il ritorno degli azzurri in italia - fiumicino

VIDEO! DAI POMODORI ALL’INDIFFERENZA! GLI AZZURRI DOPO LA DISFATTA CON LA SVIZZERA TORNANO IN ITALIA (IGNORATI DA TUTTI) PER QUALCHE ORA PRIMA DI RIPARTIRE PER IBIZA E FORMENTERA (TANTO A LORO CHE JE FREGA) – L’EX DG DELLA FIGC ANTONELLO VALENTINI SUI PROBLEMI DEL CALCIO ITALIANO: “SE NEL 2000 IL CT POTEVA SCEGLIERE TRA IL 60% DEI GIOCATORI DI SERIE A SELEZIONABILI, OGGI LA PERCENTUALE È SCESA AL 32-33%. ABBIAMO LE SQUADRE PRIMAVERA IMBOTTITE DI GIOCATORI NON SELEZIONABILI" – PRANDELLI: “POCHE PUNTE? COLPA DEI...” – VIDEO

 

 

EURO 24: VALENTINI, TROPPI STRANIERI NELLE SQUADRE PRIMAVERA

ritorno azzurri in italia

(ANSA) - "Dobbiamo decidere se continuare a distruggere, facendo processi sommari, o invece provare a ricostruire coinvolgendo tutte le componenti del calcio italiano, quelle che votano in Consiglio federale. Perché non c'è un uomo solo al comando". Così Antonello Valentini, ex dg della Figc, intervenuto a 'Radio anch'io sport (Rai Radio 1), dopo l'eliminazione dell'Italia dall'Europeo.

 

ANTONELLO VALENTINI

 "La Federazione in questi anni ha continuato ad investire sui giovani ed oggi abbiamo l'Under 20 vice campione del mondo e Under 19 e 17 campioni d'Europa - ha proseguito Valentini - Questi ragazzi non giocano mai, se non in azzurro. Se nel 2000 il ct poteva scegliere tra il 60-66% dei giocatori di serie A selezionabili, oggi la percentuale è scesa al 32-33%.

 

retegui scamacca

Ha ragione il presidente Gravina quando dice che gli azzurrabili sono 80-100". D'altra parte, divisioni e dissidi tra Figc e Lega di A "non si risolvono con un emendamento notturno. Bisogna mettersi a tavolino e cercare una via comune. Poi potrà andare via Gravina o Spalletti, ma il problema non si risolve. Piuttosto, bisogna trovare delle visioni condivise per rilanciare l'identità del calcio italiano".

 

gianluca scamacca

"Abbiamo le squadre Primavera imbottite di giocatori non selezionabili" ha aggiunto il dirigente, portando l'esempio del Lecce, con le premessa che la società pugliese ha fatto ciò che il regolamento gli consentiva, "ma l'anno scorso ha vinto il campionato Primavera 1 con il 95% di minutaggio di stranieri non selezionabili per le nazionali". Con la conseguenza di "un doppio effetto negativo: portiamo gli stranieri in Italia, li facciamo crescere e poi ce li ritroviamo contro nelle nazionali".

 

Si discute da anni delle riforme che andrebbero introdotte, come la riduzione delle squadre di A per dare più spazio alle nazionali, "ma poi chi vota contro questi provvedimenti sono gli stessi che li chiedono. In Consiglio federale la Lega di A ha votato contro la riduzione dell'organico". Valentini ha poi sottoposto all'attenzione un suo calcolo dal quale emerge che, rispetto alle 20 squadre dell'ultimo campionato maggiore, "le punte selezionabili per l'azzurro sono appena sei. Bisogna essere più realisti perché non c'è tempo da perdere".

 

spalletti ritorno azzurri in italia

L'ANALISI DI PRANDELLI

 (ANSA) - "Bisogna curare di più i settori giovanili, i centri federali, cercare di capire come far crescere il talento in Italia, che c'è, ma probabilmente è soffocato da questo calcio geometrico, per tornare ad un calcio sano, dove imprevedibilità e fantasia individuali devono essere padrone del gioco. Noi da 15 anni seguiamo delle mode: del possesso palla, dei giochisti. Abbiamo prodotto dei buoni giocatori, non ottimi, a centrocampo. Ma abbiamo perso le punte, gli esterni, quelli capaci di affrontare l'uno contro uno".

 

E' l'opinione dell'ex ct Cesare Prandelli, ospite di Radio anch'io sport. "Adesso, per recuperare ci vuol tempo, allestendo un programma sportivo che parta dai bambini e per quersto serve la collaborazione di Federcalcio e Lega" ha aggiunto. Una delle critiche che vengono mosse è la scelta di Spalletti come ct, troppo allenatore e poco selezionatore secondo alcuni: "Io sostengo da tempo che la Federazione dovrebbe crescere in casa i selezionatori", a partire "dagli ex campioni del mondo.

antonello valentini

 

Ora è facile dire 'Spalletti non è un selezionatore', ma contro la Svizzera "Luciano cosa poteva fare? Ci sono mancati temperamento, carattere, determinazione. Ci fosse stato in campo un Chiellini... I protagonisti sono i giocatori".

 

Rischiamo di non andare ancora ai Mondiali? "Il rischio c'è" ha proseguito Prandelli, ricordando che "quando nel 2014 fummo eliminati io dissi 'siamo sicuri che nei prossimi anni ci andremo?' Già ai tempi avevamo dei dati che mostravano un trend negativo in prospettiva: una grandissima competenza e grandi risorse fino ai 19-20 anni, siamo competitivi a livello mondiale ma poi abbiamo un buco incredibile, da anni.

 

Non riusciamo a proporre giocatori in prima squadra, a farli crescere, a dar loro una forza morale e quindi li perdiamo. Forse la Federazione deve fare qualcosa in più, deve cercare di farli crescere in casa i ragazzi". Ci vorrebbe una Nazionale multietnica, come la Svizzera che ci ha battuto: "Altro tema molto interessante. Ma se noi abbiamo le scuole calcio dove devi pagare, i nuovi italiani non hanno la possibilità di farlo. Dobbiamo dare la possibilità a questi ragazzi di aiutarci, ne abbiamo bisogno"

prandelli

 

 

E ADESSO TUTTI A IBIZA

Cristiano Gatti per il Corriere dello Sport

 

In un’altra vita, in un’altra Italia, dopo una Corea venivano i giorni dei pomodori all’aeroporto (accoglienza vegana). Adesso che tutto è cambiato, non ci sarà bisogno dell’umiliazione pubblica.

 

Sicuramente abbiamo a che fare con azzurri diversi, di ultima generazione e di ultimissima mentalità, gente che si affligge già abbastanza da sola perché il popolo possa pensare alla lapidazione di piazza. Il nuovo rituale prevede le scuse sotto la curva con lo sguardo da cucciolone, le facce da veglia funebre al momento delle interviste, poi il rompete le righe e la fase più dolorosa, tutti a fare penitenza sui lidi di Ibiza e di Formentera.

 

gigi donnarumma

Conoscendo l’indole e il rigore di questi miti moderni, sarà un’autoflagellazione impietosa. Prima andranno a farsi un nuovo tatuaggio (chiedo per un amico: si tatuano anche le date delle figuracce più clamorose?), quindi passeranno dal parrucchiere per una di quelle ultimissime tonsure, che tanto ci hanno contraddistinto agli Europei (Dimarco numero uno, a mani basse). Sarà durissima. Ma niente in confronto al dopo. Inconsolabili e devastati dal rimorso, castigandosi fino al sadismo, si infliggeranno le pene più disumane. Sicuramente. Bisognerà tenerli d’occhio, perchè questi sono capaci di tutto, anche dei gesti più estremi: balli da sfinimento sui tavoli dei locali tendenziali, selfie incessanti sugli yacht con la fidanzata influencer smutandata, gare di mohito fino alle sei di mattina.

 

gigi buffon

Possiamo dirlo: per questo Europeo perso nel modo più ignobile, non ci dormiranno la notte. Sicuramente.   Però. Lasciandoli ai loro impietosi esami di coscienza, a queste loro meritate vacanze (vengono da una stagione stressante, lo sappiamo: tu pensa comunque che vacanze spetterebbero ai tifosi dopo lo stress dell’altra sera), lasciando i nostri fenomeni alle loro personali espiazioni, possiamo congedarli con un’ultima richiesta: ragazzi, le vacanze fatele, ma non raccontatecele.

 

Prendiamoci una pausa. Salutiamoci qui e per un po’ perdiamoci di vista. Nessuno vi chiede di rinchiudervi nelle atmosfere quaresimali di un monastero remoto o nell’isolamento penitenziale delle lontananze tibetane: vi si chiede soltanto un dignitoso silenzio. Sparite, fate perdere le tracce. Non sarebbe carino inondare il Paese delle solite storie Instagram, dei soliti post diffusi a tappeto, quel genere di cartoline moderne che ogni estate semina in giro gossip spogliato e bella vita fuori budget.

 

spalletti fagioli italia nazionale azzurri

Fuori dalle righe e fuori dal normale. Non è una questione di moralismo talebano: diciamo semplicemente che è una banale questione di opportunità. E se non passo per esagerato, direi anche di dignità (dice niente questa parola?). Avendovi appena visti con la Svizzera, creerebbe comunque un certo disagio ritrovarvi dopo pochi giorni mentre pagate dazio col Dom Perignon in mano, nelle movide infuocate dei nuovi briatori.

 

Silenzio, risarciteci almeno con un giusto dosaggio di silenzio. E magari, se non è pretendere troppo, anche con un’improvvisa riscoperta di quel sentimento desueto, obsoleto, rimosso che altre generazioni si sono ritrovato sempre accanto, dentro, tutti i giorni della loro crescita, dall’asilo al liceo, dall’oratorio all’università, quel sentimento vintage e decisamente pop, però eternamente utile e rispettabile, chiamato vergogna. Sicuramente sapete che cosa sia. Sicuramente. 

GIANLUCA SCAMACCA E FEDERICO CHIESA

 

Dice Seneca, l’amico stoico più evoluto: da certe sconfitte si impara più che da tante vittorie. Sarà così anche per i nostri valorosi azzurri: so per certo che nel ritiro degli Europei Seneca andava via come il pane, se lo strappavano di mano. Stiamo sereni. Dalla sconfitta perfetta, usciranno migliori. Sicuramente. 

 

gravina spalletti buffon

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”