sorgente sein

IL BIOMETANO TI DA UNA MANO - CON SORGENTE SEIN IL GRUPPO DI MAINETTI DIVERSIFICA DALL’IMMOBILIARE E PUNTA SULLE RINNOVABILI, FORTE DI UN ACCORDO CON SAIPEM E DI 3 MILIARDI DI INVESTIMENTI NEL TRIENNIO 2020-2022 TRA ACQUISIZIONE DI OLTRE 30 IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI BIOMETANO IN ITALIA E 60 NEGLI NEGLI STATI UNITI

Teresa Campo - Milano Finanza

Carlo Petagna, amministratore delegato di Sorgente SEIN

 

Dal mattone al biometano il passo è breve. Magari passando per il fotovoltaico. È quanto sta facendo il gruppo Sorgente, fondato e guidato da Valter Mainetti che, attraverso la neonata Sorgente Sein (Società per l'Energia e le Infrastrutture), ha deciso di puntare, e in grande stile, sul nuovo mercato. Si parla di oltre 3 miliardi di investimenti nel triennio 2020-2022 tra acquisizione di oltre 30 impianti per la produzione di biometano in Italia e 60 negli Stati Uniti, sviluppo del fotovoltaico in Spagna, America Latina e Ucraina, e iniziative nell'eolico in Spagna e Marocco.

 

Sorgente Sein

Diverse sono le ragioni alla radice del nuovo corso, «oltre naturalmente a quella di diversificare rispetto al real estate, business tradizionale del gruppo Sorgente, oggi però con minori prospettive che in passato», spiega l'amministratore delegato Carlo Petagna. In primo luogo i due settori real estate e impianti per la produzione di energia sono contigui perché coinvolgono entrambi terreni, gestione di asset, ricerca di investitori, strutturazione di operazioni finanziarie complesse, gestione dei fondi in cui confluiranno gli impianti.

 

mainetti

La seconda ragione invece è che si fa un gran parlare di energia pulita e rinnovabile così come di riciclo ed economia circolare, tutti principi che il business del biometano rispecchia pienamente visto che si tratta di riutilizzo di rifiuti organici per la produzione di energia. In altre parole, «le infrastrutture per l'energia pulita sono oggi la nuova frontiera del gruppo e un tema fondamentale per il futuro della maggior parte delle imprese», sottolinea Petagna.

 

«Tra l'altro, la materia prima utilizzata, in primis gli scarti agricoli, in Italia sono in buona parte generati al Sud, e quindi il settore potrebbe fare da volano per un'intera area del Paese». In dettaglio la neonata Sorgente Sein ha come focus la realizzazione di impianti per la produzione di biocarburanti, in particolare biometano e bioetanolo, nonché lo sviluppo di iniziative nel settore fotovoltaico ed eolico, finalizzate a ridurre gli effetti negativi sull'ambiente generati dalle fonti fossili tradizionali. In quest'ottica ha appena siglato un importante collaborazione con Saipem (gruppo Eni che alle nuove energie ha già destinato investimenti per oltre 4 miliardi), che fornirà soluzioni per la realizzazione di impianti per la produzione di biocarburanti e di altre energie rinnovabili in Italia e all'estero.

Sorgente Sein

 

La società del gruppo Eni opererà anche come general contractor per progetti di sviluppo in Italia e all'estero. Altre partnership comunque sono già all'attivo: come quella con China Tianchen Engineering Corporation, società di progettazione e costruzione attiva nell'energia, che fa capo a China National Chemical Engineering Company, uno dei maggiori gruppi industriali cinesi. Altre collaborazioni invece sono ancora in via di definizione, mirati però al ritiro del gas prodotto ed eventuali reti di distribuzione.

 

Tra i principali impieghi del biometano prodotto Sorgente Sein pensa infatti in primo luogo al settore dei trasporti «e infatti la maggior parte della nostra produzione sarà costituita da biometano liquido», conferma Petagna, «in linea con il trend di riconversione della maggior parte dei mezzi pesanti, nuovi e non, verso il metano, che consente maggiore autonomia. Secondo le statistiche, il potenziale di produzione di biometano in Italia, quarto Paese per numero di veicoli a gas, potrà arrivare fino a 8 miliardi di metri cubi e diventare il carburante scelto da quasi un terzo degli autotrasportatori».

SAIPEM

 

Oltre che più pulito, il biometano è comunque anche generoso verso gli investitori in termini di rendimenti, a doppia cifra e per di più accompagnati da rischi contenuti (in quanto si tratta di un comparto poco soggetto a fluttuazioni) e da un andamento anticiclico. Per il biometano in particolare si parla del 14-16% in termini di Irr, con una cedola periodica del 3-4% che li rende interessanti anche per investitori istituzionali a lungo termine come i fondi pensione. Appena più ridotti i rendimenti offerti da impianti solari ed eolici, che si attestano intorno al 10-12%, che però si possono spuntare soprattutto all'estero: in Italia il fotovoltaico è già saturo, e con pochi incentivi.  

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…