anthony fauci

“LE VACCINAZIONI CONTRO IL COVID POTREBBERO COMINCIARE TRA IL 12 E IL 15 DICEMBRE NEGLI USA MA ANCHE IN ITALIA” - IL VIROLOGO ANTHONY FAUCI: “MODERNA E PFIZER HANNO FIRMATO CONTRATTI ANCHE CON LA UE. LA DECISIONE FINALE SPETTA ALLE AZIENDE E LE AUTORITÀ LOCALI, MA LA MIA IMPRESSIONE È CHE SIANO PRONTE - NON SAPPIAMO ANCORA QUANTO DURI L’IMMUNIZZAZIONE, QUESTO DATO RICHIEDERÀ TEMPO PER ESSERE PROVATO. È DECISIVO PERÒ CHE SI VACCINI LA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE, ALMENO IL 70%”

Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

anthony fauci

Tony Fauci invita insieme alla speranza e alla prudenza: «La cavalleria sta arrivando. Le vaccinazioni contro il Covid - annuncia il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases - potrebbero cominciare tra il 12 e il 15 dicembre negli Usa ma anche in Italia. Questo però dovrebbe spingerci ad adottare subito con maggior serietà le misure per frenare i contagi. Quanto state facendo in Italia è giusto, ma forse bisognerà tenere chiusi bar e ristoranti, e passare il Natale a casa solo con i familiari stretti».

 

AstraZeneca ha pubblicato dati positivi sul suo vaccino, e il 10 dicembre la Fda discuterà l'autorizzazione all'uso di emergenza di quello della Pfizer. Quando saranno disponibili?

«C'è ancora un po' di confusione sui dosaggi di AstraZeneca, quindi è prematuro giudicare. Pfizer invece ha chiesto l'autorizzazione d'emergenza e presto lo farà pure Moderna. Ci aspettiamo, anche se non è garantito, che a metà dicembre avremo le prime dosi disponibili, tra il 12 o il 15. Di sicuro negli Usa la distribuzione inizierà prima di fine anno».

STABILIMENTO PFIZER DI PUURS

 

Lo stesso è possibile in Europa e Italia?

«Penso di sì, perché Moderna e Pfizer hanno firmato contratti anche con la Ue. La decisione finale spetta alle aziende e le autorità locali, ma la mia impressione è che siano pronte».

 

I vaccini russi e cinesi sono affidabili?

«Ho sentito affermazioni di una efficacia significativa. È possibile, ma per provarlo servono dati che io non ho visto».

 

Chi riceverà le prime dosi, e con quale logistica?

anthony fauci

«Non conosciamo ancora la lista delle priorità, perché i Cdc la pubblicheranno quando l' Fda darà l' autorizzazione».

 

Che durata avrà l' immunizzazione?

«Non lo sappiamo ancora, questo dato richiederà tempo per essere provato. Sappiamo però che i vaccini di Moderna e Pfizer sono molto efficaci, al 95%, e prevengono le forme più gravi di Covid».

 

Secondo la Gallup solo il 58% degli americani è disposto ad immunizzarsi. Cosa dice agli scettici?

«Bisogna parlare con la comunità, spiegando che il processo per sviluppare il vaccino, e determinarne sicurezza ed efficacia, è stato indipendente da qualsiasi manipolazione politica. Il Data and Safety Monitoring Board esamina le informazioni in maniera autonoma dall' amministrazione e dalle aziende, e decide se sono abbastanza buone da sottoporle all' Fda. Poi scienziati di carriera le valutano con un Advisory Committe, e alla fine del processo tutti i dati vengono pubblicati. Anche se ci sono stati segnali contraddittori da Washington, va chiarito negli Usa come in Italia che il processo per determinare efficacia e sicurezza dei vaccini è indipendente e trasparente».

quartier generale pfizer a new york

 

Quando raggiungeremo l'immunità e il ritorno alla normalità?

«Quando avremo vaccinato la maggioranza della popolazione che vuole farlo, verso la fine del secondo trimestre del 2021, cioè tra la primavera e l'estate. In autunno non saremo ancora alla normalità completa, ma quasi. È decisivo però che si vaccini la maggioranza della popolazione, perché altrimenti l' epidemia continua a l' operazione fallisce».

 

Di che percentuale parliamo?

«Non lo sappiamo con certezza, ma intorno al 70%».

 

La vaccinazione deve essere obbligatoria?

«Negli Usa non lo abbiamo mai fatto, a parte categorie specifiche, però è necessario convincere la maggioranza. Prendiamo il vaccino per noi, le nostre famiglie, e la società».

anthony fauci

 

Nel frattempo si continua a morire. Cosa dobbiamo fare?

«L' aiuto sta arrivando, ma i prossimi mesi fino a febbraio saranno terribilmente dolorosi. Bisogna applicare con serietà 5 semplici misure: indossare le mascherine, distanziamento fisico, evitare assembramenti di più di 10 persone, stare il più possibile all' aperto, lavarsi le mani. Ciò andrà fatto fino a quando il vaccino arriverà a tutti, ma in una certa misura anche dopo».

 

L' Italia è in difficoltà, non è più un modello di resilienza?

«Purtroppo l' impennata dei contagi è stata abbastanza uniforme in molti Paesi».

 

Come giudica le misure che stiamo adottando?

vaccino

«Non è necessario chiudere il Paese completamente, e bisognerebbe tenere aperte le scuole, garantendo la sicurezza dei bambini per quanto possibile. Lasciare aperti bar, ristoranti e palestre è una grande fonte di infezione. Capisco che è difficile per l' economia, ma dovreste lasciarli chiusi o limitare molto la capienza».

 

Come sarà il Natale?

«Se l' impennata di infezioni, ricoveri e decessi continua, bisogna vietare i viaggi e limitare le cene ai familiari stretti. Se la situazione migliora, si possono modificare le misure».

 

Il presidente Trump l' ha criticata e ora ostruisce la transizione. Quanto è dannoso?

«È necessario avere una transizione liscia. Spero di poter entrare in contatto quanto prima con lo staff di Biden».

 

UN GIOVANE ANTHONY FAUCI

È disposto a lavorare con lui e cosa gli consiglierebbe?

«Ho servito sei amministrazioni per 36 anni, e ho intenzione di farlo con la settima. Discuterò i dettagli, ma è chiaro che c' è stata una risposta molto difforme fra i vari stati».

 

C' è allarme per il "nazionalismo dei vaccini". Ritiene che gli Usa debbano unirsi all' iniziativa presa dall' Oms?

«Noi siamo sempre stati i leader nella risposta globale alle epidemie, basti guardare al programma Pepfar per l' Aids lanciato dal presidente Bush. Gli Usa sono storicamente coinvolti nella salute globale, e credo che ciò continuerà col cambio di amministrazione».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…