andrea crisanti

“SONO PER L’OBBLIGO VACCINALE, NON PER PROLUNGARE LO STATO DI EMERGENZA” - ANDREA CRISANTI: “IL GREEN PASS SERVE A POCO O NULLA, È STATO UTILIZZATO IN MODO SURRETTIZIO PER COSTRINGERE GLI ITALIANI A IMMUNIZZARSI” - IL MICROBIOLOGO HA PARTECIPATO A UN CONVEGNO SU “DIRITTO FONDAMENTALI E PANDEMIA”. C’ERA ANCHE LUCA RICOLFI: “PRIMA DI TOGLIERE AI CITTADINI GLI SPAZI DI LIBERTÀ SI DEVE CERCARE IN OGNI MODO DI COMBATTERE L'EPIDEMIA. INVECE SI È PUNTATO SUI VACCINI E SI È TRASCURATO IL RESTO…”

andrea crisanti a piazzapulita 20 gennaio 2022 2

1 - OMICRON 2, ANDREA CRISANTI: "GREEN PASS INUTILE, BASTA STATO D'EMERGENZA". COSA CI ASPETTA ADESSO

Da www.liberoquotidiano.it

 

Andrea Crisanti, microbiologo in prima linea contro la pandemia è contrario alla certificazione verde: "Il green pass non è servito a fermare il contagio, ma è stato uno strumento surrettizio per spingere gli italiani a vaccinarsi", dice al convegno "Diritti fondamentali e pandemia" all'Università Eur di Roma, introdotto dal rettore, padre Pedro Barrajon.

 

Il tema è quello delle libertà che secondo i no vax e i no green passi sarebbero state violate. I giuristi che intervengono su zoom, riporta il Giornale, approvano l'obbligo vaccinale ma mettono sotto accusa lo stato di emergenza.

IDA NICOTRA

 

"Abbiamo una cornice legislativa inadeguata davanti a una crisi che si sta cronicizzando - spiega Ida Nicotra, ordinario di diritto costituzionale a Catania -. Dovrebbe essere arrivato il momento di fare un passo in avanti per darci norme in grado di fronteggiare questa situazione".

 

"I vaccini sono stati e sono molto importanti", sottolinea Crisanti, "e probabilmente hanno evitato una strage di proporzioni ancora più devastanti, ma l'errore è stato quello di dimenticare tutto il resto. E il green pass, che serve a poco o nulla, è stato utilizzato in modo surrettizio per costringere gli italiani a immunizzarsi. Io sono per l'obbligo vaccinale, non per prolungare lo stato di emergenza".

Luca Ricolfi

 

2 - CRISANTI E RICOLFI: «SUPERARE LE NORME DI EMERGENZA»

Da “il Giornale”

 

Lo stato d'emergenza? « Si poteva pure andare avanti su quella strada, ma dopo averle provate tutte per fermare il contagio. E invece siamo indietro, molto indietro, per esempio sulla ventilazione meccanica controllata che promette risultati molto interessanti negli ambienti chiusi, a cominciare dalle scuole».

 

Non fa sconti Luca Ricolfi, sociologo e polemista, nel corso di un convegno promosso dall'Eur, l'Università europea di Roma.

 

green pass per i viaggi 2

E Andrea Crisanti, microbiologo in prima linea contro l'epidemia, si allinea: «Il green pass non è servito a fermare il contagio, ma è stato uno strumento surrettizio per spingere gli italiani a vaccinarsi».

 

Critiche e bordate, al centro un tema incandescente: «Diritti fondamentali e pandemia», introdotto dal rettore, padre Pedro Barrajon. Le nostre libertà sono state limitate, anzi calpestate come sostengono i no vax perennemente in corteo, e non solo loro? I giuristi che intervengono su zoom assolvono l'obbligo vaccinale, ma mettono sotto accusa lo stato di emergenza.

andrea crisanti a piazzapulita 20 gennaio 2022 3

 

«Abbiamo una cornice legislativa inadeguata davanti a una crisi che si sta cronicizzando - spiega Ida Nicotra, ordinario di diritto costituzionale a Catania -. Dovrebbe essere arrivato il momento di fare un passo in avanti per darci norme in grado di fronteggiare questa situazione».

 

Sulla stessa linea Loredana Giani, professore di diritto amministrativo all'Eur: «Dobbiamo passare da una cultura dell'emergenza a una cultura del rischio. La strumentazione che abbiamo non è all'altezza della sfida». I giuristi storcono il naso. Ricolfi e Crisanti vanno anche oltre, attaccando le politiche dei governi che hanno affrontato il Covid.

GREEN PASS

 

Attacca Ricolfi: «Io capisco che si comprimano le libertà fondamentali, ma prima di togliere ai cittadini gli spazi di libertà si deve cercare in ogni modo di combattere l'epidemia. Invece si è puntato sui vaccini e si è trascurato il resto».

 

Dagli investimenti sui reparti di terapia intensiva alla riorganizzazione della sanità sul territorio. Ma già con interventi robusti e però sostenibili sul fronte dell'aerazione degli ambienti chiusi, questa storia forse avrebbe avuto un andamento diverso e meno drammatico.

 

andrea crisanti piazzapulita 3

«La regione Marche - spiega Ricolfi - è partita un anno fa con un bando di gara per realizzare gli impianti di ventilazione meccanica controllata nelle scuole della Regione e ora si vedono i frutti. Anche la mortalità è calata. E io direi che i numeri sono molto interessanti. Ho anche fatto un calcolo - aggiunge Ricolfi - con 1,5 miliardi si potrebbero adeguare le scuole di tutta Italia«.

 

Un miliardo e mezzo: briciole nel mare magnum delle spese della pubblica amministrazione, anche davanti al Covid. «I vaccini sono stati e sono molto importanti - conferma Crisanti - e probabilmente hanno evitato una strage di proporzioni ancora più devastanti, ma l'errore è stato quello di dimenticare tutto il resto. E il green pass, che serve a poco o nulla, è stato utilizzato in modo surrettizio per costringere gli italiani a immunizzarsi. Io - conclude lo scienziato - sono per l'obbligo vaccinale, non per prolungare lo stato di emergenza».

ventilazione dei locali contro il covid 5

 

Il tempo di questa situazione anomala deve finire in un modo o nell'altro. Oppure dev' essere ricalibrato con strumenti nuovi, capaci di tenere a bada la pandemia senza schiacciare i cittadini. Un esercizio difficile, in bilico fra mille esigenze.

 

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

Con lo Stato, come ricorda virando sul personale il professor Filippo Vari, costituzionalista, che arranca sulla solita prima linea delle difficoltà quotidiane: «Il punto dolente non sono le norme, ma tutto il resto. Con altri genitori abbiamo cercato di regalare alla scuola un purificatore dell'aria, ma con tutte le strettoie burocratiche è quasi impossibile». E però, mentre all'orizzonte si affaccia Omicron2, è quella la strada da percorrere: «Ed è grave - conclude Ricolfi - che nel Comitato tecnico scientifico non ci sia nemmeno un ingegnere».

andrea crisanti a piazzapulita 20 gennaio 2022 5

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTRA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...