urologo prostata controllo andrologo

MINZIONE D’ONORE – TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE PER SCOPRIRE SE RISCHIATE DI AVERE UN CANCRO ALLA PROSTATA – I SINTOMI DA NON IGNORARE: DIFFICOLTÀ A FARE PIPÌ E URGENZA DI SVUOTARE LA VESCICA – NON FATEVI SPAVENTARE DALL’ESPLORAZIONE RETTALE: QUEL DITO PUÒ SALVARVI LA VITA…

Vera Martinella per www.corriere.it

 

Non ignorate questi sintomi

visita dall'urologo

«Pur non esistendo sintomi caratteristici del carcinoma della prostata all’esordio, non bisogna ignorare la comparsa di vari problemi urinari - spiega Alberto Lapini, presidente della Società Italiana di Urologia Oncologica (SIUrO) e responsabile della Prostate Cancer Unit all'ospedale Careggi di Firenze -, quali: difficoltà a iniziare la minzione, flusso urinario debole, necessità di “spingere” durante la minzione, incompleto svuotamento della vescica, elevata frequenza delle minzioni, urgenza di svuotare la vescica e presenza di minzioni notturne.

 

uomini e prostata 4

Sono sintomi che si accompagnano all’ipertrofia prostatica benigna, molto comune nei maschi dopo i 50 anni e che quindi non devono allarmare, ma che non devono essere sottovalutati e ignorati. Basta parlarne con il medico di famiglia che valuterà se è necessaria la visita con lo specialista urologo facendola precedere da eventuali esami. Questa semplice attenzione potrà essere la prevenzione migliore del carcinoma prostatico consentendo una diagnosi precoce e tempestiva».

uomini e prostata 3

 

La visita: chi è più a rischio

«L’iter diagnostico dovrebbe cominciare dal medico di medicina generale, che effettua una visita e raccoglie informazioni sulla storia familiare e sulle condizioni generali - dice Giario Conti, primario di Urologia all’Ospedale S. Anna di Como e past president della SIUrO -. Dopo la visita, se lo ritiene opportuno, può suggerire di consultare l’urologo per una più approfondita valutazione ed eventuale esecuzione di ulteriori esami.

test sulla prostata

 

È sempre bene parlare con il medico di famiglia o con l’urologo che possono valutare meglio cosa è bene fare, specie in chi è più a rischio di cancro alla prostata: ovvero gli uomini che parenti di primo grado (padre e fratelli) con la malattia (soprattutto se manifestata in età inferiore ai 55 anni), oppure quelli che hanno familiari con un tumore ereditario della mammella e/o dell'ovaio (per via dei geni BRCA)».

risonanza magnetica

 

Il test del Psa

Il test del PSA è di semplice esecuzione perché avviene tramite un normale prelievo di sangue (che misura l’antigene prostatico specifico). «È consigliato dai 50 anni, ma gli uomini che hanno familiarità dovrebbero iniziare tra i 40 e i 45 anni - prosegue Lapini -. Ad un paziente con sintomi prostatici l’urologo può proporre di eseguire il Psa spiegando cosa è quali sono i vantaggi e i limiti della metodica e cosa potrebbe essere necessario effettuare qualora questo esame risultasse non nei limiti di normalità.

 

uomini e prostata 2

Quello che però non bisogna mai dimenticare è che valori elevati di Psa non significano obbligatoriamente tumore indicano piuttosto che qualcosa non va a livello prostatico -: può trattarsi infatti di un’infiammazione (prostatite) o di aumento del volume della ghiandola (ipertrofia), ma possono essere chiamati in causa anche fattori fisiologici come un rapporto sessuale precedente al prelievo. Esistono a tal proposito delle regole da rispettare per un prelevo corretto che il medico spiegherà nel dettaglio. In caso di ripetizione dell’esame è corretto eseguirlo nello stesso laboratorio per le differenze che possono esistere tra laboratori e che porterebbero ad allarmismi ingiustificati».

test psa per la prostata

 

PCA3, PHI e gli altri test se il Psa è alterato

Il test del Psa, pur essendo un buon indizio (e non una prova) di tumore, non è però in grado di distinguere tra tumori aggressivi e quelli definiti indolenti: per questo è importante che gli uomini siano informati correttamente sui possibili pro e contro. «L’utilizzo del Psa può causare un eccesso di diagnosi (perché un valore alterato induce alla prescrizione della biopsia, l’unico esame al momento in grado di diagnosticare il tumore della prostata) e di conseguenti terapie inappropriate - chiarisce Benedetto Galosi, direttore della Clinica Urologica all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona -.

diagnosi cancro alla prostata

 

Per cercare di individuare coloro che realmente dovrebbero fare la biopsia sono stati e ancora vengono proposti dei test aggiuntivi come la valutazione del rapporto Psa libero/totale, la Psa density e/o velocity, il proPSA e l’indice PHI (il cosiddetto indice di salute prostatica che si effettua con un prelievo di sangue) o marcatori come PCA3 (un esame che si esegue sulle urine), che in realtà non si sono dimostrati efficaci per selezionare i candidati alla biopsia».

 

Esplorazione rettale

test del psa

È l’esame che suscita da sempre le «antipatie» degli uomini e reazioni di pudore, perché l’urologo, dopo aver indossato un guanto lubrificato, inserisce un dito attraverso l’ano per palpare la prostata, valutandone le dimensioni e la consistenza, e riscontrare l’eventuale presenza di noduli sospetti. «Può essere fastidioso, ma in generale non è doloroso - chiarisce Luigi Da Pozzo, direttore dell’Urologia all’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo -.

prostata

 

Se il valore del PSA e l’esplorazione rettale danno luogo a un sospetto di neoplasia prostatica, si consiglia di effettuare una biopsia della prostata. È in grande evoluzione, però, l’uso della risonanza magnetica multiparametrica che diverrà a breve l’esame elettivo da affiancare al Psa perché è in grado di descrivere gli aspetti anatomici e funzionali delle patologie prostatiche».

 

Risonanza magnetica multiparametrica

ipertrofia prostatica

«È una particolare tipologia di risonanza magnetica - dice Galosi -, che sta modificando lo standard diagnostico del carcinoma prostatico. Prevede l’acquisizione di parametri multipli: evidenzia la morfologia della ghiandola prostatica e delle strutture circostanti e al contempo rileva aree con caratteristiche particolari, diverse nel tessuto sano e in quello tumorale, consentendo di identificare uno score denominato PIRADS che va da 1 a 5: le forme con PIRADS 3-5 meritano di essere biopsiate, quelle 1 e 2 invece no.

 

ospedale

Proprio la European Assocition of Urology ha indicato nelle più recenti linee guida appena emesse che andrebbe eseguita come esame di primo livello per accertare la presenza di un tumore. In pratica, dopo la visita con esplorazione rettale e in presenza di un Psa sospetto, bisognerebbe eseguire una risonanza multiparametrica prima di fare una biopsia, che è più invasiva e complicata.

 

PROSTATA 3

Ci sono però due problemi da tenere in considerazione: primo, per lo studio multiparametrico della prostata sono necessarie una tecnologia particolare e un radiologo esperto nell’interpretazione di queste immagini; secondo, onde evitare che si creino liste d’attesa molto lunghe (visto che la riduzione del numero di biopsie porterà inevitabilmente a un aumento delle richieste di risonanza), occorrerà una pianificazione nazionale per garantire l’accesso al test su tutto il territorio».

 

Biopsia

PROSTATA

Si esegue normalmente durante l’ecografia in anestesia locale. «La biopsia può essere fastidiosa e causare un sanguinamento che, nella maggior parte dei casi, è leggero e si manifesta con tracce di sangue nelle urine e nello sperma nei giorni successivi - dice Da Pozzo -. Per questo si somministrano antibiotici per prevenire eventuali infezioni. In pratica con la biopsia si prelevano alcuni campioni di cellule dalla prostata che sono poi inviati al laboratorio di anatomia patologica per l’esame istologico al microscopio.

TUMORE ALLA PROSTATA

 

Ma per come è fatta la ghiandola prostatica e per il tipo di tumore, la biopsia potrebbe dare un esito negativo anche quando in realtà il tumore è presente. È per questo motivo che a volte si chiede di ripeterla a distanza di mesi e che si continuano a cercare nuovi e più accurati sistemi diagnostici. L’avvento della risonanza magnetica multiparametrica sta modificando anche il modo di eseguire la biopsia in quanto, identificando delle zone sospette, consente di orientare le biopsie su queste aree riducendo il numero di prelievi e garantendo livelli elevati di accuratezza (biopsia Fusion)».

DIAGNOSTICA DEL TUMORE ALLA PROSTATAesame alla prostataUROLOGO PROSTATA CONTROLLO ANDROLOGOesami alla prostata 8esami alla prostata 2esami alla prostata 3esami alla prostata 4esami alla prostata 5SESSO PROSTATAesami alla prostata 6PROSTATA

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...