ingratitudine-6

FAI DEL BENE E SCORDATELO: SIAMO CIRCONDATI DA INGRATI – MELANIA RIZZOLI: “LA "SINDROME RANCOROSA DEL BENEFICIATO" INSORGE SPESSO IN CHI HA UN DEFICIT DI SVILUPPO DELLE ESPERIENZE AFFETTIVE. SONO SOPRATTUTTO LE PERSONE NARCISISTICHE, O QUELLE CON UN EGO SPROPORZIONATO AL PROPRIO TALENTO E ALLE PROPRIE CAPACITÀ, CHE FANNO PIÙ FATICA A DIRE "GRAZIE", PERCHÉ LO VIVONO COME UN ATTO DI SOTTOMISSIONE. SI SVILUPPA PER…”

Melania Rizzoli per “Libero quotidiano”

 

gratitudine 2

«Non fare del bene se non sei preparato a sopportare l' ingratitudine» diceva Confucio a proposito di questo sentimento umano negativo, oggi molto diffuso, elaborato nel proprio intimo per fronteggiare le conseguenze psicologiche di un debito di riconoscenza derivante da un beneficio ricevuto.

 

Sempre più persone infatti, sembrano incapaci di provare gratitudine verso chi ha fatto loro del bene o chi ha elargito loro un favore, non riconoscono il valore dell' atto, lo svuotano del contenuto affettivo, di stima o di generosità, e stravolgono le motivazioni che hanno mosso il benefattore verso di loro.

ingratitudine 7

 

L' incapacità di riconoscere il dono accettato può addirittura portare ad assumere un atteggiamento opposto, ovvero invece di ringraziare e di essere grati, si finisce per negare, manifestare ostilità, rancore ed aggressività nei confronti del benefattore, sia nel caso in cui l' aiuto sia stato fornito spontaneamente, sia in quello in cui sia stato espressamente richiesto, e tale fenomeno chiama in gioco sentimenti complessi ed ambivalenti, nel tentativo di eliminare il peso "insopportabile" della riconoscenza.

ingratitudine 8

 

Tale comportamento anomalo sfiora il disturbo mentale, è chiamato "Sindrome rancorosa del beneficiato" ed insorge spesso in chi ha un deficit di sviluppo delle esperienze affettive, basate sulla logica del dono piuttosto che su quella del possesso, cosa che esprime sempre un infantilismo narcisistico, una immaturità combinata ad una svalutazione delle proprie capacità, a un senso di inferiorità o di dipendenza, ad una bassa autostima, che possono far insorgere nel beneficiato un moto di competizione ed arroganza nei confronti del suo benefattore una volta ottenuto il riconoscimento, la promozione, il contatto giusto e così via.

ingratitudine 5

 

Il rancoroso cioè, invece di riconoscere spontaneamente il bene ricevuto, non riesce, fino in fondo, ad accettare di averlo avuto, al punto di arrivare a dimenticarlo, negarlo o sminuirlo, a trasformarlo in un fastidio dal quale liberarsi, ed a considerare chi lo ha aiutato come una persona da allontanare, da evitare, da dimenticare, da tradire se non addirittura da penalizzare e calunniare, in una conflittualità psicologica distorta e senza senso logico.

 

ingratitudine 3

L'INVIDIA L' ingratitudine di chi riceve il favore diventa più comprensibile se si considerano i rapporti di potere in gioco e i sentimenti ambivalenti chiamati in causa, in quanto tale reazione negativa deriva spesso dall' invidia nei confronti di chi dona, che proprio in quanto nelle condizioni di poter dare, gode di una posizione di superiorità, di maggiori risorse e di più elevate competenze, per cui il senso di inferiorità e dipendenza di chi ottiene l' aiuto o il favore viene pertanto ulteriormente rimarcato, scatenando una suggestione superiore ed una risposta inconscia di rivalsa: «Io non gli/le devo niente, il merito è solo mio, anzi è lui/lei che dovrebbe ringraziarmi».

 

ingratitudine 2

Sono soprattutto le persone narcisistiche, o quelle con un ego sproporzionato al proprio talento e alle proprie capacità, quelle che fanno più fatica a dire "grazie", perché vivono il ringraziamento come un atto di sottomissione all' altro, proprio quell' altro che li ha fatti emergere, assumere, lavorare, salvati o strappati da situazioni difficili, per cui iniziano a blaterare, a rimarcare il loro valore che non hanno, ed a convincersi che il dono ricevuto sia soltanto un atto dovuto che meritavano.

 

ingratitudine 1

Il beneficiato infatti, non coglie il valore dell' aiuto, lo svaluta della sua componente di generosità, perché lo interpreta come un debito, come una sconfitta in una competizione, e tale moto d' animo è caratteristico delle persone che sostengono di fare sempre tutto da sole, che il merito è solo loro, del loro impegno e del loro lavoro, e che nella vita non hanno mai avuto bisogno di niente e di nessuno, dimenticando o addirittura tradendo colui/colei che gli ha presentato, per esempio, la persona influente che ha cambiata loro la vita.

gratitudine

 

In realtà più una persona ha attorno persone elevate, più si evidenzia la sua mediocrità, più diventa insicura e se si aggiungono le ridotte capacità e la bassa autostima, più quella persona ha difficoltà a ringraziare, ad essere riconoscente, sviluppando una ridicola ostilità che induce spesso alla rivalsa.

 

Per molto tempo si è pensato che l' ingratitudine fosse solo un sentimento, mentre invece ha una importante componente cognitiva che diventa dissonante e viene rimossa, perché dovrebbe far apprezzare il gesto ricevuto, l' atto in se stesso, ma è noto che l' apprezzamento è una abilità che gli ingrati non hanno sviluppato e non elaboreranno mai.

 

ingratitudine 4

La psichiatria infatti, sostiene che l' ingratitudine si sviluppa nei primi anni di vita, quando i genitori non insegnano ai figli a valorizzare ed apprezzare ciò che gli altri fanno per loro, per cui molto spesso questi bambini manifestano quella che viene chiamata "Sindrome dell' imperatore", una visione egocentrica ed egoistica che li seguirà nell' età adulta, presumendo che gli altri siano tenuti a soddisfare i loro bisogni e desideri, cosa che impedirà loro di provare sia riconoscenza che generosità.

 

ATTEGGIAMENTI La gratitudine e l' ingratitudine non sono due principi assoluti, bensì due atteggiamenti mentali molto diversi, promotori di interessi e obiettivi, a seconda di come ciascuno valuta il principio del dare e del ricevere, che spesso si intrecciano in un rapporto unico di reciprocità che non si può dividere.

 

gratitudine 1

Ma nell' interiorità del beneficato che ha ricevuto, si stabilisce quasi sempre un vincolo di soggezione, un legame psicologico o materiale con chi ha dato, il quale sentimento, se viene covato ed elaborato in modo negativo nella mente, ingigantisce il potere del beneficante, generando nel beneficato la sensazione di limitazione della sua libertà mista ad invida.

 

Eppure l' ingrato, prima di diventare tale, ammira in modo indefesso colui o colei che formula il beneficio, ne esalta le gesta, lo prende ad esempio, ne adula la personalità, per poi, al raggiungimento dell' obiettivo, distruggerne pubblicamente la credibilità con ipocrisie e maldicenze.

KATE RICEVE IN DONO UN ORSACCHIOTTO

 

IL CONSIGLIO Nelle teorie comportamentali tale atteggiamento racchiude in sé non tanto un atto circostanziale fine a se stesso, ma il carattere di una persona, incapace di riconoscere le qualità di chi ha donato, fino a sviluppare una vera sindrome, con un complesso di sintomi che concorrono a caratterizzare un quadro clinico deviato, ovvero a manifestare una vera e propria forma di devianza, derivata da problematiche di ordine psichico difficili da curare.

 

regali di natale indesiderati 4

Attenzione quindi ad essere troppo generosi con chi non lo merita, con le persone poco equilibrate, inquiete, che cambiano spesso umore, che danno sempre la colpa agli altri delle proprie sventure, che parlano spesso male e con rancore dei loro amici o congiunti, perché l' ingratitudine è un processo perverso e svilente della mente per il quale chi ha avuto prima o poi si rivolterà contro il suo benefattore, e non a caso è nato il proverbio: «Amico beneficato, nemico dichiarato».

regali di natale indesideratiregali di natale indesiderati 3regali di natale indesiderati 2regali di natale indesiderati 1

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)