“OMICRON? È GRAZIE A TRE DOSI E AGLI ANTICORPALI CHE NON SONO FINITO IN TERAPIA INTENSIVA” - L’INFETTIVOLOGO MASSIMO GALLI RACCONTA IL SUO CORPO A CORPO CON IL VIRUS: “LA TERZA DOSE NON PROTEGGE TOTALMENTE DAL CONTAGIO, MA EVITA L'OSPEDALIZZAZIONE. LA MIA SITUAZIONE È PARTICOLARE PERCHÉ HO PIÙ FATTORI DI RISCHIO. SENZA I VACCINI OMICRON FAREBBE MOLTI PIÙ MORTI, CON BUONA PACE DI QUELLI CHE DICONO CHE IL COVID SI STA "RAFFREDDORIZZANDO”. L'OBBLIGO VACCINALE PER GLI OVER 50? ARRIVA TROPPO TARDI - DE LUCA FA BENE A RINVIARE L'APERTURA DELLE SCUOLE”

-

Condividi questo articolo


Francesco Rigatelli per “la Stampa”

massimo galli massimo galli

 

«La malattia non è stata una passeggiata, anche se i meschini pennivendoli de La Verità mi accusano di aver ricevuto cure domiciliari».

 

Le ha ricevute?

«La tachipirina è la mia cura domiciliare. Sono andato in ospedale e mi hanno fatto una dose di anticorpi monoclonali».

 

Professor Massimo Galli, ex primario di Malattie infettive al Sacco di Milano, partiamo dall'inizio?

«La sera del 3 gennaio mi sono sentito male: cefalea, mal di gola, raffreddore e la notte febbre a 39. Il 4 è stata una giornata infernale e da asmatico ho avuto paura. Misuravo continuamente la saturazione dell'ossigeno, che per fortuna non è mai scesa. Dopo un tampone antigenico positivo il 5 mi sono trascinato in ospedale, dove i miei ex collaboratori hanno insistito per somministrarmi gli anticorpi monoclonali».

massimo galli massimo galli

 

A scopo precauzionale?

«Mi hanno trattato come altri cittadini, anche se ammetto che per me si siano "sbattuti" più del necessario grazie al legame di affetto costruito in anni di lavoro. La ragione degli anticorpali è che a 70 anni ho più di un fattore di rischio, tra cui un'embolia polmonare del 2019. Da notare che mi colpì pochi mesi prima della pandemia e non mi sognai mai di chiedere l'esenzione: sarebbe stato abbandonare il posto di combattimento».

 

Ora come sta?

«Vado avanti a tachipirina sperando di non avere strascichi. Mi sento meglio, ma se mi invitasse a cena fuori direi di no».

 

E se la invitasse Lilli Gruber?

Massimo Galli a Cartabianca Massimo Galli a Cartabianca

«Forse sì, e staserà vado da Veronica Gentili (ieri su Rete 4, per chi legge). Vorrei dare il segnale che Omicron, e lo dico dopo aver fatto sequenziare il mio tampone, non è sempre una passeggiata ed è grazie a tre dosi e agli anticorpali che non sono finito in terapia intensiva».

 

La terza dose non basta?

«Non protegge totalmente dal contagio, ma nella stragrande maggioranza dei casi evita l'ospedalizzazione. La mia situazione è particolare perché ho più fattori di rischio».

 

Quanto dura l'efficacia della terza dose?

massimo galli 4 massimo galli 4

«Non lo so, ma avremo bisogno di vaccini aggiornati perché Omicron e le nuove varianti che si iniziano a presentare, come la Hiu di Marsiglia proveniente dal Camerun, hanno tante mutazioni. Ogni anno ci si vaccinerà contemporaneamente contro più ceppi, come con l'antinfluenzale. Detto questo, l'indicazione attuale è correre a fare le tre dosi, poi si vedrà».

 

Servirà la quarta dose?

«Quando Omicron sarà diventata dominante capiremo se la quarta dose che si sperimenta in Israele, un ulteriore richiamo per anziani e fragili, sarà utile in attesa dei vaccini aggiornati».

 

Omicron sostituirà Delta?

massimo galli 1 massimo galli 1

«Sì, perché è più diffusiva».

 

E meno patogenica?

«Probabile, non provato. La diffusività poi è un pericolo in sé. L'idea che il Covid diventi un raffreddore e tutto va bene è sbagliata. Se ci infettassimo tutti si creerebbe una pressione sulla variante che indurrebbe ulteriori mutazioni e ricominceremmo da capo».

 

L'obbligo per gli over 50 che effetto provoca?

«Come dice Nino Cartabellotta, troppo tardi o troppo poco. I risultati arriveranno a babbo morto».

 

E la sanzione di 100 euro per chi non si vaccina?

«Ridicola, una presa in giro di chi ha fatto il proprio dovere».

 

massimo galli va in silenzio stampa 9 massimo galli va in silenzio stampa 9

Quale sarebbe la sanzione giusta?

«Da medico non mi piace dire come sanzionerei, ma come curerei. Certo se la sanzione venisse confermata mi sentirei preso per i fondelli, anche perché non funzionerebbe».

 

Ha visto che De Luca rinvia l'apertura delle scuole?

«Fa bene, anche Zaia diceva qualcosa di simile. Non per dare un colpo al cerchio e uno alla botte, ma per dire che ci sono politici che ragionano con la loro testa e ci mettono la faccia».

 

Il governo non lo sta facendo?

massimo galli 1 massimo galli 1

«Non voglio dare giudizi politici, dico solo che le scuole non sono un santuario intoccabile immune al virus».

 

Lei cosa farebbe?

«Le terrei chiuse per due settimane facendo recuperare dopo il tempo perso».

 

In generale, le nuove misure bastano a rallentare Omicron?

«Da come sta andando temo di no. Sono segnali ai non vaccinati ma, se si considera la sanzione di 100 euro, più di debolezza che di forza».

 

Cosa bisognerebbe fare?

«Non me la sento di proporre di chiudere tutto, ma la situazione è pesante. Convivere con il virus portato da una variante così diffusiva significa avere misure insufficienti. Bisogna cercare un compromesso difficile tra tenere aperto e contenere il contagio. Certo è che senza vaccini dovremmo fare il lockdown, mentre ora si può provare a tamponare».

 

Fino a quando?

«Tra una settimana si capirà meglio l'effetto delle scuole e dei vari assembramenti».

 

massimo galli scocciato a cartabianca massimo galli scocciato a cartabianca

Ci si aspettava di più dai vaccini?

«Difficile dire quanto la caduta dell'immunità dipenda dalle dosi o dal variare del virus, ma finché non si interromperà la circolazione nel mondo non ne usciremo. Solo nell'ultimo anno sono uscite tre varianti dominanti».

 

I vaccini non durano comunque poco?

«Non si possono fare i conti senza l'oste, che in questo caso è il virus. In mancanza dei vaccini Omicron farebbe molti più morti, con buona pace di quelli che il Covid si sta "raffreddorizzando».

 

MASSIMO GALLI MASSIMO GALLI

La sua battaglia per considerare i guariti protetti senza dosi viene sconfitta dalla contagiosità di Omicron?

«Purtroppo da un mese si notano reinfezioni di guariti, perché gli anticorpi di Delta e Omicron sono diversi, dunque meglio se stavolta si fanno una dose. La scienza non è una via luminosa e lineare in cui tutto risulta subito evidente».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...