banksy visual protest 7

SAPETE PERCHÉ BANKSY SI FIRMA COSÌ? – PER FIRMARE I SUOI GRAFFITI, LO STREET ARTIST INIZIALMENTE USAVA LA TAG ROBIN BANX, CHE PROBABILMENTE ERA UNA RIELABORAZIONE DELLA FRASE INGLESE “ROBBING BANKS” (RAPINARE BANCHE). DA LÌ BEN PRESTO PASSA AL NOME BANKSY, CHE DIVENTA LA SUA FIRMA UFFICIALE - GLI STENCIL, LE MASCHERE IN CARTONCINO E LA FAMA MONDIALE: LA MOSTRA “A VISUAL PROTEST” AL CHIOSTRO DEL BRAMANTE – VIDEO

Andrea Concas per “il Messaggero”

 

banksy visual protest 5

Se fino a pochi anni fa la domanda da porsi era chi è Banksy, oggi quella più giusta è: ma chi non conosce Banksy? Nel quartiere poco raccomandabile di Barton Hill, a East Bristol, in Inghilterra, un ragazzino di 16 anni nel 1974 si muove di notte per iniziare a darsi da fare nel mondo della Street Art. Adrenalina al massimo, impara subito a sfuggire ai poliziotti riuscendo a mantenere, ancora oggi, l' assoluto anonimato dietro lo pseudonimo di Banksy.

 

banksy visual protest

Che vuol dire? Per firmare i suoi graffiti, inizialmente utilizza la tag Robin Banx, probabile rielaborazione della frase inglese robbing banks, segno che poi ha abbandonato forse perché suonava come «rapinare banche». Ben presto però passa alla tag Banksy, che diventa in breve tempo la sua firma.

 

BANKSY

Le sue tele sono i muri, i cavalcavia, i sotterranei, ma quello che conta per lui è la velocità di esecuzione, per questo a 18 anni, dopo aver trascorso un' intera notte nascosto sotto un camion, in attesa che la polizia ferroviaria andasse via, trovò la soluzione negli stencil.

 

LA TECNICA

Le maschere in cartoncino con forme ritagliate, preparate in studio e nascoste sotto i giubbotti, si dimostreranno straordinariamente efficienti. Entra in contatto con gli artisti più noti di quel periodo come 3D, alias Robert Del Naja del gruppo musicale Massive Attack, e Inkie, alias Tom Bingle. Il suo stile è già allora inconfondibile e la sua fama cresce, tanto che nel 1998, a Bristol, organizza il trionfale festival Walls on Fire dove, per due giorni la città viene letteralmente invasa da writer per un evento memorabile. La sua vita artistica e la sua fama negli anni cresce in modo esponenziale, insieme alle sfide all' autorità e alle istituzioni come i musei dove organizza alcune incredibili incursioni.

LOUISE MICHEL - LA MOTOVEDETTA CON I DISEGNI DI BANKSY

 

La prima nel 2003 alla Tate Britain di Londra, accuratamente travestito, beffa i vigilanti del museo e appende una sua opera a fianco dei capolavori esposti, facendo filmare il tutto da un suo complice. L' opera rimane esposta per ben tre ore al museo prima che qualcuno se ne accorga, mentre il filmato diventa virale: la sua prima incursione passa alla storia.

il murale di banksy a dover 1

 

Evidentemente mai pago, negli anni Banksy colpisce ancora: British Museum, poi Louvre di Parigi e negli Stati Uniti al MoMa - Museum of Modern Art -, al Metropolitan Museum of Art, al Brooklyn Museum e, infine, nell' American Museum of Natural History. L' attenzione del grande pubblico e dei media è ormai alle stelle, tutti vogliono conoscere l' identità di Banksy ipotizzando, inutilmente, quali saranno le sue nuove incursioni. Il mistero aumenta mentre lui continua ad agire, come nel 2005 in Cisgiordania dove, con il rischio reale di essere sparato, decide di realizzare, in soli 25 minuti, nove graffiti sul muro in cemento di separazione tra Israele e Palestina.

 

L' arte di Banksy diventa una bandiera di protesta. Nel 2006 a Los Angeles, in occasione della sua mostra Barely Legal, decide di esporre un elefante vivo dipinto con vernice ad acqua, recuperando il detto inglese c' è un elefante nella stanza. La sua attenzione è rivolta al tema della povertà nel mondo che riguarda due miliardi di persone mentre un miliardo e 700 non hanno accesso all' acqua.

banksy al chiostro del bramante

 

Nel frattempo non mancano le guerre con altri artisti della street art, come quella con King Robbo, conclusasi nel 2010 con la tragica morte di Robbo che Banksy commemora con un suo graffito. Il mito di Banksy cresce sino ad ottenere una nomination agli Oscar con il docu-film Exit Through The Gift Shop; non vince, ma al botteghino incassa oltre 5 milioni di dollari. Negli anni le quotazioni delle sue opere crescono vertiginosamente, ma Banksy non ci sta, vede il mercato dell' arte come una mercificazione, con i suoi multipli, venduti a poche decine o centinaia di sterline fuori dalle sue mostre oppure online, rivenduti a prezzi centuplicati.

 

le opere di banksy in vendita 21

ACCESSIBILITÀ

Decide che la sua arte deve essere acquisita, da tutti, a prezzi accessibili tanto che lo scorso anno apre il suo store online The Gross Domestic Product, che in poche ore riceve prenotazioni per oltre 200.000 ordini.

 

Il collezionismo di Banksy oggi resta un affare per pochi, gli originali partono da qualche decina di migliaia di sterline per le Limited Editions Prints, fino ad arrivare agli oltre 11 milioni di euro, come avvenuto, nel 2019, per la vendita del dipinto Devolved Parliament da Sotheby' s a Londra.

La corsa all' oro Banksy è irrefrenabile, tanto che arrivano persino a rubare le sue opere realizzate per strada, anche per questo ha fondato la Pest Control, una società che tutela i suoi interessi e protegge dai falsi.

 

banksy a venezia 1

E la guerra non è ancora finita. Le sue apparizioni nel mondo continuano, le ultimissime cavalcano l' attualità dei temi come il graffito della laguna di Venezia o la nave di salvataggio Louise Michel per gli immigrati nel Mediterraneo.

 

Chi sia realmente Banksy nessuno ancora lo sa, ma resta più importante come la sua arte rappresenta la nostra società. Un' occasione importante per conoscere meglio lo street artist sarà la mostra, non ufficiale come sempre, Banksy - A visual protest al Chiostro del Bramante a Roma, dall' 8 settembre 2020 all' 11 aprile 2021. Prendete nota. Merita.

banksybanksy soldiersgross domestic product il negozio di banksy 2BANKSY BLURbanksy a ramallahschermata 2020 09 07 alle 12.52.43banksy a venezia ph lapo simeoni 6banksy a visual protest al chiostro del bramante banksy visual protest 2il murale sull'unione europea di banksy a dover 8banksy a venezia 10natale come se fosse banksyyou are not banksy di nick sternBANKSYil presunto banksy ripreso vicino tel avivkids on gunsBANKSYgeejam hotel in giamaicaBANKSYil presunto banksy allestisce la mostrabanksyomaggio di banksy a basquiat copialino banksy by lughinobanksy bataclan 4banksy bataclan 5banksy a venezia ph lapo simeoni 5le opere di banksy in vendita 6gross domestic product il negozio di banksy 6il murale sull'unione europea di banksy a dover 9il murale di banksy sulla porta del bataclanil murale di banksy sulla porta del bataclan 1il murale scomparso di banksyil murale di banksy a dover 3BANKSY ambasciatore francese christian masset con l'opera di banksy rubata al bataclan esposta a palazzo farneseBANKSYgross domestic product il negozio di banksy 3schermata 2020 09 07 alle 12.52.37banksybanksy a visual protest banksy visual protest 7

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?