andrea orcel mps monte dei paschi di siena

ASSALTO ALLA (DUE) DILIGENCE – LE VERIFICHE AVVIATE DA UNICREDIT IN VISTA DELLA POSSIBILE ACQUISIZIONE DI MPS SI ALLARGANO A TUTTE LE CONTROLLATE DEL “MONTE”: IL TESORO VORREBBE UN ACQUISTO “IN BLOCCO” DEL GRUPPO, LASCIANDO POI A ORCEL L’ONERE DELLA CESSIONE DEI PEZZI A CUI NON È INTERESSATO. COSÌ SAREBBE PIÙ FACILE ANCHE PROTEGGERE I TITOLARI DI BOND SUBORDINATI DELLA BANCA SENESE. MA UNICREDIT HA GIÀ DETTO DI ESSERE INTERESSATA SOLO A UN PEZZO DI MPS (CIOÈ LA GRAN PARTE DEGLI SPORTELLI)

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

1 - MPS SI ALLARGANO LE VERIFICHE DI UNICREDIT SOTTO ESAME ANCHE LE SOCIETÀ CONTROLLATE

Gianluca Paolucci per "la Stampa"

 

Prosegue «ad ampio spettro», su tutto il perimetro del gruppo, la due diligence di Unicredit su Monte dei Paschi. Le controllate di Siena hanno ricevuto nei giorni scorsi la comunicazione di mettersi a disposizione delle verifiche avviate dall'istituto di piazza Gae Aulenti lo scorso 2 agosto.

 

andrea orcel

Questo mentre è ancora da definire il negoziato tra il Tesoro e l'istituto guidato da Andrea Orcel, con il socio pubblico che vorrebbe un acquisto «in blocco» del gruppo per poi lasciare all'acquirente l'onere della cessione dei pezzi ai quali non è interessato, mentre Unicredit ha detto chiaramente di essere interessato a una parte ben definita del perimetro di Mps (in particolare, secondo quanto ricostruito, la gran parte degli sportelli).

 

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

L'allargamento all'intero perimetro viene definito «di prassi», necessario ad avanzare un'offerta - nel caso che ricorrano le condizioni - per le parti che Unicredit vorrà acquisire. Ma l'acquisto in blocco consentirebbe di semplificare l'accordo per un aspetto considerato essenziale: la «protezione» dei titolari di bond subordinati di Mps, che in caso di un'acquisizione in blocco passerebbero da «rischio Mps» a «rischio Unicredit», sensibilmente inferiore.

ALESSANDRO RIVERA

 

Proprio su questi titoli resta il timore del mercato che le autorità europee possano chiedere un contributo agli obbligazionisti subordinati prima di dare il via libera a nuovi aiuti di Stato. Timori finora esclusi dal Tesoro, con l'agenzia Reuters che ieri ha riferito che questi bond, nell'ambito del negoziato in corso, finirebbero sotto l'ombrello di Unicredit.

 

Sempre nell'ambito del negoziato in corso, nel caso in cui la cessione di Mps a Unicredit dovesse andare in porto la quota che il Tesoro potrebbe ritrovarsi nell'istituto di Andrea Orcel potrebbe essere priva dei diritti di voto, così da non alterare gli equilibri di governance del gruppo guidato da Andrea Orcel.

 

andrea orcel di unicredit

Le nuove azioni emesse a fronte del conferimento del «perimetro selezionato», riporta Bloomberg, potrebbero portare con sé solo i diritti economici, viene spiegato, in modo da consentire al Tesoro di beneficiare di dividendi ed, eventualmente, della rivalutazione del titolo. In alternativa ad azioni prive o con i diritti di voto sterilizzati, il Mef potrebbe ricevere un bond convertibile.

 

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

Entrambe le ipotesi sarebbero coerenti con la mancata espressione da parte del Mef di rappresentanti in consiglio. «È possibile che il ministero dell'Economia e delle finanze riceva azioni Unicredit ma tale eventuale partecipazione al capitale azionario del gruppo non dovrebbe alterare gli equilibri di governance» mentre lo Stato «parteciperà a tutti i benefici economici in termini di creazione di valore derivanti dall'operazione», aveva detto il ministro dell'Economia, Daniele Franco, in audizione davanti alle commissioni finanze di Camera e Senato.

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA MPS

Unicredit e il Tesoro hanno avviato trattative in esclusiva con l'obiettivo di verificare, indicativamente entro la metà di settembre, l'esistenza delle condizioni per integrare in Unicredit l'istituto senese, in un'operazione che dovrà essere neutrale per il capitale di Unicredit e che non includerà circa 4 miliardi di crediti deteriorati e il contenzioso legale straordinario di Siena.

 

2 - LO STATO RICEVERÀ AZIONI SPECIALI UNICREDIT SE RILEVERÀ MPS

(Alliance News) - Il governo italiano potrà ricevere azioni UniCredit Spa senza diritto di voto nell'ambito di un'eventuale acquisizione da parte della banca milanese della nazionalizzata Banca Monte dei Paschi di Siena Spa, come rivelano fonti a conoscenza della questione a Bloomberg mercoledì.

monte dei paschi di siena

 

UniCredit e il governo stanno esaminando le opzioni per preservare l'equilibrio dei diritti di voto se lo Stato dovesse ricevere una partecipazione nella banca come parte di una transazione, secondo persone che hanno familiarità con la questione. Una sospensione del diritto di voto o l'emissione di azioni UniCredit che portano solo diritti patrimoniali sono le opzioni più probabili, secondo le fonti che hanno chiesto di non essere nominate perché le discussioni non sono pubbliche.

 

Andrea Orcel

Dopo un lungo periodo di trattative informali, UniCredit ha dichiarato il mese scorso di aver avviato trattative esclusive per l'acquisizione di Monte Paschi, il più antico istituto di credito del mondo, salvato per la prima volta nel 2009. Dopo due salvataggi statali e oltre EUR8 miliardi di denaro pubblico, la banca senese sta ancora lottando per ripristinare la redditività mentre il governo sta cercando di uscire dal suo investimento entro la scadenza di fine anno fissata dall'Unione Europea.

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Georgi Gunchev, analista bancario, ha commentato a Bloomberg: "UniCredit potrebbe generare un incremento dell'utile per azione di quasi il 20% in un'ipotetica operazione con Monte Paschi, in base alla nostra analisi, anche se c'è ancora poca chiarezza sull'ambito e sulla struttura dell'operazione. L'obiettivo di neutralità patrimoniale di UniCredit implica la necessità di un potenziale rafforzamento patrimoniale di EUR2 miliardi, i cui meccanismi sono un'altra incognita chiave".

 

"Mentre una vendita a UniCredit sarebbe la soluzione preferita dall'Italia per la banca in difficoltà, soddisfare le condizioni già stabilite dall'amministratore delegato Andrea Orcel potrebbe avere un prezzo fino a EUR10 miliardi per i contribuenti. Il governo del primo ministro Mario Draghi sta cercando un considerevole rimborso nell'accordo", spiega l'agenzia.

 

https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-08-10/italy-may-get-special-unicredit-shares-in-monte-paschi-deal

 

 

Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo;

gfciccomascolo@alliancenews.com

monte dei paschi di siena monte dei paschi di siena

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."