panorama monopoli

CHE “PANORAMA” A MONOPOLI" – NEL CUORE DELLA PUGLIA UNA MOSTRA DIFFUSA CON 60 ARTISTI (DAL ‘400 A OGGI), 70 OPERE E DIVERSE PERFORMANCE COLLETTIVE – L’ESPOSIZIONE E’ CURATA DA VINCENZO DE BELLIS, DIRETTORE DELLE FIERE E DELLE PIATTAFORME ESPOSITIVE DI “ART BASEL”: “PANORAMA MONOPOLI QUEST'ANNO È DEDICATA AL CONCETTO GRECO DI 'XENIA', IL SENSO DELL'OSPITALITÀ NEL RAPPORTO CON LO STRANIERO. OGGI RIPUDIAMO CHI VIENE DA FUORI SENZA RENDERCI CONTO CHE…”

Gianluigi Colin per il “Corriere della Sera”

de bellis

 

Da qui sono passati in molti: bizantini e bretoni e poi ancora arabi, spagnoli, veneziani. E tutti, nel bene e nel male, hanno lasciato un'impronta del loro passaggio nell'arte e nella vita: un affresco, un segno architettonico, il gusto di un piatto, vecchie leggende, nuove tradizioni. Insomma, qui a Monopoli, nel cuore della Puglia, si percepisce un ricco passato di scambi, di declini e di rinascite che hanno contribuito a rendere la cultura di questo territorio uno straordinario mosaico di umanità, storie e memorie.

 

E appare dunque naturale che Monopoli, col suo orizzonte aperto a Oriente, sia oggi la sede di questa seconda edizione di Panorama , la speciale «mostra d'arte diffusa» curata da Vincenzo de Bellis, tra l'altro nominato da poco direttore delle fiere e delle piattaforme espositive di Art Basel. Ma che cos' è davvero questa manifestazione realizzata da Italics, cioè dall'organizzazione che riunisce più di 60 gallerie italiane, che dura solo 4 giorni (da domani al 4 settembre) e dove si riuniscono 60 artisti, con oltre 70 opere e diverse performance collettive? È solo una grande festa nel nome dell'arte? O qualcosa di più importante?

alfredo jaar

 

È Pepi Marchetti, direttrice della Galleria Gagosian e co-fondatrice della manifestazione (con Lorenzo Fiaschi della Galleria Continua, insieme ad altre sette gallerie) a delineare con semplicità il senso di questa edizione: «Certo, volevamo offrire un'esperienza nuova per la conoscenza di luoghi e paesaggi meno conosciuti del nostro Paese. Ma l'aspetto più significativo è quello di aprire a un più forte legame nel sistema dell'arte. Vogliamo insomma incoraggiare gli scambi e offrire un nuovo modo di dialogo con il pubblico. Non era mai successo prima. E dopo il successo di Procida dello scorso anno devo dire che anche dall'estero stanno guardando con interesse questa esperienza».

lorenzo lippi

 

Nel complesso impianto delle gallerie italiane finalmente si è passati da una visione singolare a una dimensione plurale. E soprattutto, con un'attenzione ai contenuti, più che al mercato. Italics rappresenta un punto nuovo e decisivo: il ruolo delle gallerie come produttori culturali. «Fare sistema tra di noi e con il territorio - sottolinea Pepi Marchetti - significa incrementare le occasioni di produzione culturale». In effetti è un fenomeno che cambia le prospettive e che, tra utopie e disincanti, potrà giovare a tutto il sistema dell'arte italiano. O almeno, questa è la speranza.

 

Una visione positiva confermata anche Massimo Di Carlo, della Galleria dello Scudo: «È una nuova dimensione di relazioni nel sistema italiano dell'arte. C'è maggiore scambio di visioni, è come essere parte di una squadra: si dialoga, si guardano le possibili prospettive, ma non come nelle fiere in cui c'è l'attenzione ai risultati di mercato. Qui ci si confronta davvero». E Di Carlo, che conosce bene il mondo difficile e tormentato dei galleristi, sorridendo, chiude con una battuta affettuosa: «Ora, quando ci si incontra, ci salutiamo in modo diverso».

 

panorama monopoli

Cultura, prima di tutto, dunque. Non a caso Vincenzo de Bellis ha voluto creare un denso fil rouge che offre una importante chiave di lettura della manifestazione: «Panorama Monopoli quest' anno è dedicata al concetto greco di xenia . Per i greci il termine xenia aveva il valore e il senso dell'ospitalità nel rapporto con lo straniero. Un rapporto regolato da norme accettate da tutti, come la consuetudine di omaggiare l'ospite con un «regalo di addio». Xenia , dunque, come forma di riconoscimento dello straniero non come un altro da te, ma simbolo di un legame basato sull'accettazione e sulla reciprocità». Continua de Bellis: «Se trasliamo questi concetti a oggi, notiamo quanto sia cambiato il rapporto con l'altro. Ripudiamo lo straniero, senza renderci conto che nella società contemporanea siamo tutti stranieri gli uni agli altri.

 

La nostra epoca ha trasformato la distanza in un motivo di paura e di esclusione, oppure l'ha ridotta a zero in una prossimità che è solo virtuale. Così le notizie ci toccano ma non ci riguardano».

 

PISTOLETTO 1

De Bellis ci parla indirettamente della responsabilità dell'arte. Pratica, va detto, poco usata. E per questo Panorama Monopoli si carica di una interessante e speciale sensibilità politica: cosa che l'arte può (e forse deve) offrire, nel senso più alto dell'impegno civile. L'arte viene così incontro alle istanze delle coscienze. È il caso del lavoro di Adelita Husni-Bey, con la sua Encounters on pain , una seduta privata con l'artista che registra le forme del dolore di ciascun partecipante.

 

O con l'impegno civile di Alfredo Jaar e quello di Michelangelo Pistoletto, col suo Terzo paradiso . E ancora, con autori del Novecento come Alberto Savinio e Antonio Sanfilippo. E non mancano dialoghi che attraversano i confini del tempo: quello tra l'artista cinquecentesco Francesco Laurana (si distinse alla corte aragonese di Napoli come il più grande scultore del Regno) e l'ormai giustamente celebrato Nicola Samorì: d'altronde, si sa, ogni artista è sempre contemporaneo. In ogni caso tutto finirà, come si conviene a fine estate, con un bagno collettivo. A Monopoli sotto forma di performance. Ma immortalato dall'occhio colto e raffinato di Massimo Vitali.

laurana samori

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...