IL CETRIOLONE FINISCE SEMPRE AI CORRENTISTI – NELL'ULTIMO ANNO GLI ISTITUTI DI CREDITO HANNO AUMENTATO TUTTI I COSTI FISSI A CARICO DEI CLIENTI (+6,4% IN MEDIA), USANDO LA “SCUSA” DELL'INFLAZIONE. E, CONTEMPORANEAMENTE, HANNO AZZERATO LA REMUNERAZIONE SUI CONTI CORRENTI – ORA, CON IL PRELIEVO SUGLI EXTRA-PROFITTI DELLE BANCHE DECISO DAL GOVERNO, I CONSUMATORI TEMONO ULTERIORI RINCARI, DAL CANONE ALLA CARTA DI CREDITO FINO AL PRELIEVO…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Sandra Riccio per “La Stampa”

 

conto corrente 1 conto corrente 1

A pagare per il prelievo sugli extra-profitti delle banche deciso dal Governo potrebbero essere le famiglie. Il pericolo dietro l'angolo è che il mondo bancario reagisca alla nuova tassazione con un aumentando dei costi dei conti correnti. Questo tipo di spesa era già in salita. Adesso le associazioni di consumatori parlano di rischio fiammata. Il timore è stato sollevato da Assoutenti che ha ricordato come già lo scorso febbraio Bankitalia sia scesa in campo contro l'incremento dei costi dei depositi applicati alla clientela dagli istituti di credito.

i costi dei conti correnti in italia - la stampa i costi dei conti correnti in italia - la stampa

 

Ieri l'Istat ha comunicato, insieme al dato sull'inflazione, un aumento annuo delle tariffe del 6,4% per la voce "spese bancarie" a carico dei cittadini. «Un dato che conferma l'allarme lanciato a febbraio da Bankitalia secondo cui alcune banche hanno aumentato il costo dei conti correnti con modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali, adducendo come motivo gli elevati livelli di inflazione»  spiega Assoutenti […]

 

Di recente, a rincarare sono state soprattutto le spese fisse ed è su questo fronte che gli istituti adesso potrebbero nuovamente intervenire. «L'ultimo report della Banca d'Italia ha registrato una crescita della spesa di gestione dei conti correnti di 3,8 euro, che ha portato il costo medio a 94,7 euro a cittadino, a causa soprattutto delle spese fisse, in particolare quelle per l'emissione e per la gestione delle carte di pagamento – analizza Assoutenti –. Partendo da questo dato, e considerato l'andamento al rialzo già monitorato dall'Istat, ulteriori rincari delle tariffe bancarie potrebbero portare il costo di gestione dei conti correnti a quota 105 euro annui a utente, con un incremento di +10,3 euro a conto».

CONTO CORRENTE BLOCCATO CONTO CORRENTE BLOCCATO

 

L'associazione calcola che considerando il fatto che in Italia i correntisti sono 47,7 milioni, la stangata per la collettività raggiungerebbe quota 491,3 milioni di euro annui a causa dei possibili rincari dei costi di gestione di carte e conti correnti.

Cos'altro potrebbe aumentare in banca? «Difficile fare previsioni – dice Giuseppe D'Orta, Consulente finanziario indipendente -. Certo è che il mondo bancario ha moltissime leve su cui può intervenire, dai costi fissi, come quelli chiesti per il canone o per la carta di credito, fino alle spese una tantum come i prelievi agli sportelli».

 

TASSI DEI CONTI CORRENTI VS TASSI DEI MUTUI TASSI DEI CONTI CORRENTI VS TASSI DEI MUTUI

[…] Per fare qualche esempio, il semplice rilascio della carta di debito (bancomat) può costare anche 17 euro, a cui poi va sommato il canone che può essere anche di un euro al mese. A questa cifra va aggiunta poi la spesa per un eventuale rinnovo della carta (dai 5 ai 10 euro).

 

Ci sono poi le spese per l'invio della rendicontazione cartacea a casa (0,70 euro al mese) fino alle somme chieste nel caso di richiesta di documentazione da archivio (si arriva a pagare anche 10 euro per il singolo documento). I bonifici in filiale sono una delle voci che adesso costano di più: si arriva a sborsare anche più di 5 euro così come pure il prelievo di contante tramite carta di credito all'estero.

 

conto corrente 7 conto corrente 7

[…] Di recente l'Osservatorio ConfrontaConti.it ha analizzato il panorama dei conti correnti. I dati raccolti hanno evidenziato due tendenze opposte: da una parte ci sono le banche online che propongono costi più bassi rispetto allo scorso anno, con un leggero calo del canone (-8%), dei costi delle carte di debito (-8%) e delle carte di debito (-6%).

 

Dall'altra parte, invece, ci sono invece le banche tradizionali, alle prese con costi di gestione ben più alti, che fanno registrare un aumento netto delle spese fisse dei conti. Più nel dettaglio, secondo l'analisi di ConfrontaConti.it, le banche tradizionali fanno pagare un canone medio di 62,68 euro all'anno, un livello più basso di quello rilevato dall'Istat, comunque in crescita del +25% rispetto ai dati dello scorso anno. […]

conto corrente 4 conto corrente 4 conti correnti conti correnti

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA BATOSTA DELL’ITALIA NELLA CORSA A EXPO 2030 È UN BOCCONE AMARISSIMO PER GIORGIA MELONI: ERA CONVINTA CHE ROMA STRAPPASSE ALMENO IL BALLOTTAGGIO, E INVECE L'HANNO ABBANDONATA ANCHE I PAESI UE. A COMPLICARE LA CORSA DI ROMA È STATO ANCHE L’ESPLICITO SOSTEGNO DI ISRAELE – ORA È CACCIA AL CAPRONE ESPIATORIO, CHE A DESTRA VEDONO IN GUALTIERI, L’UNICO INSIEME A MASSOLO CHE SI È SPESO PER LA CITTÀ – PERCHÉ NON È STATO COINVOLTO MATTARELLA? – LO SCARSO SOSTEGNO DEI PAESI UE NON FA BEN SPERARE PER LA PARTITA EUROPEA DEL PATTO DI STABILITÀ – L’ULTIMATUM DEL PPE ALLA DUCETTA...

MELONI? UN “CAMALEONTE”! – MA QUANTO SI E' INCAZZATA LA DUCETTA CON I SUOI GERARCHI DI PALAZZO CHIGI! SULLE PRIME, IL GIUDIZIO DI POLITICO.EU, CHE L'HA ELETTA AL NUMERO UNO DEI “DOERS” (GLI ESECUTORI) IN EUROPA, E' STATO SBANDIERATO DAI SUOI BALILLA COME UN GRAN RICONOSCIMENTO - POI, MELONI HA  SBARRATO GLI OCCHIONI LEGGENDO L'ARTICOLO COMPLETO E HA CAPITO CHE SI TRATTAVA DI UN BEL CALCIO NEL SEDERE – MELONI È SÌ PRIMA, MA PERCHÉ È “CAMALEONTICA”: AD ESSERE APPREZZATO IN UE È IL FATTO CHE STA FACENDO ESATTAMENTE IL CONTRARIO DI QUANTO PROMESSO DURANTE GLI ANNI DELL'OPPOSIZIONE E IN CAMPAGNA ELETTORALE - È LO STESSO ARGOMENTO UTILIZZATO DA SALVINI, CHE STA PROVANDO A FARLA PASSARE DA TRADITRICE DEI SOVRANISTI, LOGORANDOLA DA DESTRA - L'ARTICOLO INTEGRALE DI POLITICO.EU

FLASH! - MARIO DRAGHI SULL’ALTARE: MEJO DEL PAPA! - PER IL PRESENTARE IL SUO LIBRO, “QUANDO ERAVAMO PADRONI DEL MONDO”, CAZZULLO CHIAMA "SUPERMARIO" E RIEMPIE LA MERAVIGLIOSA CHIESA DI SANT’IGNAZIO DI LOYOLA, GRAN PATRON DEI GESUITI (PRESSO I QUALI DRAGHI HA VISSUTO LA SUA GIOVENTÙ SCOLASTICA) - ASSALTO DI FOTOGRAFI E TELECAMERE PER FLASHARE CAIRO, GUERINI, CALENDA, ZANDA, FOLLINI, CARMEN MORAVIA, ROBERTO COTRONEO, RONCONE, FOLLI, DE ANGELIS, SARDONI, ETC... - TUTTI IN TREPIDANTE ATTESA DI UNA BENEDIZIONE URBI ET ORBI DI DRAGHI CHE SPENGA LA FIAMMETTA NERA DEI BALILLA D’ITALIA

FLASH! – RAI, DI TUTTO…DI MENO! - L’ITALIA VINCE LA COPPA DAVIS E A VIALE MAZZINI CANTANO VITTORIA PER IL 23% DI SHARE OTTENUTO DA RAI2, CHE HA TRASMESSO LA FINALE. MA IL 19 NOVEMBRE, CON LE ATP FINALS DI TORINO, IL TENNIS SUL PRIMO CANALE AVEVA SFIORATO IL 30%. CHISSA’ QUANTI TELE-MORENTI AVREBBE PORTATO A CASA LA FINALE SE FOSSE ANDATA SU RAI1 – È COME SE MEDIASET LASCIASSE A RETE4, ANZICHÉ A CANALE5, LA PARTITA DI CHAMPIONS DI DOMANI, FRA MILAN E BORUSSIA DORTMUND - È LA SOLITA SCELTA KAMIKAZE DEL DG GIAMPAOLO ROSSI, STAVOLTA CONTRO L’ACERRIMO NEMICO, GIANMARCO CHIOCCI, E IL SUO TG1, A CUI FA PERDERE 11 PUNTI DI SHARE (CONSENTENDO AL TG5 DI VINCERE LO SCONTRO DIRETTO)