mario draghi

CARTELLE APPESE – IL GOVERNO RINVIA LE RATE DELLA ROTTAMAZIONE TER E QUELLE DEL “SALDO E STRALCIO”: PER ORA NON SLITTA INVECE LA MONTAGNA DA 54 MILIONI DI CARTELLE ESATTORIALI CHE POTREBBERO PARTIRE LUNEDÌ, MA LA DISCUSSIONE È APERTA E SI STA VALUTANDO L’IPOTESI DI STRALCIARE I PAGAMENTI SOTTO I 5MILA EURO

Da www.ilmessaggero.it

 

daniele franco g20

Il fisco non chiama alla cassa per pagare le rate della Rottamazione Ter e quelle del "Saldo e Stralcio". Un nuovo rinvio è stato preannunciato dal ministero dell'Economia con un comunicato in attesa di una decisione sulla nuova scadenza che consenta di superare i tempi difficili della pandemia.

 

Nessun slittamento invece, almeno per il momento, per la montagna di "cartelle esattoriali" - si stima possano ora raggiungere i 54 milioni di atti - che l'Agenzia Riscossione potrebbe iniziare ad inviare a partire da lunedì. Si potrebbe prendere nuovamente tempo anche perché su questo fronte il cantiere è aperto e si starebbe valutando l'ipotesi di stralciare - magari con mini pagamenti - gli atti più piccoli ma numerosi - sotto i 5.000 euro - per alleggerire gli uffici da un'ondata di scartoffie e i contribuenti già ora in difficoltà per la crisi economica.

CARTELLE ESATTORIALI

 

Fisco, le altre urgenze

Le novità fiscali arrivano a ridosso della scadenza del 28 febbraio quando termina la moratoria prevista per queste tipologie di versamenti. Ma non è l'unica urgenza sul tappeto. L'altra riguarda gli aiuti a lavoratori e imprese ora in difficoltà economiche. L'arrivo del nuovo Dpcm e la terza ondata di Covid, che gli ultimi dati fanno prevedere, sarà accompagnata da un nuovo «Decreto Sostegno» che prende il testimone della serie dei Dl Ristori.

 

mario draghi alla corte dei conti 6

Il decreto Sostegno sarà la prima risposta alla crisi del governo Draghi, ma anche il primo vero banco di prova dell'esecutivo. Il parlamento ha autorizzato uno scostamento di 32 miliardi di euro, ma non è detto che tutte le risorse saranno impiegate subito. Più probabile che ci si concentrerà sulle categorie più in difficoltà.

 

L'obiettivo del nuovo decreto

Il tentativo in corso è quello di avere un nuovo approccio che non guardi ai codici Ateco, ma alla perdita reale di fatturato, se supera una certa soglia. L'ipotesi è quella di una perdita oltre il 33%.

 

CARTELLE ESATTORIALI

 Il settore alberghiero e la ristorazione, quello della montagna legato allo sci, il turismo e i trasporti ma anche settori costretti alle nuove chiusure - come parrucchieri e barbieri nelle nuove zone rosse - dovrebbero trovare sostegno dal nuovo decreto: lo chiedono tutte le categorie interessate, da Confcommercio a Cna, da Confesercenti a Fipe.

 

tasse aumenti 2021

Arriverà 'sostegnò anche per i lavoratori: ci sarà possibilità di nuove settimane di Cig, forse già con le semplificazioni procedurali di accesso che il ministro del lavoro, Andrea Orlando, ha discusso con le parti sociali. Sicuramente molto attesi sono però gli interventi fiscali. Il ministero dell'Economia ha diffuso un 'comunicato leggè per assicurare i contribuenti che non ci saranno sanzioni per i mancati pagamenti delle rate di Rottamazione Ter e 'Saldo e stralciò che scattano da lunedì perché è allo studio una norma di proroga.

 

Confermato lo slittamento del termine del 1° marzo

DANIELE FRANCO

Una novità che viene salutata positivamente dai ministri di Forza Italia, Mariastella Gelmini e Renato Brunetta, che parlano di nuovo approccio con i contribuenti, ma anche dalla vice ministro all'Economia Laura Castelli (M5s), che annuncia: «lavoreremo nel solco tracciato, e nei prossimi giorni riprenderemo in mano tutti i dossier sospesi, a partire da quello delle cartelle esattoriali». La data per il nuovo versamento di queste due regolarizzazioni invece non è stata indicata, molto probabilmente perché potrebbe essere armonizzata con un nuovo rinvio delle cartelle, che al momento non c'è. Il governo è al lavoro su questi temi nella massima riservatezza ma lo slittamento ulteriore potrebbe essere inserito nel decreto Sostegno che affiancherà il nuovo Dpcm con le restrizioni Covid.

 

Il tema ruoli precedenti al 2015

CARTELLE ESATTORIALI

In corso ci sarebbe anche una valutazione sulla possibile pulizia del magazzino dei ruoli precedenti al 2015 ma anche l'ipotesi di annullare le cartelle o di far pagare un saldo e stralcio sotto i 5.000 euro. Tutte ipotesi al vaglio, e quindi non ancora concrete, sulle quali si starebbero doverosamente facendo i conti. Ma che già trovano consenso. «L'ipotesi allo studio del governo di un saldo e stralcio per le cartelle inferiori a 5 mila euro - dice il deputato di Iv, Gianfranco Librandi - è una scelta intelligente e pragmatica che può aiutare sia le casse dello Stato che i cittadini in un momento difficile per l'economia nazionale».

tasse ai milionari

 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...