VINCERE AIUTA A VINCERE (E ANCHE AD ARRICCHIRSI) - NON SOLO LA GLORIA E IL PRIVILEGIO DI SFOTTERE I RIVALI PER ALMENO UN ANNO: CHI VINCE LO SCUDETTO INCASSA 25,6 MILIONI DI EURO (CONTRO I 18,7 DEL SECONDO), SENZA CONTARE I PREMI DEGLI SPONSOR, LA VENDITA DELLE MAGLIETTE, LA PRIMA FASCIA IN CHAMPIONS E NEL CASO DEL MILAN, LA PARTECIPAZIONE ALLA SUPERCOPPA - UN EVENTUALE VITTORIA DEI ROSSONERI AIUTEREBBE ANCHE AD AUMENTARE IL VALORE DEL MARCHIO E DELLA ROSA, UN TOCCASANA VISTO L'INTERESSE DI REDBIRD E INVESTCORP…

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Franco Vanni per “la Repubblica”

 

milan inter 2 milan inter 2

Quasi dieci milioni di euro fra diritti tv, premi dagli sponsor e, nel caso vincesse il Milan, partecipazione alla Supercoppa. Senza contare la prima fascia Champions e la possibilità di vendere magliette decorate con lo scudetto. Questa la differenza per le casse dei club fra arrivare primi o secondi in campionato.

 

La maggior differenza la fa la ripartizione dei diritti tv del campionato, regolata dalla legge Melandri: metà vengono distribuiti in parti uguali ai 20 club, un quinto in base al bacino d'utenza (tifosi allo stadio e audience tv) e il 30 secondo il merito sportivo. Vale a dire, piazzamento in campionato, punti nell'ultima stagione e risultati pregressi. Dei 112,8 milioni di euro in palio in base alla posizione in Serie A, il vincitore ne intercetta 17,6, il secondo 12,7.

diritti tv serie a diritti tv serie a

 

I 41 milioni dei diritti tv che la Uefa assegna all'Italia per la Champions sono divisi fra le quattro qualificate, per metà secondo il piazzamento nella stagione precedente: la vittoria del tricolore porta 8 milioni, il secondo posto 6. L'altra metà in base al numero di partite disputate nell'edizione che segue della coppa.

 

E c'è differenza fra partecipare ai sorteggi in prima fascia, destinata al vincitore del tricolore, o in terza, dove finirebbe l'Inter in caso di secondo posto. I rossoneri non vincendo il campionato potrebbero scivolare anche in quarta, in base all'incastro dei play-off Champions fra squadre dei campionati che li prevedono.

 

scudetto scudetto

A conti fatti, limitandosi alle quote di diritti tv assegnate in base al piazzamento, il club campione d'Italia incassa 25,6 milioni contro i 18,7 del secondo classificato. Una differenza di quasi 7 milioni. Abbastanza per pagare l'ingaggio lordo di un calciatore medio.

 

Un altro aiuto, in caso di scudetto, viene dai premi degli sponsor. Non sono ancora noti i dati ufficiali per la stagione in corso, ma sia Emirates al Milan sia Socios all'Inter dovrebbero corrispondere circa un milione. I campioni d'Italia hanno poi diritto a partecipare alla Supercoppa, a cui l'Inter è già iscritta come vincitrice della Coppa Italia: chi alza il trofeo intasca 1,8 milioni di montepremi, la sconfitta 1,2.

 

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Parte degli incassi scudetto viene erosa dai premi alla rosa, collettivi e individuali, a cui lo scorso anno i giocatori interisti rinunciarono. Il club rossonero, secondo indiscrezioni, avrebbe accordato un gettone pro capite di 200mila euro. Per quanto riguarda il mercato, più ancora dei milioni di premio, quel che cambia con lo scudetto è l'attrattiva che il club esercita sui giocatori, nuovi o in fase di rinnovo.

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Un toccasana per club impegnati a rafforzarsi riducendo il monte ingaggi. Lo scudetto potrebbe avere effetti anche sulle proprietà dei due club. Che il Milan sia in vendita non è un segreto ma con il tricolore sul petto Gordon Singer, figlio del fondatore Paul, potrebbe decidere di conservare il controllo almeno per un po', nell'ottica di cedere a condizioni migliori di quelle proposte dai fondi Investcorp e Red Bird.

 

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Per quanto riguarda l'Inter, invece, ogni voce sul tentativo degli Zhang di liberarsi del club viene smentita. Bisogna capire per quanto Suning potrà gestire una società gravata da 698 milioni complessivi di debiti, diretti o caricati sulla controllante. Il secondo scudetto di fila potrebbe renderla più appetibile per gli investitori.

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