LE BOLLETTE SONO IMPAZZITE MENTRE I FORNITORI DI ENERGIA FANNO I PARACULI – IL DECRETO “AIUTI BIS” IN VIGORE DAL 10 AGOSTO BLOCCA LE MODIFICHE UNILATERALI DEI CONTRATTI DI LUCE E GAS PER AIUTARE FAMIGLIE E IMPRESE CONTRO L'AUMENTO DEI PREZZI – MA FINORA MOLTE COMPAGNIE ENERGETICHE HANNO FATTO FINTA DI NIENTE, “SFRUTTANDO” UNA NORMA SCRITTA CON I PIEDI – ORA È ARRIVATO L'ALT DI ANTITRUST E ARERA...

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Estratto dell'articolo di Roberta Amoruso per “Il Messaggero”

 

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Basta con le modifiche unilaterali dei contratti di luce e gas. Il decreto Aiuti bis entrato in vigore il 10 agosto congela retroattivamente anche gli avvisi arrivati nei mesi precedenti e fino ad aprile 2023. Una tirata di orecchie è arrivata ieri da Antitrust e Arera a quelle società energetiche che a due mesi dal decreto, pensato per aiutare famiglie e imprese a sostenere i prezzi impazziti dell'energia, hanno fatto orecchie da mercante.

 

Magari anche a causa di una norma confusa. Sono infatti almeno un centinaio le segnalazioni fatte recapitare dalle associazioni dei consumatori che puntano il dito su pratiche commerciali non corrette. Proprio nei giorni scorsi un discreto faldone con tanto di esposto era stato recapitato ad Arera ed Antitrust dall'Unione nazionale consumatori, tra le associazioni più coinvolte dai reclami.

 

caro energia caro energia

E' ancora presto per parlare di un'indagine vera e propria ma certe segnalazioni di violazione del decreto Aiuti bis, o anche di «utilizzo improprio», come precisato nella nota congiunta di Antitrust e Arera, del recesso del venditore e della risoluzione per eccessiva onerosità, hanno fatto scattare prima «un chiarimento su natura e vincoli» del decreto, poi la moral suasion, infine un avvertimento. […]

 

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È stata la stessa Arera ad accennare al «momento tanto complesso», alla «marcata esigenza di contemperare gli interessi a volte confliggenti dei diversi soggetti coinvolti», e all'«assoluta necessità che il quadro di regole sia chiaro, condiviso e correttamente applicato». Come ammettere che il comma 2 dell'articolo 3 del decreto Aiuti bis non è così chiaro nel prevedere solo «le modifiche contrattuali che si siano già perfezionate».

 

Sono sei i casi scorretti segnalati dall'Unc. Ci sono società che hanno applicato modifiche unilaterali di contratto dopo il decreto, in virtù di avvisi inviati prima. Alcune comunicazioni, invece, sono arrivate perfino a settembre. Mentre in altri casi, spiega l'Associazione, non è stata sospesa la modifica ignorando il preavviso di tre mesi, quindi fino a maggio, previsto dal Codice di condotta dell'Arera. E poi c'è anche il caso dell'invio di un nuovo contratto da far sottoscrivere al cliente sotto minaccia di passaggio al Servizio di Maggior Tutela o di Fornitura di Ultima Istanza. [..]

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Intanto Bankitalia taglia di un punto la crescita 2023 dell'Italia allo 0,3%, e avverte: nello scenario di uno stop del gas russo la recessione arriverebbe a -1,5%. A parlare di «aumento dei rischi di recessione e sicurezza energetica» globale è anche l'Agenzia dell'Energia dopo il taglio della produzione di petrolio deciso dall'Opec+.

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