QUANTO CI COSTA IL COVID - PER OGNI PAZIENTE AMMALATO SI SPENDONO DAI 9MILA AI 22MILA EURO. I CALCOLI DELL’UNIVERSITÀ CARLO CATTANEO: UNA GIORNATA DI DEGENZA COSTA 427,77 EURO PER UN MALATO A BASSA INTENSITÀ DI CURA E 582,38 PER LA MEDIA. PER L’ALTA INTENSITÀ SI ARRIVA INVECE A…

- -

 

-

Condividi questo articolo


 

 

FA per “il Giornale”

 

coronavirus lombardia coronavirus lombardia

L'epidemia di Covid 19 ha messo sotto stress il nostro sistema sanitario. Nelle regioni più colpite dal coronavirus è stato necessario riorganizzare i reparti di terapia intensiva; creare percorsi dedicati nelle accettazioni e nei pronto soccorso; smantellare interi dipartimenti per riadattarli ad ospitare i pazienti Covid.

 

Ma quanto è costato questo sforzo? Per ogni paziente a seconda della gravità delle sue condizioni e della complessità degli interventi si va dai 9mila ai 22mila euro. A fare i conti il laboratorio Healthcare Datascience della Università Carlo Cattaneo in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Nazionale SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di Alessandria e In.Ge.San (Associazione Ingegneri Gestionali in Sanità).

 

coronavirus Italia coronavirus Italia

Insieme hanno condotto una valutazione sui costi del percorso ospedaliero del paziente Covid nel periodo che va dal 28 febbraio al 15 aprile. Lo studio ha preso in considerazione le ospedalizzazioni dividendole in tre macrogruppi a seconda del livello di assistenza e quindi di risorse richiesto: intensità di cure bassa, media ed alta.

 

Oltre alle attrezzature di supporto necessarie per qualsiasi polmonite (ventilatori etc) sono state presi in considerazione anche le spese relative ai dispositivi di protezione individuale.

 

coronavirus Italia coronavirus Italia

Nel caso di questa struttura l'acquisto di mascherine, camici e grembiuli monouso, guanti e visiere la spesa è stata di 47.793 euro mentre per le apparecchiature tecniche per il supporto respiratorio sono stati spesi 454.375 euro.

 

È stato poi fatto un calcolo sul costo della giornata di degenza con tre scalini: 427,77 euro per il paziente a bassa intensità di cura; 582,38 per la media intensità; 1.278,50 per l'alta intensità. In media i pazienti Covid hanno avuto in questa struttura una degenza di 19,41 giorni.

 

coronavirus lombardia coronavirus lombardia

Su questa base dunque è stato calcolato il costo per i pazienti con una degenza di 15,5 giorni caratterizzati da un passaggio da area a bassa intensità di cura/complessità assistenziale ad alta intensità di cura/complessità assistenziale. In questo quadro la spesa è stata di 14.873,48 euro.

 

Per una degenza media di 17,45 giorni caratterizzata da un passaggio da un reparto a bassa intensità di cura/complessità assistenziale a un reparto a media intensità di cura/complessità assistenziale (terapia sub-intensiva), si riscontra un assorbimento medio di risorse economiche pari a 9.157 euro.

MEDICI SI PROTEGGONO CON I SACCHI DELLA SPAZZATURA IN LOMBARDIA MEDICI SI PROTEGGONO CON I SACCHI DELLA SPAZZATURA IN LOMBARDIA

 

Per le degenze in terapia sub- intensiva e intensiva con una media complessiva di 23,21 giorni la spesa è ovviamente molto più alta, pari a 22.210,47 euro in media. Nei periodi di picco dell'epidemia i posti di terapia intensiva occupati erano circa 4.000.

 

Già alla fine di maggio quando negli ospedali si era abbassata la pressione causata dai ricoveri conseguenti al Covid l'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica di Roma, aveva analizzato i dati sui costi dei ricoveri da coronavirus in Italia che in quel momento erano 144.658 stimando una spesa globale pari a 1.226.137.474 di euro. Il 33 per cento dei costi ricadeva sulla sola Lombardia la regione con il maggior numero di contagiati.  

 

ITALIA Coronavirus ITALIA Coronavirus Italia, seriate - coronavirus Italia, seriate - coronavirus Italia coronavirus Italia coronavirus

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...