antonio riello artistocrazia

L’ARTIST C’EST CHIC – ORMAI SE NON REALIZZI UN’OPERA NON SEI NESSUNO: DA ROMINA POWER AL FIGLIO DI MADONNA E GUY RITCHIE, FINO A BOB DYLAN, TUTTI GLI “SVIPPATI” VOGLIONO FAR PARTE DELLA “ARISTOCRAZIA” – RIELLO: “CRITICARE QUESTI FENOMENI DEL MONDO DELLO SPETTACOLO È FIN TROPPO FACILE.  CERTAMENTE MENO EVIDENTE È CHE QUESTO MOMENTO POTREBBE ESSERE QUELLO GIUSTO PER PROVARE A SDOGANARE LE SMANIE ARTISTICHE DI ATTORI E POP STAR. NELL'ARTE CONTEMPORANEA SI STA AFFERMANDO UNA TENDENZA CURATORIALE CHE TENDE A DEPROFESSIONALIZZARE IL RUOLO DELL'ARTISTA. E TUTTI POSSONO IMPERSONARLO”

 

 

Antonio Riello per Dagospia

 

ANTONIO RIELLO - ART EXPLORER

ARTISTOCRAZIA. Per ottenere questa specie di status molte persone, già traboccanti di fama e successo, si intestardiscono a dipingere, esporre (e tentare di vendere) i propri quadri.

 

La pittura come hobby non è certo una novità. Un tempo si usava da parte degli addetti ai lavori, non senza  un certa ombra di disprezzo, l'espressione "pittori della domenica". I risultati naturalmente potevano essere più o meno di qualità, ma rimaneva comunque un passatempo abbastanza innocuo.

 

Il dipingere era pensato come una terapia rilassante, una virtuosa distrazione. Tra chi praticava questo svago ci sono stati anche statisti di rilievo. Il più noto e prolifico è stato senz'altro Winston Churchill. Ai nostri giorni Charles Mountbatten-Windsor (noto ai più come Principe di Galles), nel suo piccolo e con regale discrezione, non trascura di trastullarsi con acquerelli e matite.

 

winston churchill pittore

Tale Valentina Matvienko, presidente della Camera Alta del parlamento della Federazione Russa, invece non risparmia ai suoi compatrioti (che notoriamente di problemi ne hanno già tanti) la vista dei suoi imbarazzanti dipinti ad olio.

 

Il caso Hitler, spesso citato, è in realtà completamente diverso: il soggetto si considerava un artista vero e proprio che si era prestato (a suo dire, quasi controvoglia) alla politica. Sebbene la sua personale produzione grafico-pittorica fosse piuttosto scadente una speciale ossessione per le Arti e l'Architettura accompagnò sempre la criminale attività del capo del Nazismo.

valentina matvienko con una sua opera

 

Che piaccia o no, si trattava di qualcosa simile ad "un artista al potere". O meglio, era la storia di uno che (abusivamente) si riteneva tale. Va aggiunto che in effetti il suo invasato narcisismo-istrionico-oratorio richiama talvolta (non nei contenuti per fortuna...) le intemperanze di maniera di certi performer tardo-moderni.

 

Anche in Italia abbiamo avuto politici "di razza" dediti amatorialmente ai pennelli e all' acquaragia.  Amintore Fanfani dipingeva e gli era riconosciuto anche un pizzico di talento. Anche il discusso Ottaviano Del Turco (una delle anime socialiste della CGIL) non trascurava le Belle Arti.

principe carlo pittore

 

 

 

dipinti del principe carlo

La novità è che c'è una trasversale tendenza: in parecchi personaggi, già comunque di successo, si è fatta strada l'idea che essere considerati "artisti professionisti" sia molto chic. L'obbiettivo è agguantare uno status speciale che sembra essere diventato assai di moda. La fama già acquisita nei rispettivi campi (musica, cinema, etc. etc.) non basta più.

 

ANTONIO RIELLO

Ma neanche la tradizionale ricetta/scorciatoia di far parte dell'elitaria schiatta dei collezionisti e sostenitori è ormai sufficiente: l'Arte Contemporanea adesso la devi fare, esporre e vendere. Si tratta di appropriarsi di un'identità artistica a tutto tondo. Si aspira a vedere la propria faccia pubblicata sugli inviti di qualche bel museo.

 

E' noto ai più, ma evidentemente non a questi aspiranti-artisti, che chi campa in pratica di questa professione, in dati momenti, finisce di certo per anelare a mestieri più sicuri, affidabili e "normali". E comunque, almeno, conosce bene a memoria i versi di Lorenzo da Ponte tratti da Le Nozze di Figaro:...."molto onor poco contante".

 

Il mica-tanto-misterioso pittore RHED al secolo altri non è che Rocco Ritchie, figlio di Madonna e Guy Ritchie. Durante la settimana di Frieze 2021 a Londra ha fatto una grande mostra/party dove i suoi olii sono andati (quasi) a ruba a prezzi assurdi.

 

rocco ritchie rhed

Qualche critico d'arte come Mervyn Davies non l'ha nemmeno trattato tanto male. Altri sono stati ferocemente più diretti: "i suoi pastrocchi sono roba adolescenziale" e via così (o peggio). Rimane il fatto che l'ingresso all'inaugurazione era piuttosto esclusivo ed affollato (forse avrà utilizzato l'ufficio stampa della madre....). L'importante, qualcuno ha detto, è che lui si senta finalmente un artista. Chissà se anche il tradizionale viatico bohémienne fatto di incertezza, ristrettezze e delusioni è incluso nel pacchetto?

 

i dipinti di adolf hitler

Bob Dylan (Sì, lui) confeziona opere (dipinti, disegni e sculture in ferro) in continuazione e organizza delle mostre. Chi lo conosce bene sostiene sia da tempo questo un suo primario interesse. Ha realizzato perfino un cancello in ferro battuto per un casinò nel Maryland.

 

Si ispira principalmente al Far West Americano (accidenti! molto originale....) La cosa grave è che l'usualmente esclusivo (forse il colorito termine gergale "cagacazzi" è qui più adatto) Chateau La Coste, in Provenza, espone una sua ingombrante scultura all'aperto e anche dei dipinti (posti, per non sbagliare, vicino a quelli di Matisse e Chagall).

rocco ritchie con madonna

 

Un caso bizzarro è quello dell'attore irlandese Aidan Turner (la star di Poldark e di Hobbit) che ingaggiato per la serie televisiva su Leonardo da Vinci si è talmente immedesimato nella parte da diventare un instancabile (e mancino) pittore. Però astratto, in questo caso. E' solo all'inizio della sua carriera artistica....Vedremo se incontrerà il suo mecenate, quello della svolta.

 

Non deve mancare naturalmente l'arte al femminile. In Italia abbiamo la leggendaria Romina Power che dopo i noti trascorsi canori nazional-popolari si è data alla pittura. Da anni si destreggia con una pittura "etnico-naif" e la espone instancabilmente. Da persona intelligente e sensibile quale è c'è da sperare che dia il giusto rilievo a questa sua attività. Anche la cantante Canadese Joni Mitchell comunque non scherza, si definisce "una pittrice mancata a causa delle circostanze).

 

dipinti di romina power

Ronnie Wood (Sì, Rolling Stones) dipinge pure lui, ma almeno negli anni Sessanta ha frequentato l'Ealing Art College. Si qualifica tranquillamente come pittore da diversi anni. In realtà ha un certo grado di autoironia che lo rende in fondo accettabile. Ha esposto nel 2020 alla Ashridge House Gallery, dove tutto era inevitabilmente in vendita.

 

 Tra le opere un curioso remake del quadro di Eugéne Delacroix, "Giacobbe che combatte contro l'Angelo del Signore" dove Keith Richards and Mike Jagger combattono per il possesso di una chitarra. La Bibbia secondo i Rolling Stones, altro che trasgressione....

Stephen Hough, considerato dal Times "uno dei grandi pianisti di questo tempo" ama dipingere ed esporre. Per fortuna anche lui non si dà troppe arie, parla delle sue composizioni astratte come se fossero delle semplici decorazioni. Quotazioni ragionevolmente contenute.

 

dipinto di ronnie wood

John Taylor, il bassista dei Duran Duran, espone a Ibiza una serie di quadri post pandemici assieme a Nick Rhodes (il tastierista del gruppo). Massiccia e mondanissima inaugurazione. Sempre tutto rigorosamente in vendita. Confessano pubblicamente che l'arte è la loro vera passione. Buone notizie in fondo: tutti quelli che segretamente, da una vita, strimpellano qualche strumento potrebbero avere assicurato, per ragioni di pura simmetria cosmica, un luminoso futuro musicale.

 

ronnie wood con i suoi dipinti

Criticare e/o sbeffeggiare questi fenomeni del mondo dello spettacolo viene naturale ed è ovviamente fin troppo facile.  Certamente meno evidente è che, per un buffo scherzo del destino, questo momento potrebbe essere proprio quello giusto per provare a sdoganare le smanie artistiche di attori e pop star. Siamo, in realtà, di fronte ad un interessante paradosso.

 

autoritratto di amintore fanfani

Nell'Arte Contemporanea (quella vera e seriamente "impegnata") si sta prepotentemente affermando una tendenza curatoriale (vedi ad esempio nella quindicesima edizione di DOCUMENTA appena inaugurata a Kassel) che tende a deprofessionalizzare il ruolo dell'artista. In altre parole si considerano legittimamente attivi nel ruolo artistico soggetti che anche solo estemporaneamente (per ragioni politiche, geografiche, etniche, di razza/genere o anche semplicemente accidentali) hanno contribuito alla creazione di processi o eventi artistici.

 

Tutti possono impersonare il ruolo dell'artista. Le relazioni sociali e umane diventano un ingrediente artistico più rilevante della capacità tecnica (e in generale anche di quella inventiva). Giusto o sbagliato che sia, nell'influente ambito delle teorie artistiche postcoloniali, questo atteggiamento è un elemento concreto e già debitamente affermato. Tra le sue tante possibili (ed imprevedibili) conseguenze nulla va, giustamente, escluso.

i dipinti di adolf hitler dipinti di romina power 4giappone olio su tela realizzato da amintore fanfani nel 1977antonio riello la caricatura di lina merlin by amintore fanfani 1947 alcide de gasperi in un disegno di amintore fanfani 1947 caricatura di saragat by amintore fanfani ronnie wood pittore scultura di bob dylan dipinto di amintore fanfani dipinto di rocco ritchie dipinto di bob dylan 2 dipinto di rocco ritchie dipinto di bob dylan i cancelli di bob dylan dipinti del principe carlo i dipinti di adolf hitler dipinti di romina power 2dipinto di bob dylan 1 dipinto di rocco ritchiedipinto di amintore fanfani bob dylan valentina matvienko rocco ritchie rhed winston churchill pittore 2winston churchill pittore i dipinti di adolf hitler 2madonna davanti a un'opera del figlio rocco ritchie dipinti di romina power romina power pittrice dipinti di romina power 3bob dylan artista

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