pompei 79dc - una storia romana

SOTTO GLI SCAVI, UN TESORO - IL VIAGGIO NEL TEMPO DELLA MOSTRA “POMPEI 79 D.C. UNA STORIA ROMANA”, A LUNGO ANNUNCIATA E RIMANDATA PER IL COVID, DA OGGI VISITABILE FINO AL 9 MAGGIO AL COLOSSEO: UN EVENTO CHE INDAGA LA FASE DI ALLEANZA TRA ROMA E POMPEI, LA FASE DELLA COLONIA FINO AL DECLINO E AL DRAMMA DELLA FURIA DEL VESUVIO – PEZZO FORTE È L’ARTEMIDE DIANA SAETTANTE, IN PRESTITO DA NAPOLI, CHE DA SOLA MERITA TUTTA LA VISITA E…

Laura Larcan per "il Messaggero"

 

pompei 79dc una storia romana 6

Lo sguardo fiero, gli occhi neri ipnotici con quell' iride plasmata in pasta vitrea, e la tensione del busto che sembra mosso da un fremito, le braccia si alzano con energica eleganza e la veste, attraversata dall' aria, s' increspa in mille pieghe. È un virtuosismo di bronzo la statua di Diana Saettante proveniente dal Tempio di Apollo a Pompei, che spicca ora sotto le titaniche volte del Colosseo ad impreziosire la mostra Pompei 79 d.C. Una storia romana, evento a lungo annunciato e rimandato per la quarantena da Covid e da oggi visitabile fino al 9 maggio (organizzazione di Electa).

pompei 79dc una storia romana 4

 

Quanto deve Pompei a Roma?

«L' idea di questa mostra è nata per raccontare quattro secoli di storia fondamentale, dal 308 a.C. anno in cui viene siglato un trattato di alleanza tra Roma e Pompei, fino al 79 d.C. momento dell' eruzione che distrusse la città, ma che allo stesso tempo la consegnò ai posteri ad eterna memoria, cristallizzata in quell' epoca esatta», precisa la direttrice Alfonsina Russo. Una mostra che deve molto del suo percorso alle intuizioni del maestro archeologo Mario Torelli, recentemente scomparso, e che vanta la sinergia con il parco di Pompei e il Museo archeologico nazionale di Napoli (rappresentati ieri da Massimo Osanna e Paolo Giulierini).

pompei 79dc una storia romana 7

 

LA PARABOLA È un viaggio nel tempo, lungo l' ambulacro del Colosseo, che indaga la fase di alleanza tra le due città, la fase della colonia fino al declino e al dramma della furia del Vesuvio. Con due momenti chiave che segnarono la vita della città campana: «L' assedio da parte di Silla nell' 80 a.C. durante le guerre sociali, e il terremoto del 62 d.C.», aggiunge la Russo. Non tutti sanno che l' immagine di Pompei consegnata alla storia dall' eruzione del Vesuvio è quella di una città faticosamente impegnata a risollevarsi da un terribile sisma: era il 5 febbraio di un anno imprecisato (il 62 o il 63 d.C.) sotto il regno di Nerone, e la terra a Pompei tremò. Ci son voluti due anni di lavoro per raccogliere i reperti confluiti nell' allestimento di Maurizio di Puolo.

 

pompei 79dc una storia romana 5

La fase dell' alleanza è raccontata perfettamente dall' Artemide Diana Saettante (in prestito da Napoli) che merita tutta la visita. «Ci piace pensare che fosse un dono proveniente dal bottino di guerra del console Lucio Mummio che nel 146 a.C. conquistò Corinto - dice la Russo - Le fonti ci tramandano che il console romano donò diverse statue ai templi pompeiani e questa è sicuramente una statua di fattura greca».

 

E ancora il raffinato mosaico dei pesci della Casa del Fauno di Pompei, un capolavoro impressionante di virtuosismo, che testimonia la presenza nella città vesuviana di maestranze alessandrine abilissime a comporre quadri con tasselli minuscoli di marmi preziosi e pasta vitrea. Spicca, poi, una sorprendente statuetta di divinità in avorio originaria dell' India, che evoca le rotte internazionali dei commerci che Roma e Pompei intrecciavano con i popoli dell' Asia tra II e I secolo a.C.

 

Piccola ma epica per la sua forza e grazia, proviene da un' abitazione di Pompei, appartenuta forse ad una famiglia di impresari navali benestanti.

pompei 79dc una storia romana 1

Mosaici, statue e corredi funerari a confronto, ma soprattutto affreschi. Con quel rosso pompeiano che esplode sulle pitture parietali che arrivano dal Museo Nazionale di Napoli, messe in rapporto con il grande pannello in stucco e pitture policrome dalla casa di Meleagro.

 

Un' opera che racconta tanto del cosiddetto IV Stile pompeiano, regalando estro e vivacità dei colori che ora si possono ammirare nella Domus Aurea: «Va ricordato che la grande pittura nasce a Roma, e che Pompei ne è il riflesso. Sono le circostanze dello stato di conservazione di Pompei che, a differenza di Roma, ci hanno restituito lo splendore dei colori».

 

pompei 79dc una storia romana 2

LA DOMUS SEGRETA Per capire quanto le famose e leggendarie domus di Pompei devono anche a Roma, basta scoprire la Domus del Gianicolo, una chicca del percorso di visita. Per la prima volta è stata ricostruita con i materiali originali l' architettura di questa Domus scoperta sul colle romano nel 2000. E dove, davvero, sembra che si possa dipingere con il marmo, tanta è la raffinatezza decorativa.

 

«L' aspetto particolare è che al momento della scoperta, i materiali marmorei decorativi preziosissimi erano tutti accatastati in un solo ambiente - racconta Alfonsina Russo - Probabilmente era in corso una ristrutturazione dell' edificio perché gli elementi decorativi erano più antichi, databili al I secolo d.C., rispetto alle strutture murarie che erano pertinenti al II secolo». Capitelli, statue, fregi e rilievi, erano chiusi da anni nei depositi del Museo Nazionale Romano. Ora lo spettacolo.

 

pompei 79dc una storia romana 3

I CALCHI RITROVATI «La ricostruzione dà l' idea del lusso delle case romane imperiali che sono state prese a modello dall' aristocrazia pompeiana.

Pompei d' altronde ha avuto una storia diversa da Roma perché dopo la furia del Vesuvio non ha conosciuto le stratificazioni successive».

 

Ci si trova di fronte ad una grande parete scandita da lesene e capitelli realizzati in tasselli di marmi preziosi provenienti da tutto il Mediterraneo. Si aprono nicchie, e qui brilla la statue di Afrodite insieme ad un sistema di capitelli scolpiti con due delfini in posizione araldica a incorniciare un tridente. Forse era un ninfeo dove l' elemento acquatico era protagonista. Il finale è un coup de théâtre.

pompei 79dc una storia romana 14

 

Con un cortometraggio ispirato all' epistolario di Plinio e Tacito, in cui si ricostruiscono le ultime ore tragiche della città, seguendo la storia di una fanciulla nella disperazione della fuga, e del suo cane legato ad una catena. E quando si riaccendono le luci, compaiono i calchi originali dei corpi. Prestiti da Pompei. Commovente.

pompei 79dc una storia romana 11pompei 79dc una storia romana 10pompei 79dc una storia romana 8pompei 79dc una storia romana 13pompei 79dc una storia romana 12

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...