immunita di gregge mappatura tracciabilita app coronavirus

QUANTI SONO 6 MILIONI DI ITALIANI CONTAGIATI? POCHI, PURTROPPO - LE STIME DELL'IMPERIAL COLLEGE PARLANO DI UNA DIFFUSIONE DEL VIRUS CHE È CLAMOROSAMENTE PIÙ AMPIA DEI NUMERI UFFICIALI, MA NON BASTA PER L'IMMUNITÀ DI GREGGE, PER CUI SERVE ALMENO IL 60-70% DI PERSONE CON GLI ANTICORPI

 

 

Gabriele Beccaria per “la Stampa

 

Immaginate di lanciare una pallina contro un muro. Più e più volte. Avete a disposizione il muro A e il muro B. Il primo ha 100 fori, il secondo 30. Per quanto siate abili a tirare, è probabile che farete più centri sul primo che sul secondo. La pallina è il virus e i fori sono altrettanti umani da colpire. Nel primo scenario il muro rappresenta una comunità vergine, che del contagio non sa nulla. Nel secondo una comunità ferita, che ha già sofferto per molti malati e per molti morti, ma che ha avuto anche tanti guariti. Ora è in una situazione che gli specialisti chiamano con la formula vagamente beffarda di «immunità di gregge».

boris johnson immunita di gregge

 

Perfino in questi tempi drammatici identificarci in un gregge suscita comprensibili perplessità, eppure la definizione è evocata a giorni alterni come una soluzione possibile o una prospettiva disumana. Per chi è uno scienziato è, realisticamente, una terza cosa: è «una zona grigia». Così la definisce Giovanni Maga, direttore dell' Istituto di genetica molecolare del Cnr.

 

Immunità di gregge - per i pochi che se lo fossero scordato - è un meccanismo biologico che nasce in una società: se la stragrande maggioranza degli individui è venuta in contatto con un virus e l' ha tenuto a bada - grazie a un vaccino o con le proprie difese immunitarie - allora limiterà la circolazione di quel killer e proteggerà anche chi, per motivi diversi, non ha gli anticorpi necessari. I fori in cui fa centro il virus si riducono e si riduce la trasmissione dei contagi. La definizione è stata ideata per spiegare l' indispensabilità delle vaccinazioni di massa e ora diventa utile per illustrare una strategia anti-virus basata sulle contromisure naturali di milioni di individui, dato che contro il Covid-19 non avremo un vaccino prima di molti mesi.

 

CARLO LA VECCHIA

E quindi, volendo essere precisi, è più corretto - spiega Carlo La Vecchia, professore di statistica medica ed epidemiologia all' Università di Milano - parlare di «immunità naturale», anche se gli effetti sono gli stessi. Limitando l' infezione, prevedono diversi studiosi e ha commentato in modo folkloristico il premier britannico Boris Johnson, l' immunità diffusa può evitare il «lockdown» e il crollo dell' economia.

 

Il problema - sottolineano Maga e La Vecchia - è che all' immunità non si arriva facilmente. Bisogna dare tempo al tempo e accettare una scia di casi prima di approdare a questa condizione, che è stata ipotizzata, per noi italiani, dal Nobel Michael Levitt. «Perché sia significativa occorre che tocchi un' alta percentuale della popolazione: almeno il 60-70%, come succede con le campagne di vaccinazione - dice Maga -. Ma i dati non suggeriscono uno scenario simile: se il valore «Ro», il tasso di contagiosità del virus, è di poco superiore a 2, mentre quello influenzale si attesta tra 1.5 e 2, possiamo ipotizzare che sia stato colpito all' incirca il 10% degli italiani e quindi circa 6 milioni di persone». Aggiunge La Vecchia: «Siamo comunque lontani dai due terzi.

 

studio ispi – la piramide dei contagiati

Dall' indagine Doxa che ho coordinato sui sintomi correlati al Covid-19 pensiamo che, in Italia, siano stati colpiti dal virus almeno 5 milioni di soggetti e un milione nella sola Lombardia». Che si tratti di 6 o 5 milioni si capisce che in Italia la soglia della possibile immunità - di gregge o naturale - è remota. «Avremo dati più precisi - dice Maga - solo dopo il campionamento degli anticorpi con i kit specifici».È più semplice calcolare l' intensità dell' epidemia: l' Italia sembra approssimarsi al plateau, la curva piatta in cui la somma totale dei contagi si stabilizza.

«A quel punto si appresteranno le strategie per una ripartenza graduale».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO