dybala

VUOI VEDERE CHE PER METTERE A POSTO IL BILANCIO, ANDREA AGNELLI DOVRÀ SACRIFICARE DYBALA? - I CONTI SONO IN ROSSO (DEBITO DI 327 MILIONI) E LA RIVOLUZIONE IN CASA JUVENTUS NON SI FINANZIA A COSTO ZERO - L'ESERCIZIO AL 30 GIUGNO 2020 POTREBBE CHIUDERSI CON UNA PERDITA MOLTO CONSISTENTE, DI ALMENO 70 MILIONI - SE QUALCUNO PRESENTA UN’OFFERTA DA 100 MILIONI…

Luca Bianchin e Marco Iaria per “la Gazzetta dello Sport”

 

dybala cr7

Un'estate fa la Juventus poteva permettersi il lusso di bruciare la concorrenza europea e portare a casa De Ligt per 75 milioni (più 10,5 di commissioni). Oggi tante cose sono mutate e, con la pandemia globale e i conti da tenere sotto osservazione, un mercato in grado di cambiare sostanzialmente la Juve potrebbe essere finanziato solo in presenza delle giuste coperture.

 

Quali? Escludendo ulteriori apporti dei soci dopo l'aumento di capitale da 300 milioni, l'unica soluzione sarebbe la vendita di un asset pregiato come Paulo Dybala. Intendiamoci, l'argentino al momento non è sul mercato né esistono trattative. Tuttavia, negli ultimi mesi il contesto calcistico e non solo ha preso una piega talmente inaspettata che la Juventus, in caso di offerta molto importante, magari nell'ordine dei 90-100 milioni, si siederebbe a un tavolo per ascoltare la proposta. Al momento, insomma, la Juve ha davanti a sé due strade.

 

DYBALA AGNELLI

 Un cambiamento più morbido, con l'addio a giocatori come Matuidi, Khedira e Higuain e l'arrivo di calciatori utili al progetto. Oppure una rivoluzione più profonda, che riguarda il numero 10 e possibili arrivi top: su tutti, un centravanti che, come Benzema al Real, faciliti il lavoro di Ronaldo. Per decifrare il presente e l'immediato futuro - e quindi capire se l'idolo della tifoseria possa essere sacrificato - bisogna riavvolgere il nastro.

 

dybala

Dopo il colpo di Ronaldo del 2018, nel 2019 la Juventus ha varato il piano di sviluppo globale con vista sul 2024, sostenuto dall'aumento di capitale da 300 milioni. La ricapitalizzazione era servita da un lato a contenere il debito, sceso a 327 milioni al 31 dicembre 2019 dall'apice di 574 del 30 settembre, e dall'altro a fornire munizioni sufficienti per l'assalto a un nuovo Ronaldo. Il progetto concepito dal management e avallato da Exor prevedeva, infatti, la definitiva trasformazione della Juventus in una "media and entertainment company" su scala globale con un posizionamento del brand nei mercati internazionali più strategici e un allargamento del bacino d'utenza.

 

Ingenti investimenti sarebbero stati sostenibili nella prospettiva di un ulteriore, costante incremento dei ricavi. Peccato che con il Covid-19 l'onda lunga della crescita si sia arrestata. Una brusca frenata per tutto il sistema calcio ma a maggior ragione per la Juventus, abituata a viaggiare con un Cagr (tasso medio annuo di crescita dei ricavi) del 13,7% nell'ultimo decennio.

 

cristiano ronaldo e andrea agnelli

Nell'era Andrea Agnelli i bianconeri, anche per rincorrere club che fatturavano il doppio, hanno azionato la leva degli investimenti con conseguente appesantimento dei costi sfruttando il trading dei calciatori e immaginando una continua crescita del volume d'affari. Il coronavirus ha scompaginato lo spartito. A ciò si aggiungano i mancati risparmi dai giocatori in esubero non ceduti e l'uscita prematura dalla Champions: è vero che il budget prevede sempre, in maniera prudenziale, il solo raggiungimento degli ottavi, ma l'eliminazione contro il Lione ha negato risorse ed esposizione del marchio.

 

Dopo il -40 milioni del 2018-19, l'esercizio al 30 giugno 2020 potrebbe chiudersi con una perdita molto consistente: i nostri calcoli ipotizzano almeno 70 milioni. Sul fronte delle entrate 2019-20, stimato un ammanco di una cinquantina di milioni con una mazzata sui ricavi da stadio (-30 milioni) e danni su merchandising e attività collaterali (tour, museo) a causa del coronavirus, compensati dall'incremento delle sponsorizzazioni e del calciomercato.

CR7 DYBALA

 

Sul fronte dei costi, l'accordo con la squadra ha fatto risparmiare 90 milioni, ma il monte stipendi è cresciuto di circa 65 milioni rispetto al 2018-19, così come gli ammortamenti e le svalutazioni derivanti dalle uscite di questa sessione (da Matuidi in poi). Per via dell'acquisto a gennaio di Kulusevski e dell'assorbimento di cassa dalla gestione operativa ha ripreso a salire l'indebitamento finanziario netto, tendente a quota 400. È un livello da non stressare con ulteriori investimenti pesanti.

 

ronaldo agnelli paratici

Sì, il monte ingaggi verrà ridotto anche in nome della "revisione" della rosa, ma non è detto che porti risparmi immediati. Il tesoretto, insomma, potrebbe arrivare da una cessione eccellente. Il club ritiene intoccabile De Ligt e il presidente ha definito Ronaldo «un pilastro».

 

Sarà così per almeno un altro campionato, a meno di sorprese ora non immaginabili. L'unico altro calciatore da 100 milioni è Dybala. Paulo è stato il miglior giocatore dell'ultimo campionato e ha ritrovato la magia dei grandi giorni. La Juve però un anno fa l'aveva praticamente venduto, non tanto per strette esigenze di bilancio, quanto per dubbi di natura tecnica, pure legati alla compatibilità con CR7.

 

dybala 4

Lo United e il Tottenham sono arrivati vicini a convincerlo a trasferirsi in Premier, Paulo ci ha pensato e ha detto no nel nome dell'amore per la Juve. Un sentimento ricambiato con forza dai tifosi, non ultimi i più giovani, che lo adorano. Paulo ora è in vacanza ma le prossime due settimane per lui saranno importanti. Da un lato il rinnovo (il contratto scade nel 2022), che resta nell'aria: la Juve e il suo agente, Jorge Antun, hanno avuto più di un contatto e non è complicato immaginare un possibile accordo da 12-14 milioni a stagione. Dybala diventerebbe il secondo calciatore più pagato della rosa dopo Ronaldo. Dall'altro lato, il mercato, al momento solo ipotizzabile.

 

agnelli ronaldo

Paulo, come un anno fa, vuole rimanere alla Juve, sogna un domani da capitano e al momento non ha tentazioni: la Juve e il suo agente non hanno ricevuto offerte. Sarà così ancora per qualche giorno, poi la Champions farà il suo gioco. Le grandi europee, soprattutto quelle eliminate, completeranno i loro conti e, se necessario, dovranno rinforzarsi. Se qualcuna punterà Dybala e deciderà di fare un'offerta in tripla cifra alla Juve, troverà un interlocutore. Sembra poco, sarebbe abbastanza per cambiare l'estate del calcio.

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)