa. Io a Max l’ho sentito l’altro giorno, gli ho detto non voglio sapere se e dove vai, ma ora basta riposare. Lui va bene per qualsiasi situazione, ma se dovessi consigliarlo gli direi di aspettare: riprenderà la prossima estate e molte cose potrebbero cambiare».

 

 

GALEONE

Alessandra Bocci per gazzetta.it

 

galeone allegri giampaolo

Rien de rien. Giovanni Galeone oggi festeggia gli ottant'anni nella sua casa di Udine con la moglie Checca. "Gonfierà i palloncini bianchi con l’elio, lei si diverte". E Gale non rimpiange nulla. "Sono come sono. Cito Almodovar, un brano del film 'Tutto su mia madre'. Il risultato di un monologo è 'Costa molto essere autentici, ma uno è autentico quanto più assomiglia al sogno o all’idea che aveva di se stesso'. E quindi io mi sento abbastanza contento. Essere autentici ha un valore".

 

Essendo diverso avrebbe potuto fare un’altra carriera?

"Non saprei e non mi interessa. Mi piaccio come sono. Perché sa, io ho una qualità, non invidio nessuno. Magari posso provare invidia per le persone colte, che sanno tanto più di me.

 

Per il resto, va bene così. Ho fatto una bella vita, anche grazie alla famiglia. Donne di servizio, bambinaie. Mio padre era ingegnere progettista di altiforni e in quel periodo non è che di ingegneri ce ne fossero molti. A 16 anni sono uscito di casa per giocare a pallone. A Trieste c’era una bella atmosfera, gli americani giocavano a baseball e a basket".

 

È nato a Napoli per caso.

"Non scherziamo. Io ho vissuto la guerra lì. Parlo napoletano e non a caso guardo Gomorra senza i sottotitoli".

galeone

 

Però Pescara è la terra del suo cuore.

"Mi vogliono bene, c’è sempre un affetto enorme per me. Mi pesa non poter essere a Pescara per il mio compleanno. Lì trovo un affetto indescrivibile".

 

I ricordi più belli a Pescara?

"Un insieme di cose. Una città viva, dove tutte le squadre di tutti gli sport in quel periodo funzionavano. Una città fantasiosa. Non posso ricordare qualcosa senza fare torto ad altri".

 

Allegri, il suo figlioccio, com’era?

"La verità è che ce lo hanno tirato dietro. La signora Achilli del Pavia ce lo ha rifilato insieme a Massara, che era l’obiettivo di mercato. Dopo il primo riscaldamento ho detto, accidenti, abbiamo trovato un giocatore".

 

Che non allena ancora all’estero ed è stato accusato di eccessivo pragmatismo.

"Scusi?".

 

Quei discorsi sul bel gioco...

"La mia idea è che bisogna adattarsi all’identità del luogo. Per dire, a Ferrara mi adorano e non ho vinto un tubo. Credo che si debba sempre considerare l’identità dei club dove si lavora. La Juve non è come il Milan".

 

giovanni galeone

E’ vero che non è mai stato allo Juve Stadium, nonostante i successi del suo pupillo?

"Non so nemmeno com’è fatto lo Juve Stadium. Sono stato al vecchio stadio dove ho giocato una bella partita allenatori contro nazionale cantanti".

 

A proposito di allenatori, il migliore di sempre, il maestro?

"Liedholm. Poi magari Cruijff".

 

Non ci sono più. Nomination per un vivente?

"Nel mondo Guardiola, il suo Barça, ma anche le variazioni al City mi sono piaciute".

 

In Italia?

"Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Credo sia il quinto emendamento".

giovanni galeone massimiliano allegri

 

Corretto, ma è una norma americana e siamo in Italia. Che futuro vede per Allegri? Da allenatore l’ha tradita?

"Max sa sempre quello che fa. È un mago nelle letture della gara. E ha capito che non puoi portare ovunque lo stesso stile. Il primo Milan era fantastico, poi ci si adatta al luogo e ai personaggi".

 

La cultura aiuta nel calcio?

"Purtroppo no, non serve molto e a volte infastidisce".

giovanni galeone

 

Pronostici al campionato.

"Non mi riesce bene. Vedo tante squadre senza identità, ma trovarne una in epoca Covid, con i tamponi che cambiano tutto all’improvviso, non è semplice".

 

La Juve?

"Non ha identità. Fa fatica a trovarla come tante altre squadre, ma è un periodo complicato".

 

L’Inter?

"Prevedibile. Non trova mai contromisure, ma resta la favorita: sul piano fisico debordante".

giovanni galeone massimiliano allegri

 

L’Atalanta?

"Conosco bene Gasperini, è bravissimo. Gioca sempre uno contro uno, l’Atalanta fisicamente è una squadra aggressiva, ma in fase di possesso palla ha tanta qualità. Per lo scudetto ci sono altre, Napoli e Roma a tratti hanno dimostrato di avere un loro timbro e la Lazio ha un gruppo consolidato e un d.s. capace".

 

Del Milan che cosa dice?

"Mi rivedo in Pioli: identità nella semplicità. Io con i miei ragazzi a Pescara facevo così, un canovaccio e licenza di muoversi. Il Milan è una squadra con una fisionomia definita".

 

Compie 80 anni e può dire quello che vuole, a parte il fatto che lo faceva anche prima. Il più antipatico del calcio?

giovanni galeone

"Ma che antipatici posso trovare? I ragazzini che dicono 'il mio calcio'. Rachmaninov non è lo stesso se te lo suona Pollini o uno del piano bar".

 

Il più simpatico?

"Galliani, per distacco, e il gruppo Milan che ho avuto modo di frequentare quando c’era Allegri allenatore. I duetti fra Ibrahimovic e Braida erano memorabili".

 

Rimpiange qualcosa?

"Ma certo che no, non mi è mai mancato niente. Al massimo posso dire che vorrei andare a 'Ballando con le Stelle'. Peggio di Allegri non faccio di sicuro".

 

allegri galeoneSLISKOVIC GALEONE JUNIORSLISKOVIC GALEONEGALEONEagrado tutto su mia madreallegri galeonepedro almodovar

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."