hacker bankitalia banca ditalia d'italia

BANKITALIA COLABRODO - UN HACKER È RIUSCITO A ENTRARE PER GIORNI NEI SERVER DELLA “CASSA DI SOVVENZIONI E RISPARMIO FRA IL PERSONALE DELLA BANCA D’ITALIA”, L’ISTITUTO INTERNO DI PALAZZO KOCH: SULLA VICENDA È CALATO IL SILENZIO, MA IL DANNO C’È STATO, COME DIMOSTRA LA CORRISPONDENZA TRA I SINDACATI E I VERTICI DELLA “CSR” - DECINE DI DIPENDENTI SI SONO VISTI PORTARE VIA DAL CONTO CORRENTE PARTI DEI RISPARMI - L’HACKER SI SPACCIAVA PER UN’OPERATORE DELLA CYBERSICUREZZA, CHIAMAVA AL CELLULARE E… - LO SCOOP DI BECHIS SUL PRIMO NUMERO DI "VERITÀ & AFFARI"

Franco Bechis per “Verità & Affari”

franco bechis foto di bacco

 

Per giorni e giorni a marzo un misterioso hacker è entrato nel santuario della Banca di Italia e ha messo a rischio stipendi e pensioni dei suoi dipendenti, violando la sicurezza di conti e correntisti della cassa interna alla banca centrale.

 

La vittima è la "Cassa di Sovvenzioni e Risparmio fra il Personale della Banca d'Italia" (in sigla CSR), una vera e propria banca interna dei dipendenti che ne eleggono attraverso i sindacati gli organi direttivi. Non si conosce il danno provocato, perché sulla disavventura è calato il più solido muro del silenzio, e si capisce perché: la violazione dei sistemi di sicurezza del tempio della economia e della finanza italiana non è certo medaglia da mettersi sul petto.

hacker 4

 

Ma che il danno ci sia stato è evidente dalla corrispondenza intercorsa fra le rappresentanze sindacali e i vertici della CSR come dalla decisione di sospendere alcune funzionalità dell'home banking fra cui la possibilità di effettuare bonifici istantanei, che per altro avevano un massimale giornaliero piuttosto alto: 20 mila euro.

 

A lanciare l'allarme nelle chat interne dei dipendenti è stato per primo un dirigente sindacale della First Cisl, che ha spiegato come l'hacker lo avesse chiamato sul telefonino il 4 marzo 2022 alle 12,42 facendo apparire come chiamante un numero fisso identico a quello del centralino della Banca di Italia.

cassa di sovvenzioni e risparmio fra il personale della banca d'italia.

 

Il chiamante si è qualificato come Ettore Bianchi, operatore della cybersicurezza della sede centrale della CSR di Roma. Lo scopo della chiamata è guidare il dipendente Bankitalia in «un'operazione di breve durata, al fine di effettuare un aggiornamento obbligatorio della procedura MFID date le numerose frodi che ci sono al giorno d'oggi».

 

cassa di sovvenzioni e risparmio fra il personale della banca d'italia.

L'hacker è abile e rassicurante, fornisce a richiesta anche un numero di ticket per l'intervento e come spiega la sua vittima «per ogni domanda ha una risposta pronta e molto articolata». La procedura però suggerita non riesce dal pc e dal telefonino della vittima, e la spiegazione è che il cellulare non è di ultima generazione, privo quindi del software necessario per entrare in quel portale della CSR. Provano altre vie, ma non funzionano.

ignazio visco

 

Alla vittima viene qualche dubbio e durante la conversazione con l'hacker apre un'altra chiamata da telefono fisso al service desk di Bankitalia, fa qualche domanda-trabocchetto e alla fine l'hacker mangia la foglia e molla la presa. Per uno non cascato nella trappola però ce ne sono decine di altri che si sono visti portare via dal conto corrente parte dei risparmi.

 

IL PRIMO NUMERO DI VERITA E AFFARI

Lo si intuisce anche dalla risposta data dai vertici della CSR a chi lamentava la violazione di quello che tutti immaginavano un forziere inespugnabile: «Per tutti è stato avviato l'iter di richiesta di restituzione delle somme oggetto di frode (cd. Recali) che, nell'eventualità di disponibilità presenti sui conti di destinazione delle operazioni, consente ai clienti di potere attivare iniziative di recupero: primi risultati sono stati ottenuti (...)

 

Rimane ovviamente ferma la possibilità di rivolgersi alle Autorità - anche quelle previàte dalla normativa bancaria - a tutela dei propri interessi». A parte questa ultima frase dal sapore fin grottesco (finisce che ci si rivolge a Banca di Italia per rivalersi contro la scarsa protezione offerta ai correntisti dalla cassa interna a Bankitalia), anche la prima considerazione non sembra avere suscitato l'entusiasmo dei sindacati interni, felici che CSR sostenga di avere recuperato parte della refurtiva dell'hacker, ma- scrive il Dasbi- «attendiamo di sapere pure che i risultati siano ottenuti per tutti, e in caso invece per alcuni non si riesca a recuperare le somme dai truffatori, cosa intenda fare la Cassa a tutela dei correntisti».

 

cassa di sovvenzioni e risparmio fra il personale della banca d'italia 1

Le risposte fin qui non sembrano poi così rassicuranti: contro gli attacchi hacker è stata annunciata «l'attivazione di un apposito presidio an-ti-frode contattabile h 24 sia dalla clientela che dagli altri intermediari». Non un muro di sicurezza: è il centralino telefonico della stessa CSR, a cui fuori dagli orari di ufficio si può lasciare una registrazione vocale. Ora che si metta in moto una vera difesa, i soldi sono volati già via dai conti correnti. Come è avvenuto in questo mese di marzo che imbarazza tutta la banca centrale italiana.

cassa di sovvenzioni e risparmio fra il personale della banca d'italia

cassa di sovvenzioni e risparmio fra il personale della banca d'italia

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…