pierluigi boschi maria elena boschi banca etruria

ANDARE PER BOSCHI E PER CAMPI - IL PADRE DI MARIA ELENA PER LA PRIMA VOLTA PARLA DEL SUO RUOLO NEL CRAC ETRURIA: 30 PAGINE DI MEMORIA DIFENSIVA IN CUI IN SOSTANZA DICE DI ESSERE STATO CHIAMATO AL VERTICE DELLA BANCA DI AREZZO PER I SUOI 40 ANNI DI ESPERIENZA NELLA COLDIRETTI, CHE DI FINANZA NON CI CAPIVA NIENTE E AL MASSIMO PUÒ RISPONDERE DEI PRESTITI EROGATI AL SETTORE AGRICOLO. MA LA SUA NOMINA A VICEPRESIDENTE…

 

Gianluca Paolucci per “la Stampa

 

Pier Luigi Boschi dice di aver sempre operato per il bene di Banca Etruria e smentisce fermamente di aver mai agito, nel periodo nel quale è stato prima consigliere e poi vicepresidente dell' istituto, in conflitto d' interesse.

PIER LUIGI BOSCHI

 

La versione di Boschi delle vicende che hanno portato al crac dell' istituto aretino è contenuta in 30 pagine di una memoria depositata nel procedimento civile in corso a Roma per l' azione di responsabilità contro gli ex amministratori e manager di Etruria. È un documento che va al di là del processo in corso perché in quelle 30 pagine è contenuta la versione di colui che di tutta la vicenda nata con la risoluzione della banca, nel novembre del 2015, è il protagonista principale.

 

 Da quel novembre 2015, il padre dell' allora ministro Maria Elena Boschi non ha mai parlato per dare la sua versione dei fatti. Esistono altre memorie depositate nei vari procedimenti scaturiti dal crac dell' istituto, che riguardano specifiche contestazioni. Ma questa è la più completa, che replica alle accuse mosse dai commissari della banca, le quali a loro volta coprono i principali punti critici dell' intera storia di Etruria.

 

E la memoria di Boschi, redatta dall' avvocato Paolo Cesare Pecorella, ricostruisce anche le ragioni che portarono Boschi nel board di Etruria. Chiamato, spiega nel documento, dopo 40 anni nell' organizzazione della Coldiretti provinciale per le sue esperienze nel mondo dell' agricoltura toscana e per la particolare conoscenza delle imprese agricole del territorio di Arezzo.

lorenzo rosi pier luigi boschi

 

Per questa ragione, spiega il documento, non possono imputarsi a lui scelte squisitamente tecniche inerenti a specifici profili, altrettanto tecnici, estranei all' ambito delle sue competenze professionali o che hanno riguardato rapporti con imprese di settori diversi. Tradotto: Boschi risponde di eventuali responsabilità solo per i prestiti al settore agricolo. Malgrado la posizione ricoperta nel cda (consigliere dal 2011 al maggio 2014 e poi vicepresidente fino al commissariamento del febbraio 2015).

 

Secondo la ricostruzione, inoltre, non possono essere imputati a Boschi interessi «confliggenti» dai quali Boschi stesso non avrebbe avuto nessun tornaconto, di nessun genere, nel favorire interessi che non fossero quelli della banca. Le operazioni contestate, secondo il memoriale dell' ex vicepresidente, risultavano dunque non solo perfettamente legittime ma disposte nell' esclusivo interesse della banca.

IL PATRIMONIO DI PIER LUIGI BOSCHI BY FRANCO BECHIS E LIBERO

 

Boschi respinge anche l' accusa di non aver saputo, come consiglio, gestire la crescente mole di sofferenza dell' istituto, elencando tutte le sedute del cda nelle quali il tema è stato affrontato tra il febbraio del 2012 e il gennaio del 2015. Ma, ancora, sottolineando che non possono essere imputate a lui operazioni di competenza delle strutture della banca.

Ancora, Boschi contesta la ricostruzione della mancata fusione con la Popolare di Vicenza fatta dai commissari con l' azione di responsabilità.

BANCA ETRURIA

 

Operazione disgraziata non solo «col senno di poi» ma anche con il «senno di allora». E che, secondo Boschi, non era basata su un' offerta vincolante non perfezionata per volontà del cda di Etruria, come sostenuto dai commissari nell' azione di responsabilità.

Ma di un' offerta che non era affatto e che, comunque, mai avrebbe potuto andare in porto e non certo a causa del cda di Etruria.

 

 Il riferimento è alle difficoltà della Popolare di Vicenza, emerse drammaticamente dopo la fine della trattativa con Etruria nel giugno del 2014. A sostegno della infattibilità dell' operazione, Boschi cita anche la testimonianza resa dell' ex capo della Vigilanza, Carmelo Barbagallo alla Commissione d' inchiesta sulle banche. Secondo il quale in ottobre 2014, dopo la pubblicazione dei risultati del comprehensive assessment della Bce che fece emergere le carenze di Vicenza, l' operazione non si sarebbe potuta realizzare.

LA LETTERA DI IGNAZIO VISCO A BANCA ETRURIA

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...