andy warhol

ANDY WARHOL, “IL RAFFAELLO DELLA MODERNITA’” - A 35 ANNI DALLA MORTE, MILANO DEDICA UNA MOSTRA (CURATA DA ACHILLE BONITO OLIVA) AL RE DELLA POP ART – TRA LE TRECENTO OPERE ESPOSTE, OLTRE AI RITRATTI DI MARILYN (UNO DEI QUALI E’ STATO BATTUTO ALL'ASTA PER 184 MILIONI DI EURO) ANCHE LA SERIE “LADIES AND GENTLEMEN” DEDICATA A TRANS E DRAG QUEEN – L’ATTENTATO DI CUI RIMASE VITTIMA NEL 1968 QUANDO UNA FEMMINISTA RADICALE…

Enrico Pitzianti per repubblica.it

 

 

marilyn andy warhol

Nel 1974 Luciano Anselmino, importante mercante d'arte italiano, commissionò ad Andy Warhol una serie di opere per un compenso, pattuito in anticipo, di un milione di dollari. L'artista all'epoca era già affermato, e per quella cifra avrebbe potuto scegliere di non rischiare e raffigurare nuovamente i soggetti che lo avevano reso celebre, come i divi di Hollywood o i prodotti commerciali riprodotti in serie. Invece fece una scelta anticonformista: dedicare un'intera serie di ritratti a persone che famose non erano. Di più, le modelle scelte appartenevano a una categoria stigmatizzata ed emarginata: le persone transessuali.

 

Due aiutanti di Warhol furono mandati al Gilded Grape  -   un locale notturno di New York, all'epoca molto frequentato dalla comunità gay - per trovare rare bellezze da ritrarre. Volti che appartenevano a persone costrette a prostituirsi, sofferenti e abituate a subire una forte riprovazione sociale. Quei ritratti sono di una bellezza e di una dignità sorprendenti. E rivelano il bisogno insopprimibile che Warhol aveva avuto di rappresentare una realtà sofferente, tormentata come lui stesso era nell'intimo.

mao andy warhol

 

 

Andy Warhol è per il mondo l'artista che meglio di tutti ha rappresentato il glamour e il successo, il newyorkese geniale che ebbe per primo l'intuizione di trasformare in arte i volti dei divi del jet set. Oltre a elevare a opere d'arte gli oggetti commerciali più comuni della classe media occidentale, dalle zuppe in barattolo alle bottiglie di Coca-Cola. Tutto vero, ma questo è solo l'aspetto più noto di quello che la critica considera - a ragione - uno degli artisti più influenti del Novecento: appena sotto la superficie, ecco un Warhol completamente diverso.

lenin andy warhol

 

Un artista ansioso, sofferente, assediato da ombre e contraddizioni, ma anche cagionevole e introverso sin dall'infanzia, quando fu a lungo costretto a letto a causa di una dolorosa malattia non ancora diagnosticata. Fu allora che sua madre Julia, pittrice anche lei,  lo convinse a passare il tempo a colorare e disegnare figure e ritratti.

 

Il titolo che Warhol diede alle opere sui transessuali fu Ladies and Gentlemen. Questa serie dedicata alla bellezza del diverso sarà visibile da domani 22 ottobre a Milano, quando verrà inaugurata Andy Warhol. La pubblicità della forma, mostra curata, con la collaborazione di Edoardo Falcioni, da Achille Bonito Oliva. Cioè da chi per primo in Italia coinvolse Warhol in un'esposizione. E che considera l'artista americano "il Raffaello della modernità", colui che "ha saputo dare profondità e classicità al consumismo di matrice anglosassone".

 

fish andy warhol

Eventi come questo (con oltre 300 opere) ci ricordano quanto la figura del re della Pop Art viva tutt'ora un'apparente contraddizione: essere "un artista classico", come lo definisce lo stesso Bonito Oliva, ma anche un pioniere e un innovatore incredibilmente attuale. È stato Warhol ad avere l'idea di utilizzare per la prima volta la serigrafia nell'arte contemporanea. È stato sempre lui a creare migliaia di opere con un approccio produttivo simile a quello industriale servendosi della sua Factory e diventando ricchissimo. Oggi, a 35 anni dalla morte, sono sue le opere vendute a cifre da record (l'ultima, un ritratto di Marilyn Monroe, è stata battuta all'asta per 184 milioni di euro).

 

 

Ma nella mostra milanese si scoprono anche i lavori meno conosciuti, pochissimo visti, più cupi, espressione di quello che fu un aspetto della sua stessa vita. È l'altra faccia dell'artista, oscura e traumatica. L'attaccamento morboso a sua madre Júlia, che portò a vivere con lui a New York. E la sofferenza di sentirsi un escluso e un diverso: da bambino per essere figlio di migranti cecoslovacchi, incapace di parlare correttamente in lingua inglese; poi per la sua omosessualità e l'iniziale difficoltà a far accettare il suo gusto estetico eccentrico e anticonformista; infine per le sofferenze causate dalle troppe operazioni chirurgiche.

andy warhol

 

Nel 1968 Warhol fu vittima di un attentato da cui si salvò per miracolo. Valerie Solanas, autrice e femminista radicale che diventerà poi molto famosa, cercò infatti di ucciderlo: un colpo di calibro 32 sparato a bruciapelo lacerò l'addome dell'artista. Il trauma avrebbe segnato Warhol per il resto dei suoi giorni, rendendolo fragile nel corpo e nella mente, terrorizzato dalla morte e dipendente dai farmaci contro il dolore.

 

 

andy warhol 14

Ma ci fu anche altro che sempre lo fece soffrire. Lui, il re Mida del pop, proveniva in realtà da una famiglia molto modesta. Pittsburgh, dove Andy nacque, era una città industriale e, di conseguenza, operaia. Qui suo padre, Andrew, lavorava in una fabbrica d'acciaio a pochi passi dalla riva del fiume Monongahela. Fu così che il futuro artista delle celebrities crebbe tra le tensioni politiche respirando l'aria del movimento socialista del tempo: forse è per questo che oltre a Elvis, a Mick Jagger e Man Ray dipinse anche i volti di Mao e di Lenin? Sembrano scelte apparentemente contraddittorie, e invece sono probabilmente soltanto il frutto di una vita passata alla ricerca del proprio riscatto.

andy warhol 3andy warhol 1achille bonito olivaAndy Warhol e madreAndy WarholAndy WarholAndy Warhol marilyn andy warhol 7Andy Warholle ferite di andy warhol dopo l attentato andy warhol 45

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...