tullio pericoli samuel beckett

TULLIO, COL BECKETT CHE TI VOGLIO – IL MITICO TULLIO PERICOLI IN MOSTRA A PARIGI CON I SUOI RITRATTI DI SAMUEL BECKETT: NON UN FETICCIO MA UN’ICONA, UN VOLTO UNIVERSALE COME LO ERA MARYLIN PER WARHOL – BONAMI: “FOSSE STATO AMERICANO E NON MARCHIGIANO, LO TERREBBERO IN PALMO DI MANO. INVECE STIAMO ANCORA ASPETTANDO CHE IL MONDO DELL’ARTE INTERNAZIONALE LO RISCONOSCA COME UN GRANDE ARTISTA E NON SOLO COME IL GRANDISSIMO ILLUSTRATORE CHE È SUO MALGRADO”

Francesco Bonami per “Robinson - la Repubblica”

ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 11

 

Aspettando Tullio, Pericoli, non Godot. Nel senso che stiamo ancora aspettando che il mondo dell' arte italiano e internazionale riconosca Pericoli come un grande artista e non solo come il grandissimo illustratore che è suo malgrado. Fosse stato americano, anche dell' Arizona, e non marchigiano, lo terrebbero in palmo di mano all' altezza di un Milton Avery o magari della più contemporanea Elizabeth Peyton.

 

tullio pericoli

Non ci vorrebbe molto. Basterebbe che i pigri e prevenuti critici, curatori e osservatori guardassero i trenta, dei quasi cento fatti, ritratti di Samuel Beckett in mostra ora a Parigi alla Galleria Gallimard ( fino al 30 novembre). Perché Beckett? Al di là della passione personale di Pericoli per lo scrittore, Beckett non è una persona ma un icona, non solo letteraria ma formale e fisica. Il suo è un volto universale, come lo era Marilyn per Warhol, il papa di Velázquez per Bacon, John Lennon per la Peyton, appunto, il Moschettiere per Picasso, la montagna Sainte-Victoire per Cézanne o la ballerina per Degas.

TULLIO PERICOLI - LA MOSTRA DEI RITRATTI DI SAMUEL BECKETT A PARIGI

 

Lo spettatore davanti al Beckett di Pericoli, a volte grafico a volte più pittorico, non deve necessariamente sapere chi fosse o cosa abbia scritto. Cosi come non è necessario sapere dove sia, che nome abbia o quanto alto sia la montagna Sainte-Victoire di Cézanne. La grande arte per colpire al cuore non ha bisogno di informazioni anagrafiche, geografiche o culturali.

 

Francesco Bonami

Il volto di Beckett esprime magicamente e sinteticamente il dubbio e lo scetticismo della modernità. Beckett è l' archetipo, un punto di partenza, del dubbio sull' esistenza umana che tutti noi, chi più chi meno, condividiamo. Pericoli, non lo illustra, come molti continuano a pensare, ma lo racconta come solo un vero artista sa fare. Questi ritratti di Beckett sono tanti piccoli " urli" di Munch immaginati un attimo prima di essere sentiti. Sono lampi prima del tuono.

ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 10

 

Tullio Pericoli non crea una caricatura del suo soggetto anche se in un primo superficiale momento potrebbe sembrare cosi. Quello che ottiene è di far coincidere i lineamenti del volto con la natura intima del personaggio. Beckett nelle mani di Pericoli si trasforma in un simbolo esistenziale cosi come la figura umana si trasformava nelle mani di un artista come El Greco. Si potrebbe benissimo dire che pure El Greco dipingeva caricature così come un altro grande spagnolo, Goya, o magari Daumier.

 

TULLIO PERICOLI

La distorsione del soggetto, però, non è necessariamente caricaturale, ma psicologica. Pericoli appartiene a questa tradizione artistica e la spinge dentro la realtà contemporanea. Il pubblico conosce forse più il Pericoli illustratore che il pittore. Perdendo così l' opportunità di godere del lato più intenso di questo artista. Non c' è di peggio che rimanere vittime di un ruolo che altri ci hanno appiccicato. È la sindrome del Tenente Colombo, il personaggio dal quale il grande attore Peter Falk non è riuscito mai a liberarsi. Potremmo quindi parlare di una sindrome di Pericoli, della quale non è però affetto l' artista. Lo sono gli altri.

 

Di questa malattia il sintomo più evidente o il grande equivoco, tutto italiano, di critici e curatori è quello di considerare Pericoli un artista italiano e non internazionale. Essere internazionali non significa necessariamente essere riconosciuti nel mondo, ma essere capaci di parlare al mondo. Lo scrittore provinciale, non di provincia, descrive la nebbia che circonda la propria casa. Il grande scrittore, di provincia o metropolitano che sia, descrive anche lui la nebbia ma quella che avvolge un mondo. L' artista, quando è internazionale, è capace, anche rimanendo a casa propria, di raccontare qualcosa che parla sia a chi vive ad Ascoli Piceno, per rimanere in zona, che a chi vive a Pechino. Il Beckett di Pericoli parla a me, singolo individuo, e parla all' umanità anonima, vicina o lontana che sia. Provinciale allora è l' occhio di chi guarda non di chi con la propria arte ci offre l' opportunità di vedere.

ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 2tullio pericolitullio pericolitullio pericoliritratto di samuel beckett by tullio pericoli 4ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 3ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 1ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 5ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 6ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 7ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 14ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 15ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 16ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 9ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 8ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 13ritratto di samuel beckett by tullio pericoli 12

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)