pazienza pasolini pascali

UN MARZIANI IN PUGLIA - A POLIGNANO UNA MOSTRA CELEBRA "SEGNI E DISEGNI CORSARI" DI PASOLINI, PAZIENZA E PASCALI. TRE GIGANTI ACCOMUNATI DA UNA MORTE INASPETTATA E VIOLENTA - PASCALI E’ DECEDUTO PER UN INCIDENTE DI MOTO SUL MURO TORTO A ROMA, PAZIENZA E’ MORTO D’IMPROVVISO NELLA SUA CASA DI MONTEPULCIANO, PASOLINI È STATO UCCISO ALL’IDROSCALO…

Gianluca Marziani per Dagospia

 

 

02 andrea pazienza autoritratto

Esiste un piccolo luogo con la più alta profusione di P che si possa immaginare. Siamo in Puglia, precisamente a Polignano a Mare, terra in cui è cresciuto il grande artista Pino Pascali. Sorge qui la Fondazione Museo Pino Pascali, ed è qui che ha preso forma espositiva una mostra che è uno sparo di P, o meglio, un trittico PPP, acronimo che intreccia i racconti cartacei di Pier Paolo Pasolini, Andrea Pazienza e, appunto, Pino Pascali. La guida critica è firmata Giacinto Di Pietrantonio, qui partner in crime con un testo che non solo accompagna ma partecipa con il dono della scrittura corsara, tracciando stili che diventano climax elettrici, confermando quella guida spirituale che solo alcuni curatori instillano dentro le arterie del buon progetto.

 

“Segni e disegni corsari” (catalogo Sfera edizioni) definisce un incipit ma anche un regolamento d’ingaggio aperto, sorta di agone radiante del disegno su carta, tra fogli caldissimi ma leggerissimi, autoritratti e animalismi, critiche sociali e utili derive oniriche. Ispirato ai noti scritti pasoliniani, il titolo ci conduce nel codice figurativo dello sguardo privato, dove ognuno di loro incontrava le proprie ombre, i fantasmi gentili e i fuochi fatui della coscienza, tra piccole e grandi paure che diventavano epica moderna del segno intimo.

04 pino pascali pesci

 

Tre giganti che hanno segnato, ognuno dalla sua palestra espressiva, tre decenni caldissimi: gli anni Sessanta di Pascali, momento storico della Pop Art alla Biennale di Venezia (1964), apice espressivo di una rivoluzione mediale che trasferiva gli oggetti del consumo nel paradiso ambiguo del consumismo; gli anni Settanta e Ottanta di Pazienza, quando l’antagonismo bolognese alimentava fanzine, radio e operazioni di alto sabotaggio civile, dando al genio del fumetto un’aura di espressionismo feroce e metropolitano, figlio del cannibalismo figurativo e delle trasgressioni ad alta carica satirica; attorno a loro un Pasolini che dal Dopoguerra iniziava il suo ciclo d’indagini intellettuali, con le sue tensioni letterarie e artistiche, la sua sfida civica e civile, tra pedagogia coraggiosa e tragitti classici, documentazione rigorosa e invenzione da romanzo “sporco”.

 

Tre luci straordinarie che hanno vissuto ad intensità invariata, accomunati da una morte inaspettata e violenta, diversamente tragica come accade agli interpreti speciali di una futura mitologia postmoderna. Pascali (Bari, 1935) è deceduto per un incidente di moto sul Muro Torto a Roma: era il giorno 11 settembre 1968; Pazienza (San Benedetto del Tronto, 1956) è morto d’improvviso nella sua casa a Montepulciano: era il 16 giugno 1988; Pasolini (Bologna, 1922 ) è stato ucciso nella fatidica notte sulla spiaggia dell’Idroscalo di Ostia: era il 2 novembre 1975.

 

02 pasolini ritratto di angelo dus

Destini crudeli che hanno tranciato tre modi potentissimi di metabolizzare il mondo: per Pascali erano gli oggetti poveri ad animare il suo bestiario pop, inventando quel mondo di mezzo tra i generi della scultura classica, giocando da mago del bosco sacro con banali materiali del ferramenta; per Pazienza era la libertà il nodo portante del suo armamentario estetico, una libidine esistenziale che irradiava persone e luoghi, viaggi da fermo e nomadismi italici, albe e tramonti, abiti e abitudini; per Pasolini, infine, era l’umanità il grande battito morale, la pulsazione che attraversava romanzo e cinema, documentario e saggistica, poesia e irriverenza militante.

01 pasolini autoritratto

 

La mostra scivola morbida come il rumore della carta al vento. Ogni opera insinua sguardi laterali e sobillanti, elaborando copie vitaminiche del reale, masticando la cronaca coi colori della musicalità in purezza, regalandoci sguardi corsari sul mondo di ieri che attraversa il nostro presente e disegna bozzetti di futuro. Quei disegni sono la coscienza collettiva di un passato feroce ma necessario, una sinossi che reinventa la vita abitata per alzare il volume salvifico della poesia abitabile.

03 pino pascali donnine02 pino pascali gemello kisler01 pino pascali carabinierePIER PAOLO PASOLINI01 andrea pazienza03 andrea pazienza

 

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO