franco borrelli - ritratto di italia 4

POSA D’AUTORE IN FATTORIE - IL FOTORAFO FRANCO BORRELLI HA RACCOLTO IN “RITRATTO DI ITALIA” LE FOTO DEGLI ANIMALI DEL MONDO CONTADINO - IL LIBRO PROMUOVE LA BELLEZZA DELLA CAMPAGNA E DI CHI LA VIVE

Carlo Grande per “la Stampa”

franco borrelli   ritratto di italiafranco borrelli ritratto di italia

 

Per una volta sono loro, i protagonisti, gli animali domestici che l’obiettivo del fotografo Franco Borrelli ha raccolto in «Ritratto di Italia», nome proprio che significa allo stesso tempo la nostra identità perduta ma anche una mucca, zoologicamente una «vacca», cioè la femmina che fa i vitelli: termine che ci ricollega a un ancestrale passato.

 

franco borrelli   ritratto di italia 6franco borrelli ritratto di italia 6

Il libro, pubblicato dalle valsusine Edizioni del Graffio e accompagnato da mostre di immagini e da un docufilm di Riccardo Humbert, parla della civiltà contadina e dei suoi ritmi, delle giornate spese sui campi e negli alpeggi ma soprattutto degli animali che la sostenevano. La voce di Italia, che tesse la trama dei ricordi d’infanzia e della sua vita con gli umani e gli altri animali della fattoria - capre, polli, cavalli, rane, oche, cani - è stata scritta da Barbara Debernardi.

 

franco borrelli   ritratto di italia 5franco borrelli ritratto di italia 5

«Era un pomeriggio ancora tiepido - si legge ad esempio nell’incipit - anche se la stagione della brina era già cominciata da un pezzo. Così, almeno, mia madre racconta. Nell’aria, specie alla sera e al mattino presto, sempre a sentir mia madre, c’era odore del fumo di legna bruciata nei camini e tutto sembrava pronto per l’arrivo del freddo. Quello vero (...). Ricordo ancora (e dire che di tempo, da quella prima volta, ne è passato davvero parecchio!) la mia prima mungitura. Era il mio secondo inverno e con orgoglio guardavo il mio primo vitello (che barbafisiu aveva chiamato Giajòt, per via di quel suo mantello pezzato) crescermi accanto. Quale madre non sarebbe stata fiera di quel musetto vispo, di quegli occhioni scuri e di quel primo abbozzo di corna, che già raccontavano del bel torello che sarebbe diventato?».

 

«Gli scatti di Borrelli - scrive la storica dell’arte Concetta Leto nell’introduzione - rispettano la sua esigenza estetica. I tagli delle sue scene catturano quell’ideale di bellezza inseguita perpetuamente. Sa presentarci quel mondo naturale lontano dalla barbarie industriale, rivalutando la tradizione contadina, cifra di un’autentica esistenza. Ci racconta una Natura estatica e materna in cui le creature, compreso l’uomo, convivono nella piena armonia priva di qualsiasi distinzione gerarchica. Le diversità sono azzerate. Vacche, galline, capre, cavalli, cani o maiali sono pari agli uomini e perciò ritratti nella loro bellezza».

franco borrelli   ritratto di italia 4franco borrelli ritratto di italia 4

 

Fotografie «speciali», dunque: «Le luci sono quelle che si usano in un servizio di moda, un fondale nero - spiega Borrelli -. Il soggetto è lì, indipendente dal suo contesto, indipendente dall’immagine stereotipata che è nella nostra memoria e che ci fa credere di conoscere. Per un attimo vediamo quegli occhi, quella dolce eleganza, la silenziosa bellezza. Luce a tre quarti, sfondo nero. Un ritratto, anzi il ritratto di Italia».

 

franco borrelli   ritratto di italia 3franco borrelli ritratto di italia 3

Borrelli non ci mostra il volto aspro della Natura, ama il pittoresco. «I cieli sono azzurri, le giornate magnifiche, gli alberi sono vitali, gli animali quieti e mansueti», scrive Concetta Leto. «Italia - aggiunge Carlo Petrini in una nota al volume - dalla storia che ci racconta è una fortunata. Vive con serenità la vita in stalla, senza forzature e con spazi adeguati che condivide con i suoi amici, e passa buona parte dell’anno sulle montagne, cibandosi delle erbe spontanee dei pascoli. Spesso non è più così. I sistemi di allevamento si sono piegati alle esigenze degli allevamenti intensivi, perlopiù, poco rispettosi sia dell’animale che dell’ambiente. La maggior parte della carne e dei derivati animali che mangiamo sono prodotti da bestie allevate in situazioni drammatiche (…). Milioni di animali conducono una vita in spazi chiusi, dove tutte le loro funzioni sono immolate alla logica della produzione».

 

franco borrelli   ritratto di italia franco borrelli ritratto di italia

Eppure, anche correndo il rischio di un passatismo estetizzante, «questo libro - conclude Petrini -, che riconosce a Italia e ai suoi compari di stalla e di azienda il giusto ruolo che interpretano nella società e il racconto che lo accompagna per indurci a riflettere sui rischi che corriamo, rappresenta un utile strumento per convincere chi lo sfoglierà a condividere il nostro modello di futuro». E il rispetto per gli animali, per la montagna e per le zone rurali, pur sempre vive e abitate, bisognose di servizi postali e negozi di alimentari, scuole e trasporti. Cose molto concrete.

 

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...