coronavirus - ospedale – terapia intensiva italia

GLI OSPEDALI SONO AL COLLASSO - IN UNA SETTIMANA SI È PASSATI DA 10 A 17 REGIONI SOPRA LA SOGLIA DI SICUREZZA DEL 30% DI POSTI LETTO NELLE TERAPIE INTENSIVE OCCUPATI DA PAZIENTI COVID. MENTRE SOPRA IL LIMITE DI GUARDIA DEL 40% NEI REPARTI DI MEDICINA SONO 15 REGIONI, TRE IN PIÙ DI SETTE GIORNI FA - LA SITUAZIONE SI FARÀ ANCORA PIÙ CRITICA SE CONTINUERÀ AL RALLENTATORE LA CAMPAGNA VACCINALE CONTRO L'INFLUENZA

Chiara Baldi Paolo Russo per “la Stampa”

coronavirus ospedale di varese

 

I dati delle Regioni stanno affluendo sul tavolo degli esperti dell'Iss prima finire nel frullatore dell'algoritmo che definisce i livelli di rischio. E già domani il monitoraggio settimanale ricolorerà la cartina dell'Italia ai tempi del Covid mentre Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, lancia da "Porta a Porta" un segnale incoraggiante: dopo il 4 dicembre (data in cui cessa l'efficacia del Dpcm del 3 novembre) «negozi e ristoranti potranno probabilmente ritornare a una semi-normalità se rispetteranno le regole», ma non sarà, avverte «un liberi tutti».

 

Con Puglia, Liguria, Abruzzo (che in lockdown si è già messo da solo) e Basilicata che dovrebbero passare dall'arancione al rosso, chiudendo negozi, scuole dalla seconda media in su e vietando ogni spostamento non necessario. Il Veneto a sua volta rischia di passare dal giallo all'arancione. Altri cambiamenti non dovrebbero essercene, ma i nuovi dati sembrano confermare la fine prossima del semi-lockdown per Piemonte e Lombardia.

coronavirus paziente all ospedale san filippo neri di roma

 

Questo a partire dal 27 novembre però, perché il Dpcm delle chiusure «a semaforo», in caso di dati in miglioramento per due settimane, prima di cambiare in meglio il colore prevede altri 7 giorni di verifica degli stessi numeri. Che riaprano però in blocco intere regioni non è affatto scontato, perché in alcuni casi a province quasi da giallo se ne affiancano alcune ancora in profondo rosso. In Lombardia se a Milano, Pavia, Lodi, Cremona e Sondrio l'Rt, l'indice di contagio che tanto incide nella classificazione finale, è già sotto il livello di massima allerta di 1,5, così non è nelle altre province.

 

E lo stesso problema si porrà quando si tratterà di riaprire Calabria e Toscana, dove il virus viaggia a velocità diversa da provincia a provincia, mentre in Piemonte la situazione è più omogenea. Per questo il governo da qui al 27 novembre sta pensando di correggere il Dpcm, prevedendo di differenziare per province le riaperture, così come oggi è previsto per le chiusure.

 

coronavirus ospedale san filippo neri di roma

Questo perché far uscire liberamente le persone da casa, riaprire le saracinesche di tutti i negozi e le aule di seconda e terza media con indici di contagiosità ancora così alti potrebbe rendere vani i sacrifici fatti fino ad ora. Che non sia il caso di abbassare la guardia lo dicono i 753 morti di ieri, anche se la curva dei contagi sembra ora camminare sul plateau, con 34.282 nuovi casi ancora lontani dai 41 mila toccati venerdì. Ma la pressione sugli ospedali si fa insopportabile.

 

Secondol'Agenzia per i servizi sanitari regionali in una settimana si è passati da 10 a 17 regioni sopra la soglia di sicurezza del 30% di posti letto nelle terapie intensive occupati da pazienti Covid. Mentre sopra il limite di guardia del 40% nei reparti di medicina sono 15 regioni, tre in più di sette giorni fa. E la situazione si farà ancora più critica se continuerà a marciare al rallentatore la campagna vaccinale contro l'influenza. In una mail interna di Ats Milano si legge che «al momento tutta la filiera distributiva presenta disponibilità ridottissime per gli over65 e non ha altre disponibilità di antinfluenzali o pneumococcici».

CORONAVIRUS - OSPEDALE

 

In più, «non è stato comunicato quando vi potranno essere ulteriori rifornimenti». Ma in serata è la stessa Agenzia a precisare che «in questi giorni sono state distribuite ai medici di base oltre 235 mila dosi (120-130 per ognuno) per gli over 65» e che la mail «è stata inviata dopo l'avvio della distribuzione: è un'indicazione a usare i vaccini consegnati o in consegna senza effettuare ulteriori richieste di fornitura».

 

Intanto gli Ecdc, i centri europei per la cura e la prevenzione, cambiano le indicazioni su tamponi e definizione di contatto stretto. Quest' ultimo si intende tale anche se i 15 minuti a meno di un metro da un positivo sono trascorsi nell'arco delle 24 ore e con la mascherina sul volto. In caso di tamponi rapidi positivi non sarà più richiesta la conferma con il tampone molecolare. Necessario invece se il test rapido è negativo e per uscire dalla quarantena dopo 10 giorni.

CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA

 

Ultimi Dagoreport

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”