bus studenti

“IL MAGGIOR CONTAGIO ARRIVA DAI RAGAZZI TRA I 15 E I 20 ANNI” - IL FISICO BATTISTON: “IO VACCINEREI PRIMA TRE MILIONI DI LICEALI DEI 26 MILIONI DI OVER 50 COSÌ DA ELIMINARE LA SORGENTE DEI CONTAGI - IL 29 SETTEMBRE AVEVAMO 50 MILA INFETTI ATTIVI POI L'UNICA COSA CHE È SUCCESSA DI DIVERSO È STATA LA RIAPERTURA DELLE SCUOLE - IL PUNTO PROBLEMATICO SONO GLI STUDENTI DELLE SUPERIORI. BISOGNA AGIRE SUI TRASPORTI. È INUTILE FARE IL DISTANZIAMENTO NELLE AULE QUANDO SI VIAGGIA SU BUS PIENI. SE NON STIAMO ATTENTI, LA TERZA ONDATA SARÀ INEVITABILE”

Alessandra Arachi per il “Corriere della Sera”

 

roberto battiston 2

«Se continuiamo ad avere lo stesso comportamento avuto fino ad oggi, i primi di gennaio potremo azzerare l' Rt» Davvero professor Roberto Battiston?

«Si, ma c' è un se importante: dovremo continuare ad avere lo stesso comportamento virtuoso».

 

Stesso comportamento di quando?

«Di quello che abbiamo avuto dal 23 ottobre ad oggi. Sono cinque settimane che l' Rt sta calando di 0,15».

 

Quindi?

«Quindi procedendo di questo passo potremo azzerare l' indice di contagio per i primi di gennaio».

i banchi singoli con le rotelle

 

Lei è un fisico delle particelle, di impronta sperimentale. Aveva predetto il picco dei contagi intorno al 27 novembre.

«Si, ma ho avuto il vantaggio che le condizioni di contorno non sono cambiate fino al picco di novembre».

 

Le condizioni di contorno?

«Le modalità di vita nel nostro Paese».

 

Ha misurato anche cos' altro succederà i primi di gennaio?

«Si, le terapie intensive dovrebbero scendere a 370, oggi sono circa dieci volte di più, 3.750».

 

E il numero dei ricoveri negli ospedali?

PROVE DI DISTANZIAMENTO A SCUOLA IN VISTA DELLA RIAPERTURA

«Gli ospedalizzati dovrebbero scendere poco più di un fattore dieci, ovvero essere 2 mila e 700, oggi sono più di 36 mila».

 

E il numero dei contagi si azzererà?

«Dovremo arrivare ad avere circa 60 mila infetti attivi, anche in questo caso parliamo di circa un fattore dieci in meno di oggi. Le curve scendono tutte alle stessa maniera, con la stessa velocità con cui sono salite».

 

Cosa succederà i primi di gennaio con questi 60 mila infetti attivi?

«A quel punto con l' Rt praticamente azzerato gli infetti attivi sono destinati a guarire o a morire».

 

Quindi a quel punto potremo dire di essere praticamente usciti fuori dall' epidemia?

«Assolutamente no».

 

roberto battiston

Perché no?

«Basta un dato per capire: il 29 settembre avevamo 50 mila infetti attivi».

 

Poi cosa è successo?

«L' unica cosa che è successa di diverso è stata la riapertura delle scuole».

 

Dunque secondo lei non dobbiamo riaprire le scuole?

«No, non dico questo».

 

Cosa allora?

«Intanto dobbiamo capire che metà del paese è legato in qualche modo alle scuole, e quindi agire soprattutto in quel che succede fuori dalle scuole. E poi bisogna dividere il problema».

 

Cioè?

CHE SUCCEDE IN CASO DI CONTAGIO A SCUOLA

«Il punto problematico sono i liceali, gli studenti delle superiori, quelli delle medie non influiscono in maniera significativa nella variazione dell' Rt».

 

Pensa che si dovrebbero tener quindi chiusi gli istituti superiori?

«Penso che da qui al 7 gennaio, quando gli studenti delle superiori dovrebbero tornare sui banchi, ci sono cinque settimane molto preziose durante le quali si possono mettere a punto le precauzioni che fino ad ora sono state ignorate».

 

Quali?

«Il problema più importante per gli studenti delle superiori non è tanto quello che avviene all' interno della scuola, ma quello che succede fuori».

 

Cosa intende?

roberto battiston

«Prima di tutti i trasporti. È inutile fare il distanziamento nelle aule quando si fanno viaggiare i ragazzi su autobus pieni. Se non stiamo attenti a questo la terza ondata sarà inevitabile. Bisogna stare attenti soprattutto in alcune regioni».

 

Cosa vuole dire?

«Per i miei calcoli ho assunto l' Italia come unico elemento, in realtà l' andamento è diversificato a livello regionale».

 

Quali sono le regioni più problematiche?

«Il Friuli Venezia Giulia, la Calabria, la Puglia, persino il Veneto: i loro numeri non danno indicazioni chiare».

 

A metà gennaio dovrebbe arrivare il vaccino?

«Si, e vorrei fare una provocazione da fisico, se posso».

 

scuole coronavirus

Prego.

«Dagli studi che sono stati fatti, e in parte anche da quello che ho appena esposto, viene fuori che il maggior contagio arriva dai ragazzi tra i 15 e i 20 anni. In gergo si dice che sono una "sorgente"».

 

E allora?

«Io tra vaccinare prima tre milioni di liceali o 26 milioni di over 50 vaccinerei prima i liceali così da eliminare la sorgente dei contagi».

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?