david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano

“IO CREDO NEI MIRACOLI” -  DA KIM KARDASHIAN A NAOMI: IL FOTOGRAFO DI MODA DAVID LACHAPELLE IN MOSTRA AL MUDEC DI MILANO – LA MIA CARRIERA DECOLLAVA MENTRE VEDEVO MORIRE IL MIO FIDANZATO DI 24ANNI. L’AIDS E? STATO IL MIO VIETNAM. I MIEI AMICI SI AMMALAVANO E MORIVANO: ERO CERTO CHE SAREI MORTO PRESTO ANCH’IO. DEVASTATO, MI SENTIVO IMPOTENTE. E? STATO ALLORA CHE È AVVENUTO UN MIRACOLO. MI SONO INTERESSATO ALLE POSE DEI SANTI, A LASCIARMI SEDURRE DAL MONDO SPIRITUALE, HO SPERIMENTATO COLORI SATURI, IRREALI, IPERBOLICI PROVENIENTI DA UN ALTROVE… - E SULLA GUERRA IN RUSSIA…

Francesca Amè per “Vanity Fair”

Foto di David La Chapelle

 

david lachapelle

«Credo nei miracoli, ci credo fortemente». Da Los Angeles David LaChapelle parla attraverso lo schermo: sorride sempre, non bada al tempo che passa, generoso nelle parole.

 

«Ogni piccolo atto di gentilezza puo provocare enormi cambiamenti», dice e cita passi della Bibbia, che legge ogni giorno e tiene al suo fianco. Non c’e da rimanerne troppo sorpresi: LaChapelle, 59 anni, ex ragazzotto impacciato del Connecticut diventato a New York enfant prodige grazie ad Andy Warhol che lo assunse nella sua factory e da li stella nell’olimpo della fotografia d’autore e di moda, da tempo vive in disparte in una fattoria alle Hawaii.

david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 9

 

«Nel 2006 mi sono messo in pausa: ben prima del Covid ho capito che dovevo rallentare.

Ero un workaholic: avvertivo un’enorme responsabilita nei confronti dei miei genitori, perche non avevo finito il college ed ero stato un ragazzo complicato e volevo dimostrare di valere.

 

Un giorno, durante un matrimonio di amici in California, ho realizzato che quello era il primo momento di pausa che prendevo da 11 mesi. Mi ero perso, ero drogato di lavoro: dovevo tornare “da me”».

 

In questi anni alle Hawaii infarciti di viaggi, mostre e collaborazioni prestigiose in mezzo mondo ha potenziato la sua ricerca personale, spirituale e fotografica. «Non sono un profeta: la mia lingua e la fotografia. I miei scatti dimostrano che i miracoli esistono».

david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 7

 

Li contempliamo ora in Italia in David LaChapelle. I Believe in Miracles, al Mudec

di Milano fino all’11 settembre: prodotta da 24 ORE Cultura, curata da Reiner Opoku e

Denis Curti insieme allo studio LaChapelle, presenta oltre 90 opere tra grandi formati, produzioni inedite (che abbandonano i caratteristici colori saturi e approdano a una luce piu realista) e una video installazione.

 

Oltre ai lavori di repertorio ultrapop e ai ritratti delle star (da Madonna a Kim Kardashian), molte foto denunciano la vulnerabilita del pianeta e l’umana fragilita. Davanti agli ultimi struggenti scatti realizzati durante la pandemia si resta senza parole: le foto di LaChapelle si aprono alla speranza.

david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 6

 

Come fa a restare ottimista, nonostante tutto?

«Grazie alla fede. Seguo le notizie dall’Ucraina e prego. Facciamo enormi progressi tecnologici e nessun progresso spirituale: questa guerra mi colpisce particolarmente».

 

Perche?

«Mia madre e lituana, e stata profuga a Berlino. Parla lituano, tedesco, russo: i confini delle terre in cui e vissuta sono cambiati molte volte. Ha ricordi talmente terribili della Seconda guerra mondiale che non e mai voluta tornare in quella parte d’Europa. Sento questo conflitto sotto la mia pelle e credo che la fotografia abbia un dovere morale».

 

Che sarebbe?

«Il fotogiornalismo deve mostrare la verita».

 

La sua fotografia pero fa altro: ci porta «altrove», in altri mondi e in altri spazi.

david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 8

«Perche questo e il compito dell’arte. Di che cosa si nutrono oggi i nostri occhi? Sfogli il catalogo di Netflix e conti quanti film, serie, documentari parlano di morte. Siamo ossessionati dal male: sangue, omicidi, gialli, horror sono il nostro intrattenimento preferito.

 

Lo sono fin dai tempi dei Romani, nel Colosseo, a dire il vero: cerchiamo distrazioni con spettacoli terribili. Ma dobbiamo stare attenti a cosa esponiamo i nostri occhi. Io non voglio nutrire “la bestia”».

 

Prego?

david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 15

«La bestia e questa tecnologia piena di cose oscure, spaventose e noi artisti siamo chiamati a mostrare alternative. Organizziamo viaggi su Marte e non ci rendiamo conto che il tesoro e qui: e questa Terra che stiamo trascurando. Essere buoni

e compassionevoli l’uno con l’altro e con la natura e l’unico strumento che abbiamo per evolverci».

 

E sempre stato cosi saggio?

«Non sarei quello che sono se non fossi sopravvissuto per miracolo a tante guerre personali».

 

La prima battaglia quando e stata?

«Alle superiori ero un ragazzino bullizzato: c’era un gruppetto di ragazzi che mi aspettava fuori da scuola, alzavano le mani, mi umiliavano di continuo. Ci sono stati giorni in cui pensavo di uccidermi tanto questo era intollerabile.

david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 3

 

Poi – e difficile da spiegare agli altri, solo tu sai esattamente quel che succede nella tua testa in quel momento, perche questo e il miracolo, avviene in un clic – ho trovato dentro di me una forza che non pensavo di avere. Ho lasciato la scuola, ho preso un biglietto per New York: li ho scoperto “la mia gente”e tutto e cambiato. Ma un’altra guerra mi aspettava».

 

A New York? Andy Warhol sostenne presto il suo talento: in pochi anni era gia un fotografo famoso, la sua carriera decollava.

«Mentre vedevo morire il mio fidanzato di 24anni. L’Aids e stato il mio Vietnam. I miei amici si ammalavano e morivano: ero certo che sarei morto presto anch’io. Devastato, mi sentivo impotente. E stato allora che ho avuto come una visione e ho cominciato a capire: un altro miracolo».

 

david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 2

Quale?

«Ho giurato che se fossi sopravvissuto avrei dedicato la vita a mostrare attraverso la fotografia come potrebbe apparire l’anima e i nostri occhi sapessero riconoscerla. Mi sono interessato alle pose dei Santi, a lasciarmi sedurre dal sovrannaturale e dal mondo spirituale, ho sperimentato colori saturi, irreali, iperbolici provenienti da un Altrove

che dobbiamo imparare ad accogliere dentro di noi».

 

david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 12

La pandemia ha cambiato il suo modo di fotografare?

«Mi sono lasciato ispirare di piu da Madre Terra, dai campi attorno alla mia fattoria, dagli animali di cui mi prendo cura: ho cercato la verita della loro luce, il miracolo di un possibile mondo nuovo, dopo tutta questa sofferenza. Ho testato questo sguardo nelle serie dedicate ai fiori e in paesaggi urbani come Revelations, che e un bacio tra due anziani in un contesto post-apocalittico. Sara cosi il futuro? La vita sarebbe noiosa

se conoscessimo tutte le risposte: lasciamoci sorprendere».

david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 11david lachapelle michael jacksondavid lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 4david lachapelle 2david lachapelle 1david lachapelle 4david lachapelle 3david lachapelle 6david lachapelle 5david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 1david lachapelle 7david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 16david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 10david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 14david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 13david lachapelle i believe in miracles al mudec di milano 5

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...