solitudine quoziente intellettivo

SOLO ET PENSOSO – L’INTELLIGENZA NON È SEMPRE UN PREGIO, SOPRATTUTTO DAL PUNTO DI VISTA SOCIALE: I CERVELLONI SPESSO SONO PERSONE SOLITARIE E CON DIFFICOLTÀ RELAZIONALI - CHI HA UN QUOZIENTE INTELLETTIVO ELEVATO NON TRAE LO STESSO PIACERE NELL’AVERE MOLTI AMICI E ANZI, PREFERISCE STARSENE PER I FATTI PROPRI. E SPESSO HA MOLTA DIFFICOLTÀ NELLA VITA PRATICA

Elena Meli per il “Corriere della Sera - Salute”

 

igor morski

A guardarsi intorno di questi tempi viene da pensare che essere intelligenti non sia la qualità principale per fare strada nella vita. Dubbio legittimo, perché perfino alcuni neuroscienziati si sono spinti a ipotizzare che l' intelligenza sia una dote sopravvalutata: uno studio dell' università svizzera di Losanna per esempio ha dimostrato, analizzando quasi quattrocento manager di aziende private europee, che essere molto intelligenti non rende leader migliori né sempre o per forza spiana la strada a carriere folgoranti.

 

Chi infatti ha un quoziente intellettivo (QI) significativamente alto (oltre 120, la media della popolazione è 100) fa più fatica a comandare, secondo i ricercatori perché usa più spesso un linguaggio complesso, non riesce a semplificare le richieste ai suoi dipendenti e «soffre» quando gli altri trovano difficile quel che per lui o lei è banale.

 

anders ericsson florida state university

Ad aggiungere sospetti sulla reale utilità dell' intelligenza ci si sono poi messe ricerche che hanno stabilito come i cervelloni siano spesso persone più solitarie e con difficoltà relazionali: Satoshi Kanazawa della London School of Economics, per esempio, studiando oltre 15mila persone di 18 ai 28 anni ha dimostrato che le relazioni sociali ci rendono felici, ma solo se abbiamo un' intelligenza nella media.

 

Chi ha un QI elevato non trae lo stesso piacere nell' avere molti amici e anzi, preferisce la solitudine: secondo la «teoria della felicità della savana» messa a punto da Kanazawa gli intelligenti sono più soli perché fin dalla preistoria sono stati un po' degli outsider.

 

solitudine

«Chi è molto intelligente esce per definizione dalla normalità e la normalità, per i nostri antenati, era sopravvivere grazie all' aiuto degli altri in gruppi-tribù di media grandezza. Il nostro cervello si è adattato a quel tipo di esistenza ed è naturale per noi cercare la compagnia ed essere felici stando con gli amici; non è così per i super-intelligenti, che invece sono sempre stati in grado di risolvere le sfide della vita senza l' aiuto degli altri», dice Kanazawa.

 

 «Così per esempio abbiamo osservato che i più intelligenti vivono più spesso in città che nei contesti rurali: i centri urbani sono "innaturali" per l' uomo, che si è evoluto per avere una cerchia di persone attorno pari a circa centocinquanta suoi simili, ma risultano essere luoghi meno ostili per chi ha un' intelligenza sopra la media e si adatta meglio a contesti più difficili».

 

le persone con un qi alto sono piu' sole 2

Anders Ericsson, docente di psicologia della Florida State University, confermando la tendenza all' introversione degli intelligentoni ha specificato che questi, oltre a bastarsi da soli, traggono vantaggi dalla solitudine perché non devono perdere tempo con le relazioni e possono così coltivare meglio la loro creatività. Se ancora ci fosse qualche dubbio sul fatto che essere super-intelligenti potrebbe non essere tutto rose e fiori, il recente volume di David Robson The Intelligence Trap (Norton) ci ricorda fin dal titolo che un quoziente intellettivo troppo alto può portarci fuori strada, facendo prendere decisioni sbagliate e poco razionali (per dire, chi ha un QI superiore a 140 svuota più degli altri la carta di credito e crede più spesso al paranormale).

 

solitudine 2

La tesi di fondo è che il QI non riesca a misurare tutto quel che serve per diventare saggi o scegliere sempre il meglio e anzi, secondo l' autore a volte essere plusdotati si può rivelare un fardello: Robson spiega per esempio che molti bimbi con un quoziente intellettivo fuori dal comune possono soffrire parecchio nella vita, e talvolta non raggiungere grandi obiettivi o sentirsi falliti, perché gli altri hanno aspettative troppo alte su di loro. Prima di pensare che l' intelligenza sia una maledizione, però, ricordiamoci che in tutti questi studi ci si riferisce a quella misurata con il test del QI, che è nato agli inizi del Novecento e valuta soprattutto l' intelligenza logico-matematica, al più quella verbale.

 

L' intelligenza però non è una sola (si veda anche alle pagine seguenti, ndr ) e noi non siamo computer che elaborano le informazioni: il QI non basta a giudicarla, perché è intelligente chi viene a capo di un problema matematico complicato, ma pure chi in una giungla si ingegna per catturare una preda da mangiare.

le persone con un qi alto sono piu' sole 3

 

Allora per capire se e quanto ci sia utile essere intelligenti dovremmo forse tornare all' etimologia di intelligenza, parola che significa letteralmente «leggere dentro»: ovvero, saper comprendere avvenimenti, cose e persone e rispondervi di conseguenza.

«Non c' è un' intelligenza sola, buona per tutto.

 

Ognuno di noi può essere intelligente in qualche aspetto», osserva Gioacchino Tedeschi, presidente della Società Italiana di Neurologia e Direttore della I Clinica Neurologica e Neurofisiopatologia dell' università della Campania Luigi Vanvitelli di Napoli.

le persone con un qi alto sono piu' sole 1

 

«L' intelligenza infatti è il risultato di processi cognitivi che servono a pianificare e selezionare strategie adeguate, inibire risposte non adatte o che interferiscono con lo scopo, regolare il comportamento e le emozioni, essere cognitivamente flessibili: tutto questo garantisce un migliore adattamento all' ambiente e alla sua imprevedibilità, per cui è difficile dire che essere intelligenti sia d' intralcio perché si potrà essere "scarsi" in intelligenza interpersonale, e allora saremo più solitari, ma forti in un altro ambito.

 

le persone con un qi alto sono piu' sole

L' efficienza intellettiva quindi può cambiare nelle diverse situazioni e sarà maggiore nella risoluzione dei problemi che richiedono l' impiego delle attitudini intellettive più sviluppate in ciascuno». Lungi quindi dall' essere inutile, l' intelligenza è quel che serve per navigare al meglio nel mondo; semmai la questione è riuscire a definirla e misurarla davvero nel suo complesso.

 

Così oggi i test di intelligenza sono un po' diversi, danno punteggi a vari gruppi di abilità (la fluidità di linguaggio, il pensiero tridimensionale e così via) e un punteggio riassuntivo a partire da quelli parziali; la teoria attuale, come spiega Tedeschi, è che «Il fattore di intelligenza generale, detto "fattore g" (si veda alle pagine successive, ndr ), sia quello che unifichi i disparati obiettivi dei diversi test.

 

satoshi kanazawa london school of economics

Corrisponde al concetto popolare di intelligenza e correla al QI per circa il 90 per cento: per questo viene usato in maniera interscambiabile». Pur con queste migliorie, però, l' intelligenza non si esaurisce in un numero. Perché come diceva un uomo dall' intelligenza al di sopra di ogni sospetto, Albert Einstein, «Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la vita a credersi stupido».

david robson the intelligence trap

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...