tim open fiber luigi gubitosi

L'ULTIMO SGAMBETTO DI OPEN FIBER A TIM - MENTRE IL GOVERNO ''ANNUNCERÀ A BREVE UN GRANDE PIANO SULLA BANDA LARGA'', COME AL SOLITO RINVIANDO TUTTO, LA FRANCESE ILIAD SBARCHERÀ NELLA TELEFONIA FISSA SFRUTTANDO I CAVI DI OPEN FIBER. IL GRUPPO DI XAVIER NIEL HA GIÀ FATTO CROLLARE I PREZZI PER I VECCHI OPERATORI MOBILI, ORA PROMETTE BATTAGLIA DENTRO LE CASE

 

1. IL GOVERNO ACCELERA SULLA RETE UNICA

Francesco Malfetano per “il Messaggero

 

«Stiamo lavorando, lo annunceremo tra breve, a un grande piano, a un grande progetto in materia di banda larga che è stato al centro delle riflessioni della consultazione nazionale a Villa Pamphilj». Così ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in conferenza stampa sul decreto Semplificazioni, ha iniziato ad alzare il sipario sul futuro della banda ultra larga (Bul) italiana.

 

luigi gubitosi foto di bacco

Dopo mesi di discussioni e polemiche prima sull' opportunità di realizzare una rete unica e poi sul come realizzarla, ora sembra finalmente essere arrivato il momento di prendere una decisione. Protagonisti saranno Tim ed Open Fiber i cui ruoli andranno definiti con grande precisione.

 

«A prescindere da chi ne possa essere il proprietario - ha spiegato qualche giorno fa la ministra per l' Innovazione Paola Pisano parlando della rete - ciò che conta è che la sua gestione e la sua configurazione siano tali da scongiurare ogni genere di minaccia interna o internazionale e di garantire il massimo livello possibile di concorrenza in tutti i mercati abilitati all' accesso all' infrastruttura di rete».

 

Intanto voci e rumor sulle caratteristiche dell' accordo continuano a susseguirsi. Si va dall' ipotesi di fusione avanzata da Beppe Grillo con Cassa Depositi e Prestiti nel ruolo di «perno» su cui fondare il progetto, fino a quella della costituzione di una newco in cui far confluire gli asset infrastrutturali di Tim ed Open Fiber. La partita è quindi evidentemente ingarbugliata, e solo la decisione politica prospettata da Conte può risolverla.

 

LUIGI GUBITOSI FRANCO BASSANINI

Anche perché stanno aumentando gli attori in campo tanto dal lato dell' infrastruttura quanto da quello dell' offerta commerciale. È notizia di pochi giorni fa ad esempio l' accordo quasi raggiunto tra il fondo estero Kkr e Tim per Fiberco, vale a dire la newco in cui dovrebbe entrare anche Fastweb che gestirà la rete secondaria in fibra e rame.

 

D' altra parte sul fronte commerciale, dopo l' annuncio di Sky Wifi di due settimane fa, ieri è arrivato anche quello dello sbarco di Iliad tra gli operatori che offriranno servizi su fibra ottica appoggiandosi alla rete Ftth (Fibra fino a casa) di Open Fiber. Per ora però non è stata resa nota una data di lancio ufficiale per l' offerta.

 

IL RUOLO

open fiber

Of in pratica, in un momento così delicato, ha rimarcato il suo ruolo sempre più importante nel panorama nazionale. «La collaborazione con Iliad è un' ulteriore conferma della validità del nostro modello neutrale - spiega Elisabetta Ripa, ad dell' azienda -La nostra rete interamente in fibra ottica è l' unica in grado di abilitare lo sviluppo di servizi utili a cittadini e imprese, contribuendo a colmare il divario digitale che l' Italia sconta rispetto alla media Ue». Un solco evidente su cui ieri è intervenuta anche Agcom.

 

Nella sua relazione annuale l' authority ha infatti auspicato la razionalizzazione delle risorse e il taglio delle inefficienze nel potenziamento delle reti del Paese. «In questa fase di rilancio dell' economia- si legge -per ridurre il gap infrastrutturale potrebbe essere utile accelerare il piano per le aree grigie» e «rivedere il piano banda ultra larga per aggiornarlo».

 

iliad

Allo stesso modo si invita a procedere ad «un piano di cablatura almeno degli edifici scolastici e degli uffici pubblici» e a perseverare nell' ampliamento della rete Fwa (Fixed wireless access) per connettere le aree del Paese difficili da raggiungere con la fibra. Un interesse strategico che passa per il ruolo delle tlc che, nonostante l' importanza evidenziata dall' emergenza, sono economicamente in difficoltà.

 

L' impatto negativo per l' intero universo delle comunicazioni infatti «è stimabile tra i 4 e i 6 miliardi», in calo del 6-10% rispetto al 2019. In particolare sofferenza i media che hanno davanti uno scenario ancora peggiore del primo trimestre 2020 sia per le risorse pubblicitarie sia per la vendita di prodotti editoriali. Situazione aggravata dal fatto che circa il 60% dei ricavi italiani delle piattaforme online viene fatturato all' estero. Un problema di contribuzione fiscale e di definizione di sistemi di tassazione efficaci dell' economia digitale che rischia anche di aggravarsi nel prossimo futuro.

 

 

2. TLC: ILIAD ATTACCA TELEFONIA FISSA CON OPEN FIBER

Alfonso Neri per l'ANSA

 

E' ufficiale: Iliad sbarca nella telefonia fissa in Italia. Il gruppo che punta anche su tariffe a basso costo ha infatti siglato un accordo con Open Fiber, con l'operatore Tlc che utilizzerà la rete interamente in fibra ottica Ftth (Fiber To The Home). Iliad è presente in Italia con una base utenti oltre i 5 milioni e mezzo, parte di un gruppo con più di 25 milioni di clienti tra fisso e mobile in Europa. L'accordo comprende l'intero perimetro del piano che Open Fiber sta realizzando con investimento diretto in 271 città. Iliad "ha da sempre espresso interesse verso il segmento della rete fissa in Italia, in ottica di convergenza tra fisso e mobile, per offrire anche in questo segmento un servizio trasparente, semplice e di alta qualità", spiega il gruppo Tlc.

XAVIER NIEL ILIAD

 

"La collaborazione con Iliad, che ha scelto Open Fiber per il suo ingresso nel mercato fisso, è una conferma della validità del nostro modello neutrale" commenta Elisabetta Ripa, amministratore delegato di Open Fiber. "In meno di tre anni siamo diventati leader in Italia e in Europa nelle reti in fibra di nuova generazione e l'infrastruttura di riferimento per tutti i principali player della digitalizzazione, contribuendo a colmare il divario digitale che l'Italia ancora sconta rispetto alla media europea a causa di decenni di mancati investimenti nella rete fissa", conclude Ripa.

 

"La domanda crescente di connettività degli ultimi mesi ci ha spinto ad accelerare i tempi per l'ingresso nel segmento del fisso e la partnership con Open Fiber costituisce il primo passo in questa direzione", aggiunge Benedetto Levi, amministratore delegato di Iliad. Lo sbarco, per quanto annunciato da tempo, ha portato a qualche vendita sulla 'concorrente' Tim in Piazza Affari.

Ultimi Dagoreport

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA) , HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E EDLLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO, ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO

giorgia meloni daria perrotta giancarlo giorgetti

FLASH – GIORGIA MELONI HA DETTO A BRUTTO MUSO AL RAGIONERE GENERALE DELLO STATO, DARIA PERROTTA: “QUESTO È UN ESECUTIVO POLITICO E NON TECNICO”. IL CENTRODESTRA HA GIÀ SILURATO IL DG DEL TESORO, ALESSANDRO RIVERA, HA LIQUIDATO L’EX RAGIONIERE BIAGIO MAZZOTTA E HA ACCOMPAGNATO ALL’USCITA IL DIRETTORE DELLE PARTECIPATE, MARCELLO SALA. ORA SE LA PRENDE ANCHE CON LA FEDELISSIMA DI GIANCARLO GIORGETTI, CHE NON È CERTO UNA PERICOLOSA COMUNISTA, NÉ UNA OSTILE “MANDARINA” IN QUOTA “DEEP STATE”. A DESTRA COSA PRETENDONO DA MEF E RAGIONERIA? CHE SIANO USI A OBBEDIR TACENDO? DAVANTI AI TRISTI NUMERI, NON CI SONO IDEOLOGIE O OPINIONI…

donald trump volodymyr zelensky donald trump nobel pace

DAGOREPORT – DONALD TRUMP È OSSESSIONATO DAL NOBEL PER LA PACE: LE BOMBE DI NETANYAHU SU GAZA E I MISSILI DI PUTIN SULL’UCRAINA SONO GLI UNICI OSTACOLI CHE HA DI FRONTE – CON “BIBI” È STATO CHIARO: LA PAZIENZA STA FINENDO, LA TREGUA NON SI PUÒ ROMPERE E NON CI SONO PIANI B, COME HA RICORDATO AL PREMIER ISRAELIANO MARCO RUBIO (IN GRANDE ASCESA ALLA CASA BIANCA A DANNO DI VANCE) – DOMANI L’ACCORDO CON XI JINPING SU DAZI, TIKTOK, SOIA E NVIDIA (E STI CAZZI DI TAIWAN). IL PRESIDENTE CINESE SI CONVINCERÀ ANCHE A FARE PRESSIONE SUL SUO BURATTINO PUTIN? SE NON LO FARÀ LUI, CI PENSERÀ L’ECONOMIA RUSSA AL COLLASSO…