luciano benetton fabrizio palermo paola de micheli autostrade

CASELLI DI CARTA – A CHE PUNTO SONO LE TRATTATIVE TRA CDP E ATLANTIA? SEMPRE ALLO STESSO. LA TRATTATIVA NON SI SBLOCCHERÀ NEL BREVE TERMINE – NON È SOLO QUESTIONE DI FINANZA, MA ANCHE DI PEDAGGI: SE IL GOVERNO ABBASSA LE TARIFFE, RISCHIA DI TIRARE UN BIDONE A CASSA DEPOSITI, CHE DA STATUTO È OBBLIGATA A ESSERE REMUNERATIVA PER I SOCI – INTANTO PALERMO STRAPPA AI BENETTON IL CAPO DEGLI AFFARI LEGALI STEFANO CUSMAI

STEFANO CUSMAI

1 – La Cdp strappa ad Atlantia il capo del legale

Andrea Greco per “la Repubblica”

 

Non pare, a quanto raccontano fonti interne, che Cupido abbia scoccato la sua freccia durante la trattativa dell'ultimo mese, ruvida, tra Atlantia e Cassa depositi e prestiti sulla cessione del pacchetto di controllo delle autostrade italiane.

 

I contatti c'erano già, tra il capo degli affari legali di Atlantia e segretario del cda Stefano Cusmai, e l'istituto di promozione nazionale che tratta l'addio dei Benetton da Aspi. Nei mesi del lockdown i contatti si erano intensificati, intermediati da una multinazionale di "cacciatori di teste".

ALESSANDRO TONETTI

 

Infine, la scelta: Cusmai cambierà squadra, e da settembre lavorerà come dirigente della Cdp. A quanto pare, non seguirà trattative straordinarie, tipo quella in corso con Atlantia e che proprio entro settembre dovrebbe ridisegnare l'assetto azionario e strategico di Aspi.

 

Cusmai, che sarà tra i primi riporti del capo dell'area legale in Cdp, Alessandro Tonetti, seguirà gli affari societari con focus sugli investimenti del "patrimonio rilancio", quei 40 miliardi di euro di attivi pubblici e segregati che il governo stanzierà perché Cdp sostenga azioni e bond italiani. In effetti sarebbe inopportuno che Cusmai riandasse ai passati amori.

ATLANTIA AUTOSTRADE

 

2 – È stallo Autostrade-Cdp E il Paese rischia l'autogol

Gian Maria De Francesco per “il Giornale”

 

Prosegue lo stallo tra Atlantia e Cdp per definire le modalità di ingresso del gruppo di Via Goito nel capitale di Autostrade per l'Italia. Al momento, la sensazione è che la trattativa non si sbloccherà nel breve termine nonostante i contatti tra le due società e i rispettivi legali proseguano quotidianamente.

 

i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova

Non è solo questione di finanza, ma anche di pedaggi autostradali: se l'esecutivo proseguisse sulla strada populista dell'abbassamento delle tariffe, finirebbe con il tirare un bidone proprio alla Cassa.

 

Ma andiamo con ordine. Le ragioni delle parti in causa sono entrambe fondate. Anche se la vicenda si origina dal disastro del Ponte Morandi, la holding che fa capo a Edizione (30,25%) della famiglia Benetton, in quanto azienda quotata, non può accettare modalità di avvicendamento che suonino come un esproprio dinanzi alla compagine di investitori internazionali (il fondo Tci ha già adito la Corte di Giustizia Ue) né può accettare una valutazione di Aspi che penalizzi l'ensemble dei soci visto che il mercato valuta la concessionaria fino a 9 miliardi di euro.

fabrizio palermo foto di bacco (3)

 

Di qui la proposta di vendere l'88% di Aspi detenuto da Atlantia con contestuale scissione parziale, finalizzata alla quotazione per soddisfare le esigenze di tutti gli attori coinvolti. Incluse le minoranze di Aspi (Allianz con il 7% e Silk Road Fund al 5%).

 

Dall'altra parte, l'istituto guidato dall'ad Fabrizio Palermo non può certo «bruciare» le proprie risorse essendo, a sua volta, «obbligato» dallo statuto a essere remunerativo per i propri soci che, oltre al Tesoro, comprendono anche le Fondazioni bancarie.

 

il nuovo ponte di genova

Il rischio, infatti, è duplice. Una valutazione troppo elevata di Aspi renderebbe più costosa l'operazione originaria di ingresso da realizzarsi con un aumento di capitale riservato con il quale acquisirebbe il 33% della società (con un ulteriore 22% girato a investitori graditi a Cdp).

 

ruspe al lavoro per spezzare i blocchi del ponte morandi

La Cassa, inoltre, vuole precise garanzie (manleve) sulle cause pendenti nei confronti di Aspi per non dover sopportare ulteriori costi. Terzo ma non meno importante: l'investimento deve essere remunerativo e, per questo motivo, le interlocuzioni tra Autostrade e il ministero delle Infrastrutture sulla revisione della convenzione e delle tariffe da applicare ai 3mila chilometri di rete autostradale deve sì garantire la manutenzione del network, ma anche prevedere una remunerazione adeguata.

AUTOSTRADE PER L ITALIA

 

In caso contrario, la Cassa si troverebbe a subire un doppio danno: una spesa elevata e un ritorno sul capitale investito risibile. In pratica, una perdita certa. «Atlantia e Aspi devono rispettare gli impegni», si è limitata a dire il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, ora impegnata a presentare il progetto del tunnel sullo Stretto «in sede di Recovery Fund per completare il collegamento tra Messina e Reggio Calabria».

giuseppe conte paola de micheli

 

De Micheli ha garantito che nel 2020 non ci saranno aumenti dei pedaggi. Non è però esclusa la possibilità di rincari. E in Via Goito c'è la ragionevole speranza che il governo non voglia pregiudicarne gli equilibri finanziari. In famiglia non si tirano bidoni.

CODE IN AUTOSTRADA IN LIGURIAuna veduta del moncone del ponte morandi da una finestra di via fillak soccorsi dopo il crollo del ponte morandi fabrizio palermo foto di bacco (2)

 

 

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...