tom daley

CAPITAN UNCINETTO - TOM DALEY, L’ATLETA INGLESE CHE SFERRUZZAVA ALLE OLIMPIADI, NON ERA A CACCIA DI ATTENZIONE, MA DI RELAX – NE È CONVINTO HERBERT BENSON, DOCENTE DI MEDICINA AD HARVARD, CHE DECANTA IL POTERE DEL LAVORO A MAGLIA, CAPACE DI ABBASSARE FREQUENTA CARDIACA E PRESSIONE: “PERMETTE DI ASTRARRE IL CERVELLO DALLE PREOCCUPAZIONI” – NON SOLO: SOLLECITA LE CONNESSIONI NEURONALI, RALLENTANDO ALCUNE MALATTIE DEGENERATIVE E…

Carla Massi per “il Messaggero”

 

Tom Daley lavora all'uncinetto 3

Sorprende come la moda lentamente sia diventata una terapia. Una medicina che allontana lo stress, aiuta a concentrarsi e rallenta il declino cognitivo. La tendenza anni Settanta che ha riportato in voga maglioni e gilet fatti a maglia o all'uncinetto ha dato il via. Poi il lockdown, la scoperta da parte degli uomini di quella manualità che apparteneva al loro genere tre o quattro secoli fa e il riuscire ad abbinare il pezzo trendy e il fai da te.

lavorare a maglia 8

 

RELAX Una miscela che è diventata una pratica da poter leggere sotto diverse angolazioni. Quella della moda, appunto, che vuole borse, giacche e gonne con i quadrati ad uncinetto della nonna. Quella della riscoperta di una vecchia attitudine che ti fa creare regalando soddisfazione. E quella, oggi messa sotto la lente da diverse ricerche, che unisce ferri da maglia e uncinetto ad una pratica antistress. Quasi meditativa. I due sono simili sotto diversi aspetti: lavorare a maglia richiede di concentrarsi su un movimento che ripetiamo ancora e ancora, e quindi ci regala un momento di relax.

lavorare a maglia 9

 

Mentre si lavora si riduce la frequenza cardiaca e si abbassa la pressione già subito dopo pochi minuti. Non è un caso che, durante le Olimpiadi abbiamo visto, nella tribuna della piscina l'atleta inglese Tom Daley (medaglia d'oro nei tuffi sincronizzati da 10 metri)con la maglia in mano. Una passione che, oltre a rilassarlo, permette a Daley di fare anche della beneficenza: un maglione arcobaleno da lui realizzato, infatti, ha raccolto su una piattaforma di crowdfunding quasi 6 mila sterline in 14 giorni. Fondi destinati alla lotta contro i tumori al cervello, il male che colpì e uccise il padre di Daley nel 2011.

lavorare a maglia 4

 

LA PRESSIONE Un vezzo per farsi notare il portare l'uncinetto a bordo vasca? «Assolutamente no» risponderebbe Herbert Benson, docente di Medicina ad Harvard. Nel libro The Relaxation Response sostiene che il gesto ripetitivo del lavoro a maglia consente di abbassare il livello di epinefrina e norepinefrina. Sono queste, infatti, le sostanze che il nostro cervello produce quando è sotto stress. Lavorare a maglia o ad uncinetto ascoltando il tintinnio dei ferri come un mantra rilassante, stimola la zona prefrontale della corteccia cerebrale.

Tom Daley lavora all'uncinetto 11

 

«Cioè quella - spiega - abilitata ai pensieri superiori, permettendoci di astrarre il cervello dalle preoccupazioni». Il corpo si rilassa, la mente, concentrata sulla ripetizione dei gesti, allontana i pensieri ansiogeni, il battito cardiaco rallenta, la pressione si regolarizza e lo stress viene pian piano dimenticato.

 

La soddisfazione di veder crescere il lavoro nelle proprie mani e la consapevolezza di creare una cosa bella e utile è un potente motore di autostima. I movimenti coordinati e rapidi del lavorare a maglia avrebbero, inoltre, il potere di stimolare le connessioni neuronali del cervello: mantenendosi intatte più a lungo riescono a prevenire e rallentare alcune malattie degenerative tra cui l'artrite delle mani. Quando lavoriamo a maglia, eseguendo movimenti rapidi e ordinati, stimoliamo le connessioni neuronali del nostro cervello.

 

tom daley 8

Queste, perché stia bene, devono rimanere intatte. Se muoiono, lasciano la porta aperta a importanti malattie come la demenza. Secondo una ricerca dell'università di British Columbia in Canada il lavoro a maglia potrebbe aiutare chi soffre di anoressia e disturbi alimentari. Su un campione di ragazze affette da anoressia nervosa, il 74 per cento avrebbe dichiarato che imparare a lavorare a maglia allontana paure ed insicurezze legate alla malattia.

lavorare a maglia 5

 

L'intreccio tra questa terapia e la moda si è fatto ancora più stretto proprio quest' estate. In cui mini bikini, borse e mini cardigan fatti a mano (anche l'industria ha emulato quei modelli) impazzano. Dalle righe, ai fiori, ai bordi ondulati, ai fiocchi È così, si riesce ad abbandonare per un po' il cellulare e concentrarsi solo sul proprio cappello o golfino.

 

lavorare a maglia 3

NOSTALGIA «Non lasciamo spazio al vuoto, riempiamolo con attività creative» suggerisce Lucio Oldani psichiatra del Policlinico di Milano e grande appassionato di maglia. «E non trascuriamo - aggiunge - il potere terapeutico del creare un manufatto per donarlo». E, per il prossimo autunno la moda ci viene ancora incontro. Suggerendo di trovare conforto nella nostalgia, con soffici borse e gioielli che prendono ispirazione dal design vintage. Uncinetto fatto a mano, pezzi cimelio e finiture ispirate ai giocattoli.

tom daley 6lavorare a maglia 7lavorare a maglia 1lavorare a maglia 6lavorare a maglia 2Tom Daley lavora all'uncinetto 9tom daley 7tom daley 1Tom Daley lavora all'uncinetto 6Tom Daley lavora all'uncinetto 10Tom Daley lavora all'uncinetto 8Tom Daley lavora all'uncinetto 4Tom Daley lavora all'uncinetto 7Tom Daley lavora all'uncinetto 5tom daley 11Tom Daley lavora all'uncinetto 2tom daley 9tom daley e il maritotom daley 12tom daley 10tom daley 13tom daley 14tom daley 2tom daley 3tom daley 5tom daley 4

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…