domenico arcuri anticorpi monoclonali

MONOCLONALI, PLURIPASTICCI – DOPO AVER INVESTITO 81 MILIONI PER IL VACCINO “ITALIANO” DI REITHERA, L’AIFA HA AFFIDATO ALL’INVITALIA DEL COMMISSARIO ARCURI DAI TROPPI INCARICHI UN FONDO DA 4-500 MILIONI DI EURO PER ACQUISTARE GLI ANTICORPI MONOCLONALI. CHE VENGONO GIÀ PRODOTTI IN ITALIA DALLA MULTINAZIZONALE ELI LILLY A LATINA (MA VENGONO ESPORTATI NEGLI USA)

Camilla Conti per “La Verità”

 

domenico arcuri

Il Commissario Domenico Arcuri - con il placet di Pd e grillini e attraverso il braccio operativo di Invitalia - sta lavorando da tempo per gettare le basi di un polo farmaceutico pubblico-privato con accesso privilegiato ai finanziamenti pubblici.

 

E ieri al puzzle, che ha cominciato a comporsi attorno all'investimento in Reithera, si è aggiunto un nuovo tassello: la produzione di anticorpi monoclonali. Nella riunione di mercoledì scorso l'Agenzia italiana del farmaco non solo ne ha approvato l'utilizzo contro il Covid, ma ha anche affidato alla gestione di Arcuri un fondo da 400 a 500 milioni di euro per acquistare i monoclonali prima che siano opzionati tutti dagli altri Paesi. E senza dover aspettare l'autorizzazione dell'Ema.

 

eli lilly italia 2

Lo ha annunciato ieri in un'intervista al Fatto.it, il presidente dell'Aifa Giorgio Palù: «In cda abbiamo deciso all'unanimità di procedere con una legge di emergenza, quindi mettendo tutto in mano al ministro (della Salute, Roberto Speranza, ndr) che può decretare rapidamente basandosi su un fondo tra i 400 e i 500 milioni posti dalla struttura commissariale», ha spiegato Palù.

GLI ANTICORPI MONOCLONALI

 

L'Aifa adesso dovrà definire i metodi di impiego dei monoclonali prodotti per ora dalle americane Regeneron ed Eli Lilly, nell'ambito di una prima sperimentazione nel nostro Paese (da notare che una parte importante della produzione dei monoclonali di Ely Lilly, formulazione e infialamento, avviene anche nel sito della BSP Pharmaceuticals di Latina, che produce oltre 100.000 dosi al mese).

 

DOMENICO ARCURI

«Si può fare subito la contrattazione per partire coi pazienti ad alto rischio, ultrasessantenni e fragili, sia domiciliarmente che nelle strutture ambulatoriali. Ora la palla passa al ministero», ha aggiunto il presidente dell'Agenzia. Il meccanismo con cui è stato approvato in cda non è la legge 648/1996 che grava sul fondo nazionale ma appunto la creazione di un fondo straordinario, come per i vaccini, che fa leva sul decreto legislativo 219 del 2006 che recepisce una direttiva europea del 2001 sfruttata già nel 2016 per l'emergenza Ebola (la stessa normativa è utilizzata da Germania e Ungheria per l'uso emergenziale degli anticorpi).

 

ELI LILLY LATINA

A gestire le risorse sarà dunque, come sempre, Arcuri. Che con Invitalia è entrato nel capitale di Reithera (ma il vaccino italiano è ancora alla programmazione dello studio di fase due) e punta a diventare anche azionista della società Toscana Life Sciences. «Mi ha detto che pensa di chiudere l'operazione entro 15 giorni», ha detto in un'intervista lo scorso 31 gennaio l'assessore regionale alla Sanità, Simone Bezzini (Pd).

 

EUGENIO GIANI

Tanto che ieri anche il governatore della Toscana, Eugenio Giani ha assicurato che da maggio saranno disponibili gli anticorpi monoclonali «che arrivano da Siena, prodotti poi da Menarini a Pomezia». Il presidente di Tls, Fabrizio Landi, spera di firmare nei prossimi giorni l'accordo da 41 milioni con la Invitalia di Arcuri: 15 milioni per il 30% del capitale di Tls Sviluppo, 26 milioni per la fase 2 degli anticorpi più 500.000 euro stanziati dalla Regione.

 

domenico arcuri by osho

Sono i fondi per il contratto di ricerca e sviluppo per supportare l'attività industriale per la produzione di anticorpi e per riaprire il cosiddetto «lotto 23», il polo produttivo dove saranno fatti vaccini e anticorpi "pilota", sviluppati da imprese e start up. Una volta siglato l'accordo, ci vorrà almeno un anno per avere le autorizzazioni necessarie a riattivare gli impianti e a ricominciare a produrre.

 

eli lilly italia

Sempre ieri, intanto, l'Aifa ha pubblicato il primo rapporto sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19. I dati si riferiscono alle segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate tra il 27 dicembre e il 26 gennaio per i vaccini in uso nella campagna in corso, e riguardano soprattutto la prima dose del vaccino Pfizer Comirnaty (99%), che è stato il più utilizzato, e solo in minor misura Moderna (1%).

 

Secondo il rapporto, «le sospette reazioni avverse sono in linea con le informazioni già presenti nel riassunto delle caratteristiche del prodotto dei vaccini e le analisi condotte sui dati fin qui acquisiti confermano il loro profilo di sicurezza». Nello stesso periodo osservato sono stati segnalati 13 decessi avvenuti nelle ore successive alla vaccinazione con le dosi Pfizer-BioNTech e Moderna che, «non sono risultati correlati e sono in larga parte attribuibili alle condizioni di base della persona vaccinata».

 

GLI ANTICORPI MONOCLONALI

Nel frattempo, sul fronte europeo dei vaccini, la Commissione Ue ha avviato una task force per incrementare la capacità dell'attuale produzione che sarà guidata dal commissario per il Mercato unico, Thierry Breton, in collaborazione con la responsabilità della Salute, Stella Kyriakides, e si concentrerà su tre filoni principali: «rimuovere ostacoli e colli di bottiglia; adeguare la produzione di vaccini alle varianti del virus; e lavorare a un piano strutturale per una risposta veloce a rischi biologici a livello europeo».

ELI LILLY DI SESTO FIORENTINOanticorpi monoclonali 2domenico arcuri

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...