UN ALTRO VENERDÌ NERO PER LE BORSE EUROPEE – I LISTINI SONO IN PROFONDO ROSSO PER LE VENDITE SCATENATE DAL TRACOLLO DI DEUTSCHE BANK: LE RASSICURAZIONI DEI BANCHIERI CENTRALI NON BASTANO A DIRADARE I TIMORI SULLA TENUTA DEL SISTEMA FINANZIARIO – PIAZZA AFFARI LA PEGGIORE DEL CONTINENTE: A PESARE SOPRATTUTTO LE BANCHE, CHE A MILANO LA FANNO DA PADRONE…

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Estratto dell'articolo di Flavia Carletti ed Eleonora Micheli per www.ilsole24ore.com

 

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Si muovono in deciso calo le Borse europee con le forti vendite che stanno colpendo il settore bancario, in particolare Deutsche Bank a Francoforte. I timori sulla crescita dell'economia e sulla tenuta del sistema bancario sono tornati in primo piano, nonostante le rassicurazioni arrivate da Oltreoceano dalla segretaria al Tesoro, Janet Yellen, che ha detto che il piano di aiuti d'emergenza a garanzia dei depositi dei clienti di Silicon Valley Bank e Signature Bank, le due banche chiuse due settimane fa, potrebbe essere garantito in futuro anche ad altre banche, se necessario.

 

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Nel giorno del Consiglio Ue, dal quale comunque sono stati mandati messaggi rassicuranti sul sistema bancario europeo, a pesare sull'umore dei mercati e far tornare il brutto sul comparto del credito è anche il caso delle due banche tedesche che giovedì, infrangendo un vero e proprio tabù, hanno annunciato che non eserciteranno l'opzione call prevista da un loro bond AT1.

 

Normalmente le banche, anche se non sono obbligate, tendono a ricomprare questi titoli perpetui dopo circa 5 anni per evitare di riconoscere ai detentori dei rendimenti ben più elevati rispetto a quelli iniziali. Le condizioni di mercato attuali però renderebbero molto costoso per gli istituti emettere in sostituzione degli AT1 nuovi titoli.

 

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La mossa, dopo quella relativa al salvataggio del Credit Suisse che ha visto annullare oltre 16 miliardi di questa stessa categoria di obbligazioni, crea nuove preoccupazioni tra gli investitori. Inoltre, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg ieri sera, Credit Suisse e Ubs sono tra le banche sulle quali il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti starebbe indagando per accertare se abbiano o meno aiutato oligarchi russi a evadere le sanzioni.

 

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Si muovono così in calo il FTSE MIB -1,96% a Milano, il CAC 40 -1,92% a Parigi, il DAX 40 -1,84% a Francoforte. In rosso anche gli indici di Wall Street, quando Bank of America avverte di fare attenzione alla "prossima bolla", già emersa con la crisi delle banche regionali, e raccomanda di vendere i titoli azionari invece di acquistarli, dopo l'ultimo rialzo dei tassi d'interesse.

 

[…] Piazza Affari risente del peso delle banche, che ancora una volta sono sotto il tiro delle vendite, sono in ribasso Unicredit -4,18%, Banco Bpm -4,90%, Bper Banca -4,86%, Banca Monte Paschi Siena -3,22% e Intesa Sanpaolo -2,56%. Resistono i titoli farmaceutici come Recordati Ord -0,28% e Diasorin +3,90%È in calo Stmicroelectronics -2,63%, dopo l'annuncio che la società distribuirà un dividendo in contanti di 0,24 dollari per ogni azione ordinaria, in linea con quello dell’anno precedente. Tra i titoli in rosso anche quelli del comparto auto e i petroliferi.

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[…] Dopo una partenza favorevole per i corsi dei titoli di Stato scambiati sul secondario telematico Mts, quando lo spread tra BTp e bund si era mantenuto sui livelli della vigilia a 186 punti base, a metà giornata il differenziale tra le obbligazioni a 10 anni italiane e il pari scadenza tedesco è salito a 193 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,96%, contro il 3,99% dell'apertura dei mercati europei dal 4,04% della vigilia.

 

[…] Sul mercato dei cambi, l'euro passa di mano a 1,0738 dollari (ieri in chiusura a 1,089 dollari) e a 139,64 yen (142,565), mentre il rapporto dollaro/yen è a 129,916 (130,998). È debole il greggio: il contratto consegna Maggio sul Brent del mare del Nord perde il 3,15% a 73,52 dollari al barile e quello di pari scadenza sul Wti è in calo del 3,36% a 67,61 dollari al barile. Ad Amsterdam il gas, contratto di Aprile, cede il 4% attestandosi a 41,45 euro. […]

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