scribit

L’INVENZIONE DELL’ANNO? 'SCRIBIT', IL ROBOT ARTISTA (ITALIANO) CHE DIPINGE SUI MURI: "È LO SPOTIFY DELL'ARTE CONTEMPORANEA" – NELLA LISTA DI ‘TIME’ IL DISPOSITIVO DI CARLO RATTI - L'OBIETTIVO È SCARICARE E RIPRODURRE A CASA LE OPERE DEI GRANDI AUTORI: ECCO COME FUNZIONA E QUANTO COSTA…

Riccardo Luna per “la Repubblica”

 

L' invenzione dell' anno è un robot che non fa paura. È un robot artista.

scribit

Lo ha scelto il settimanale Time inserendolo nella lista delle 100 migliori invenzioni del 2019. Scribit, questo il suo nome, non è un progetto, non è un prototipo: è una piccola meraviglia che può già entrare nelle nostre case e nei nostri uffici; costa relativamente poco, meno di 500 euro, e non disturba. Anzi, diverte puntando sull' arte e la creatività. Di fatto è un robot che disegna e cancella.

 

Non un robot come siamo abituati a raffigurarli, antropomorfi; bensì una specie di ruota, mossa da due fili come avviene con le telecamere negli stadi, con dentro quattro pennarelli di colori diversi a scelta. Gli basta una parete verticale liscia di qualunque tipo (una lavagna, una finestra, un muro) e può riprodurre qualunque disegno o scritta a partire dalla sua copia digitale: un selfie, il menu di un ristorante, una lezione a scuola, ma anche un quadro, un' opera d' arte. Basta una connessione Internet e Scribit si mette al lavoro: in pochi minuti è tutto finito.

 

Già vederlo all' opera, come è accaduto ai visitatori della Milano Design Week di aprile, è stato uno spettacolo. Sembrava poter finire lì, un giochino per fare "wow"; e invece no.

scribit

Il progetto è puro made in Italy, perché è stato pensato e realizzato a Torino, come il sito ufficiale sottolinea con orgoglio. Lo firma uno degli italiani più apprezzati del mondo in fatto di innovazione: Carlo Ratti, architetto, ingegnere e visionario, alla guida da anni di un importante laboratorio sul futuro del MIT di Boston.

 

Quando ha visto il suo Scribit all' opera Ratti ha capito che poteva essere molto di più di una installazione, di un oggetto per fare spettacolo alle fiere e agli eventi: e così attorno al robot che scrive e cancella è nata una startup che ha debuttato sulle due più grandi piattaforme di crowdfunding dove chiunque poteva prenotare il suo disegnatore robotico.

scribit

 

Spesso queste campagne non si fanno solo per trovare finanziamenti ma anche per capire se ci sarà un mercato per il prodotto, per trovare i primi clienti. In questo caso sono state un trionfo: su Kickstarter 4.352 persone hanno versato 1,6 milioni di dollari; su Indiegogo più di seimila persone hanno consentito di ottenerne altri 2,4 milioni.

 

Ma Ratti non si ferma qui: dice che Scribit potrebbe diventare «una piattaforma per lo streaming dell' arte contemporanea, come Spotify lo è per la musica». La prospettiva non è affatto campata in aria. E Beatrice Trussardi, che guida la Fondazione di famiglia che nel mondo della creatività ha un posizionamento e una storia di tutto rispetto, l' ha subito sposata.

 

CARLO RATTI MIT

È nato così il progetto Script Originals che punta a produrre entro la fine del 2020 una trentina di opere d' arte originali di artisti, designer e intellettuali; opera che ciascuno potrà scaricarsi online e chiedere a Scribit di riprodurre sulla parete di casa o dell' ufficio (a ottobre Scribit ha superato il muro dei primi 10 mila utenti). I primi quattro sono già online: tra questi c' è un disegno di Olafur Eliasson che porta l' attenzione sul tema della mancanza di energia nei paesi in via di sviluppo; e un tatuaggio di Mira Mariah per celebrare il ruolo delle donne nel mondo.

carlo ratti

 

Ratti naturalmente è entusiasta di questo che gli sembra un ritorno al passato di cui l' umanità aveva bisogno. Dice: «In un mondo in cui il nostro screen time digitale continua a crescere, questo è il tentativo di rimettere al centro uno schermo, un muro, che usa i dati digitali per una esperienza fisica che ricorda quel che provavano gli antichi quando creavano i primi graffiti nelle grotte».

 

L' idea di Scribit, dice Ratti, viene proprio da lì: da un documentario di Werner Herzog ("La grotta dei sogni dimenticati", 2010), che racconta e mostra i meravigliosi disegni di 32 mila anni fa trovati in una grotta della Francia meridionale. «Già trentamila anni fa i nostri antenati usavano i graffiti per personalizzare le proprie pareti domestiche. Scribit ci permette di perpetuare quegli antichi gesti con la robotica e le tecnologie dell' Internet of Things ».

scribit

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)