Sara Bennewitz per “la Repubblica”
La buona notizia è che la pace tra Berlusconi e Bolloré è talmente forte che d'amore e d'accordo Fininvest, Mediaset e Vivendi rivedono gli accordi presi lo scorso maggio. La cattiva notizia è che per supportare il gruppo di Cologno i francesi acconsentono di votare contro la raccomandazione dei proxy advisor.
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Morale: Vivendi da essere il primo nemico dell'azienda tricolore passa a essere il primo supporter, superando anche Ennio Doris che quando tra Parigi e Cologno era scoppiata la guerra era sceso in campo per rilevare fino al 4% del capitale per difendere Mediaset dalla scalata di Bolloré.
Dopo l'accordo di ieri, all'assemblea di Amsterdam del 25 novembre di MediaForEurope, la nuova holding olandese, una maggioranza bulgara si schiererà a favore della divisione delle azioni in due categorie: A, con voto singolo, e B (come Berlusconi) con voto maggiorato 10 volte.
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Nei giorni scorsi i proxy advisor Iss e Glass Lewis avevano invece consigliato agli investitori di votare contro la scissione delle azioni. Il sospetto degli investitori, in particolare quelli della controllata Mediaset Espana (da anni a digiuno di dividendi) è che le azioni A saranno usate come moneta di scambio per non diluire troppo il controllo dei Berlusconi sulla società.
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