di paolo vezzoli

UN MARZIANI A ROMA - DA PASOLINI ALLA LOLLO, LE FOTO DI PAOLO DI PAOLO DOCUMENTANO LA NATURA BIFRONTE DEGLI ITALIANI: MODERNITÀ E GENIO, POPULISMI E IGNORANZA - VEZZOLI SI IMMERGE NEL SOCIALISMO CRAXIANO. QUALCUNO ANCORA DICE “MENO MALE CHE CI SIAMO LIBERATI DA QUELLA GENTE”, NON CAPENDO CHE È STATA UNA LIBERAZIONE SBAGLIATA, FRETTOLOSA E INTESTINALE, UNA RIPULITURA IN PICCHIATA SENZA PARACADUTI E SENZA NUOVI ATTORI ALL’ALTEZZA DEL TESTO, PURA DISTRAZIONE DI MASSA

Gianluca Marziani per Dagospia

 

vezzoli fondazione giuliani

Sguardi fotografici attraversano l’Italia del bianconero analogico e del colore su pellicola, evocando brandelli di cronaca più o meno regale, toccando figuri e figuranti del teatro mondano, riportando per immagini le forme “mitologiche” del nostro immaginario. Un diario scompaginato di nostalgie un filo canaglie ma così utili per disabituarci ai sapori edulcorati del presente. Un prontuario per ridestare lo sguardo sul “cosa eravamo” appena qualche giorno fa, quando il benessere era terra comune e l’ottimismo un dado rotolante in discesa.

paolo di paolo il mondo perduto

 

PAOLO DI PAOLO al Maxxi

Complimenti ad Alessandro Michele, imperatore fluido della comunità postgipsy a marchio Gucci, per aver sponsorizzato una mostra di verissimo Made in Italy, quello di un grande fotografo che ha sequenziato l’archeologia mediatica del nostro Paese. Un viaggio a spirale a firma Paolo Di Paolo, sorta di cavatappi visivo che entra nel sughero dell’immaginario postbellico, affondando nel corpo caldo delle coste balneari, della città che sale, del malcontento antagonista, dei divi e divine da cinema, della gente comune dentro una bellezza non comune.

vezzoli fondazione giuliani

 

Di Paolo pubblicava su Il Mondo di Mario Pannunzio, una specie di Internazionale per lettori saggi e già europeisti, carta stampata in filigrana morale che documentava il cambiamento a due teste del Paese: modernità e genio da una parte, populismi e ignoranza dall’altra, sottolineando la natura bifronte degli italiani, quel continuo cortocircuito tra progressismo e conservazione, antagonismo e cattocomunismo, intuito radiante e cultura parrocchiale. Di Paolo agiva sul confine pelvico tra queste anime del Giano italico, cogliendo l’angolo sapiente della normalità, l’armonia del cambiamento urbanistico, lo stridore melodioso del consumismo a pochi metri dall’analfabetismo. Città e provincia, gente di strada e gente di culto, Milano e il suo sogno tra industria e nebbie, la costa adriatica e la costa tirrenica come margini di un’Italia vacanziera e migratoria…

il mondo perduto paolo di paolo

 

Pier Paolo Pasolini, Marcello Mastroianni, Giuseppe Ungaretti, Gina Lollobrigida, Giorgio de Chirico, Charlotte Rampling, Padre Pio, Stefani Sandrelli ma anche vedove di paese, corpi da spiaggia, pane e fantasie, pane e ambizioni, città aperte e città mutanti, miserie e nobiltà, corpi esibiti e corpi del reato… il tenore qualitativo delle foto è alto e somatizza intuito estetico, il bianconero si modula con raffinate variazioni tonali, le inquadrature hanno piani di lettura multipli ed ellissi prospettiche, tutto denota dinamismo da reporter raffinato e anticonformista. Una mostra necessaria per un autore che finalmente si rivela al grande pubblico, orfano sì di una bella rivista su cui pubblicare ma protagonista di un volume che raccoglie il suo magnifico viaggio italiano.

il mondo perduto paolo di paolo

 

FRANCESCO VEZZOLI alla Fondazione Giuliani

Da sempre Francesco Vezzoli osserva il Paese con occhio viscontiano, ricucendo divismi d’epoca e feticci laici, maneggiando alto e basso con abiti da haute couture artistica, abilitando dosaggi di kitsch emolliente nei suoi progetti tra video, scultura e fotografia.

 

L’artista si immerge nel nostro recente passato, più o meno televisivo, più o meno gossipparo, e lo supporta con i suoi integratori visivi, bombardando l’immagine d’origine con proteine feticistiche e steroidi concettuali, ricreando una memoria a specchio che riporta tutto a galla ma con l’aura di un’archeologia tubocatodica.

 

il mondo perduto paolo di paolo

Alla Fondazione Giuliani si parla di Bettino Craxi, Gianni De Michelis, Sandra Milo, Ilona Staller, Giuliano Ferrara, Giulio Andreotti, Massimo Cacciari, Ania Pieroni… anni Ottanta come se piovesse, direbbe qualcuno, un’immersione da palombaro nel cuore caldo del socialismo craxiano e mondano. Le opere di Vezzoli sono selezionate dal patrimonio esistente di scatti storici, qui ingranditi e rimodulati con cornici sovraccariche e qualche make up da social dandy.

 

party politics vezzoli foto di bacco 8

Sono facce vive e vivide che tutti riconosciamo, attori di razza che raccontano un’altra Italia e un’alta politica, quella che sedeva al tavolo regale delle superpotenze, che infondeva rispetto oltreconfine, che sapeva anche divertirsi – fuoriorario ma non fuoritempo - senza patenti da buonismo idiota.

 

party politics vezzoli foto di bacco 9

Qualcuno ancora dice “meno male che ci siamo liberati da quella gente”, non capendo che è stata una liberazione sbagliata, frettolosa e intestinale, una ripulitura in picchiata senza paracaduti e senza nuovi attori all’altezza del testo, pura distrazione di massa che Vezzoli ci racconta in presa indiretta, lasciando che la cronaca diventi archeologia mediatica, moloch del tempo perduto. Una vertigine elettrica per congedarci da nostri errori con diritto di cronaca e dovere di ripensamento. A noi posteri l’ardua sentenza; ai nuovi poteri l’ardua decenza del domani.

Gianluca Marziani

il mondo perduto paolo di paoloil mondo perduto paolo di paolo

      

party politics vezzoli foto di bacco 7party politics vezzoli foto di bacco 6party politics vezzoli foto di bacco 1party politics vezzoli foto di bacco 10party politics vezzoli foto di bacco 12party politics vezzoli foto di bacco 13party politics vezzoli foto di bacco 11party politics vezzoli foto di bacco 14party politics vezzoli foto di bacco 16party politics vezzoli foto di bacco 15party politics vezzoli foto di bacco 3party politics vezzoli foto di bacco 2party politics vezzoli foto di bacco 4party politics vezzoli foto di bacco 5il mondo perduto paolo di paolo

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...