ALITALIA RESTA A TERRA: GLI STIPENDI ANCORA NON SONO STATI PAGATI - PER I QUASI 11 MILA LAVORATORI C’È IL RISCHIO DI VEDER SFUMARE LA CASSA INTEGRAZIONE E NON SONO ANCORA STATI SBLOCCATI I 55 MILIONI CHIESTI ALL'UE PER I DANNI DA COVID PER NOVEMBRE " DICEMBRE - IL DG GIANCARLO ZENI: "IL 2020 DRAMMATICO, SUBITO UN CALO DEI RICAVI DI 2 MILIARDI E 40 MILIONI” – DOMANI LA MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI ALITALIA DAVANTI AL MINISTERO DELLO SVILUPPO 

-

Condividi questo articolo


Da ansa.it

 

ALITALIA ALITALIA

Gli stipendi dei dipendenti di Alitalia al momento non sono ancora stati pagati, si apprende da fonti sindacali, che precisano di non avere nemmeno ricevuto dall'azienda indicazioni su quando arriveranno le buste paga (solitamente vengono pagate il 27). Mercoledì i sindacati hanno in programma una riunione con i commissari.

 

Lo ha detto il direttore generale di Alitalia Giancarlo Zeni al convegno 'Rilancio del trasporto aereo nel mondo post Covid' organizzato dalla senatrice M5s Giulia Lupo. "Nella settimana appena conclusa la società PWC ha finito l'asseverazione dei nostri numeri", ha spiegato Zeni, aggiungendo che il "risultato operativo è risultato purtroppo in peggioramento di 20 milioni, che è l'1% dei ricavi dell'anno".

 

"Rimane il fatto che è impossibile operare questa attività, che è diventata quasi un servizio pubblico essenziale, senza dei ristori"- ha aggiunto Zeni- "E su questo devo dire che Alitalia ha superato quest'anno ricevendo un aiuto tra i piu bassi in Europa: ha ricevuto ristori per 9 euro per posto offerto, mentre altri concorrenti europei ne hanno ricevuti 88 euro a posto offerto. E non solo ne abbiamo ricevuto in maniera limitata, ma anche con grande lentezza: se pensate che oggi stiamo ancora aspettando quelli di novembre e dicembre vi dà l'idea del grado di tensione finanziaria con il quale si è dovuto lavorare".

ALITALIA ALITALIA

 

Manifestazione di tutti i lavoratori Alitalia e Cityliner il 30 marzo dalle 9.30 presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Ad organizzarla unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo per "l'incertezza sull'erogazione delle retribuzioni, sull'anticipo della cassa integrazione straordinaria e sull'integrazione del Fondo straordinario del trasporto aereo". "Diciamo no ad una compagnia di bandiera 'bonsai' ed ai ricatti delle lobbies europee. Chiediamo un vero rilancio di Alitalia per il paese e per tutti i lavoratori", sottolineano le organizzazioni sindacali. "Senza risposte dal Governo sul presente e il futuro di 11 mila lavoratori e delle loro famiglie a rischio sostentamento - annunciano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo - la protesta proseguirà ad oltranza".

LA LETTERA DELLA COMMISSIONE UE SU ALITALIA LA LETTERA DELLA COMMISSIONE UE SU ALITALIA

 

"Dispiace vedere come alcuni sindacalisti strumentalizzino vicende e sofferenze personali. Nel rispetto dei diritti di ognuno e fermo restando che nell'ambito delle proprie competenze il Mise tutelerà i diritti di tutti, si vuole però chiarire che non è questo ministero l'interlocutore naturale e appropriato per i manifestanti che domani intendono venire in via Molise" sotto il Ministero, afferma il Mise in una nota circa la manifestazione di domani dei lavoratori Alitalia, organizzata dai sindacati. "Per chiedere chiarimenti i sindacati dovrebbero andare al Mef che ha titolarità decisionali su Ita e sul relativo personale da assumere. Per quanto riguarda questo ministero si ricorda che nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra sindacati e commissari straordinari che danno attuazione al programma e prendono decisioni anche sul pagamento degli stipendi dei dipendenti. In ogni caso il governo italiano sta tutelando al massimo gli interessi del Paese", spiega la nota.

giancarlo zeni giancarlo zeni

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...