banksy a venezia-13

BANKSY, UN ALTRO PIROMANE ASPIRANTE POMPIERE – SBARCA A VENEZIA E IL GUERRIGLIERO ANTI-SISTEMA PIAGNUCOLA SU INSTAGRAM: “STO PREPARANDO IL MIO STAND PER LA BIENNALE. NONOSTANTE SI TRATTI DEL PIÙ GRANDE E PRESTIGIOSO EVENTO D'ARTE AL MONDO, PER QUALCHE RAGIONE IO NON SONO MAI STATO INVITATO” (AH, L'AMBIZIONE TUTTA BORGHESE DI APPARIRE NEI POSTI “GIUSTI” NON HA CONFINI”…) – VIDEO

banksy a venezia

1. BANKSY ARTISTA DI LOTTA (POCA) E DI GOVERNO

Alessandro Gnocchi per ''il Giornale''

 

il post su instagram di bankSy

Il misterioso artista Banksy (quasi certamente pseudonimo di Robert Del Naja, leader della band musicale inglese Massive Attack) ha sempre rivendicato il ruolo di battagliero artista di strada.

 

Famosi i suoi murales pacifisti e le imprese-beffe come i finti graffiti preistorici lasciati sulle pareti dei musei londinesi o la vendita all'asta di un'opera che si è autodistrutta tra lo sgomento generale del pubblico. Per il resto, non è colpa di Banksy se i suoi principali collezionisti sembrano essere le star di Hollywood, ad esempio Brad Pitt. Lui resta un ribelle o almeno così si dice. Ieri, il misterioso artista (Robert Del Naja) ha pubblicato sul suo profilo Instagram un video girato a Venezia qualche settimana fa.

ROBERT DEL NAJAbanksy a venezia 9

 

 Il misterioso artista (Robert Del Naja) intabarrato espone in piazza San Marco una serie di piccoli quadri che nell'insieme ritraggono, come in un puzzle, una grande nave da crociera nella laguna. Arriva la polizia che fa levare le tende al misterioso artista (Robert Del Naja) sprovvisto del permesso di esporre. 

 

banksy a venezia 8

La regia non inquadra mai il volto di Banksy, che ha avuto l'accortezza di rendere pubbliche le immagini solo quando le riprese delle telecamere in piazza sono state cancellate per rispettare la privacy dei passanti. Commento di Banksy in sovrimpressione sul filmato: «Sto preparando il mio stand per la Biennale di Venezia. Nonostante si tratti del più grande e prestigioso evento d'arte al mondo, per qualche ragione io non sono mai stato invitato». 

banksy a venezia 7

 

Banksy è dunque un artista di lotta e di governo, un guerrigliero in cerca di riconoscimenti ufficiali alla Biennale più prestigiosa del mondo, uno street artist con ambizioni poco street e molto establishment. Questo nulla toglie all'efficacia dei suoi murales, spesso geniali ma incompresi al punto che qualche sindaco ha dato ordine di cancellarli (infliggendo un duro colpo alle casse della città). Resta il fatto che l'ambizione tutta borghese di apparire nei posti «giusti» non ha confini e ha raggiunto anche l'ex rivoluzionario Banksy. In fondo non finisce quasi sempre così?

 

banksy a venezia 6

 

2. BANKSY, BLITZ A VENEZIA: CACCIATO DA SAN MARCO

Michele Fullin per “il Messaggero”

 

Da giorni si discuteva della presenza di Banksy in laguna nei giorni della Biennale. Specialmente da quando era comparsa a pelo d' acqua la sagoma di un bambino con salvagente nell' atto di brandire un razzo a mano di segnalazione. Non si sa ancora se quel graffito contro le stragi di migranti nel Mediterraneo a lui attribuito sia davvero suo. 

banksy a venezia 5

 

Tuttavia, la sua presenza a Venezia nei giorni della Biennale Arte è certa. E molti potrebbero averlo incrociato per la strada. D' altronde, di Banksy non si sa nulla, se non che è nato a Bristol nel 1974. Nemmeno se sia un uomo, una donna o più persone.

 

LA PROVA 

È stato Banksy stesso a documentare il suo blitz veneziano con un video pubblicato ieri pomeriggio sul suo profilo Instagram, che mostra un uomo dal volto sempre oscurato sistemare un' opera su un grande cavalletto per poi essere mandato via dalla polizia municipale in piazza San Marco perché senza autorizzazione. 

 

banksy a venezia 4

Si tratta di un polittico, l' unione di più quadri rappresentanti un capriccio moderno. Nove cornici dorate contengono un' immagine che nello sfondo ricorda i vedutisti veneziani del 700. Con l' aggiunta di un' opprimente sagoma di una grande nave passeggeri. Un messaggio più che chiaro.

 

IRONIA E DENUNCIA 

banksy a venezia 2

Un' opera di denuncia, quindi, com' è nel suo stile, che contiene immagini classiche con stridenti aggiunte contemporanee, come era accaduto con Show me the Monet con due carrelli della spesa in mezzo alle ninfee.

 

ROBERT DEL NAJA 2

L' opera si chiama Venice in oil, con un doppio senso evidente: la tecnica a olio utilizzata e il riferimento all' olio combustibile utilizzato dalle navi per muoversi. Ma si tratta anche di una provocazione contro il circuito ufficiale dell' arte. L' artista commenta così il video: «Mettendo il cavalletto alla Biennale. Malgrado sia tra i più grandi e prestigiosi eventi artistici al mondo, per qualche ragione io non sono stato mai invitato».

 

IL GENIO 

banksy a venezia 3

La parte più geniale dell' operazione è di aver utilizzato Venezia come palcoscenico, recitando in maniera plateale ma in un periodo - quello dell' apertura della Biennale - in cui la città è invasa da persone stravaganti. E poi, la condivisione su Instagram ad un' ora in cui avrebbero potuto vederlo contemporaneamente dalla Russia alla California. 

 

E infatti il video ha registrato una progressione tra le più virali: 280mila visualizzazioni dopo una decina di minuti, 600mila dopo un' ora e oltre un milione dopo tre ore. In più, genialata ulteriore, ha condiviso con la sicurezza che nessuno avrebbe potuto capire chi fosse.

banksy a venezia 13

 

I VIGILI 

«È un vero peccato - ha commentato scherzando Marco Agostini, comandante della polizia locale di Venezia - perché il video risale alla mattina del 9 e le telecamere di sorveglianza della piazza avevano conservato le immagini fino al 16. Avremmo fatto lo scoop scoprendo il suo volto».

banksy a venezia 10

 

Agostini ha raccontato di aver passato il pomeriggio al telefono rispondendo a giornali e tv di tutto il mondo. «Ho sentito commenti sarcastici sui vigili - aggiunge - ma gli agenti, uno stagionale e un esperto con 20 anni di servizio, hanno fatto il loro dovere: presidiare piazza San Marco. Nessuno sa chi sia Banksy, quindi lo avrebbero teoricamente dovuto riconoscere dallo stile? Alle prossime selezioni aggiungeremo qualche domanda di arte contemporanea. 

 

banksy a venezia ph lapo simeoni 6banksy a venezia ph lapo simeoni 4

Comunque era chiaramente una performance artistica perché chi si fa riprendere ha un secondo fine e i vigili lo avevano capito ed erano stati indulgenti, trattandosi di Biennale, periodo in cui molti artisti girano per la città. Ciò non toglie - ha concluso - che abbiano fatto il loro dovere. Non costa niente chiedere un' autorizzazione, ma lo spirito qui non era esporre, bensì provocare».

Banksy sui muri di New York Banksy cita Il Gladiatore banksy in nyc La nuova opera di Banksy a Cheltenham Opera dello street artist Banksy banksy particolare ultimo avvistamento FOTO DI BANKSYMURALES DI BANKSY Banksy Ghetto For Life nel Bronx banksy intervistato nel film OPERE DI BANKSY IN VENDITA A CENTRAL PARK banksy da ragazzo banksy foto rubata banksy immagine rubata banksy a venezia ph lapo simeoni 5

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...