Estratto dell'articolo di Maria Rita Montebelli per “il Messaggero”
Quel cartellone pubblicitario di una compagnia aerea che invita a fuggire dalla routine e a darsi all'abbronzatura, sottolineando il concetto con l'immagine di una giovane dalla schiena scottata deve esserle sembrato un insulto. Alla ricerca, agli specialisti, ai pazienti.
Per questo la professoressa Ketty Peris, direttore dell'Unità operativa complessa di Dermatologia del Policlinico Gemelli di Roma e da pochi giorni past president della Società italiana di dermatologia ha postato sul suo profilo Facebook la foto di quel cartellone.
«Le scottature solari ricorda l'esperta - aumentano di oltre due volte il rischio di sviluppare tumori della pelle». E di certo, l'invito ad andarsi a bruciare al sole, per sfuggire alla routine non rappresenta un corretto consiglio di salute. […]
L'INFANZIA
Basta dare uno sguardo a Instagram o Facebook per essere travolti da tutto un festival di gambe e spalle rosso-gambero, frutto di sedute intensive al sole, magari nelle ore centrali della giornata e di esposizione no filter. Da intendere senza crema solare e non come foto ritoccata. […]
Di fronte a questa epidemia di metri quadri di pelle scottata, anche il professor Ignazio Stanganelli, presidente dell'Intergruppo Melanoma Italiano direttore della Skin Cancer Unit dell'Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori ha ritenuto opportuno stigmatizzare questi post da inizio estate, in particolare quelli degli influencer, con le bruciature solari. Segni evidenti in viso e sul corpo.
«Questi messaggi errati commenta Stanganelli - vanificano gli sforzi contro il melanoma dei medici, delle società scientifiche, delle associazioni pazienti». Ma soprattutto, espongono le persone al rischio di danni seri, visto che una diagnosi di tumore su tre ricorda l'Organizzazione Mondiale della Sanità riguarda un tumore della pelle e che il principale fattore di rischio è l'esposizione ai raggi ultravioletti, sia quelli del sole che dei lettini abbronzanti. […]
LA QUANTITÀ
Ma come prendere il sole in maniera corretta? Un suggerimento viene dal dottor Sabatino Pallotta, direttore del Dipartimento di Dermatologia dell'Idi Irccs di Roma che consiglia di proteggersi seguendo la regola dei sei cucchiaini.
«Bisogna sempre prediligere l'impiego di creme solari con filtro alto (SFP superiore a 30) spiega Pallotta perché una certa percentuale di radiazioni passa comunque. La quantità giusta di crema da utilizzare è pari a 30-35 grammi di prodotto, che corrispondono grosso modo a 6 cucchiaini, da distribuire su tutto il corpo, senza dimenticare le orecchie e l'incavo delle ginocchia e senza tralasciare nessun componente della famiglia». […]
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