fondazione carisbo carlo monti gianfranco ragonesi

CHE SUCCEDE A BOLOGNA? – È IN CORSO UNA GUERRA IN SENO ALLA FONDAZIONE CARISBO, SALOTTO BUONO DELLA CITTÀ, EPICENTRO DEL POTERE PRODIANO E AZIONISTA (1,6%) DI INTESA SANPAOLO: ALCUNI SOCI STORICI CONTESTANO LA GESTIONE POCO TRASPARENTE DEGLI ATTUALI VERTICI (CARLO MONTI E IL DOMINUS GIANFRANCO RAGONESI, PRESIDENTE ONORARIO) – E IN VISTA DELL’ASSEMBLEA DECISIVA DI DOMANI, ARRIVA L’ULTIMATUM DEL TESORO: SE LA SITUAZIONE NON SI SBLOCCA VI COMMISSARIAMO

Camilla Conti per “la Verità”

 

fondazione carisbo

C'è una guerra che sta scuotendo il «salotto buono» di Bologna epicentro del potere prodiano. Lo scontro è stato aperto da una pattuglia di soci storici per scardinare una gestione, a loro avviso, poco trasparente degli attuali vertici della Fondazione Carisbo e che da settimane ha mandato in stallo le nomine dell'ente azionista di Intesa Sanpaolo (con l'1,6 per cento).

 

Alla fine è arrivato l'ultimatum del ministero dell'Economia, cui spetta la vigilanza sulle Fondazioni. Se la situazione non si sblocca nell'assemblea convocata per domani, il Tesoro «dovrà prendere atto dell'incapacità dell'ente di assicurare il regolare andamento dell'attività» e quindi prendere i provvedimenti previsti dalla legge.

 

roberto gualtieri 1

Tradotto: commissariare la Fondazione. Facciamo una premessa. La fondazione bolognese ha una governance barocca e complessa che alimenta gli appetiti corporativi: c'è l'assemblea di circa 100 soci presieduta da Daniele Furlanetto, il Collegio d'indirizzo (votato per dieci componenti dall'assemblea, nove dagli enti territoriali e uno dal collegio d'indirizzo uscente, l'organo chiave che indica consiglio e presidente, approva il bilancio e sceglie i settori cui destinare le erogazioni) e il consiglio di amministrazione (a sua volta votato dal Collegio d'indirizzo) che con il suo presidente Carlo Monti governa la Fondazione.

 

carlo monti fondazione carisbo

In più, c'è un presidente onorario, Gianfranco Ragonesi (ex segretario di Confartigianato), che oggi a Bologna è considerato il vero dominus della Fondazione. La Fondazione si è però spaccata in due fazioni, quella che appoggia l'operato di Monti e del presidente onorario Ragonesi e gli «oppositori» che contestano duramente la gestione della «cassaforte» della città.

 

Parliamo di 12,4 milioni di contributi liquidati nel 2019 per 408 erogazioni erogate (322 nel 2018). La prima battaglia si è consumata il 14 maggio quando gli oppositori sono riusciti a diventare maggioranza e a eleggere tra i «critici» dieci membri del nuovo Collegio di indirizzo. Un risultato definito illegittimo dal presidente Monti che per avere un parere ha interpellato dunque il ministero.

leone sibani, ex presidente di fondazione carisbo

 

In una prima risposta il Tesoro avrebbe valutato come non valida quell'assemblea e aggiunto che prima di eleggere il «parlamentino» che nomina il cda, bisogna rinnovare l'assemblea stessa, dove alcuni membri sono in scadenza, successivamente si è adoperato per promuovere un accordo tra le parti. II presidente dell'assemblea Daniele Furlanetto ha quindi inviato una lettera a tutti i soci per convocare una nuova seduta che si terrà domani, 24 luglio.

 

fondazione carisbo 1

All'ordine del giorno ci sarà nuovamente l'elezione dei dieci membri del Collegio che spettano all'assemblea e una procedura di voto modificata rispetto all'appuntamento di maggio, sia in presenza che per via telematica. Monti puntava a rinnovare i membri che sono scaduti nella stessa assemblea dei soci (le cui poltrone, per tradizione, si votano ad aprile). La mossa di Furlanetto, invece, prevede solo l'elezione per il Collegio rimandando quindi il rinnovo dei soci scaduti nella convinzione che in questo modo Monti e Ragonesi si sarebbero ricreati la maggioranza perduta.

carisbo

 

«È fondamentale che l'assemblea dei soci sia veramente autonoma, per non correre il rischio di avere organi di amministrazione (cda) e di indirizzo (Collegio) potenzialmente autoreferenziali. Il cda è eletto dal Collegio, quest' ultimo è designato per la metà dall'assemblea.

gianfranco ragonesi 1

 

Se i titolari dei due organi gestionali interferiscono e incidono sull'assemblea (in particolare nel frangente delle designazioni) essi divengono organi che rispondono solo a sé stessi mettendo in grave pericolo l'autonomia della Fondazione Carisbo», si legge in una nota diffusa lo scorso 6 luglio.

 

Ma quali sono le contestazioni dei soci in rivolta? Il cahiers de doléances è corposo. Nel mirino, ci sono ad esempio nuovi incarichi a componenti degli organi della Fondazione che avevano già superato il numero massimo di mandati ammissibili. Risulta, inoltre, che la Fondazione non abbia realmente costituito il «Comitato finanza» per garantire una obiettiva gestione del patrimonio». Non solo.

 

carlo monti fondazione carisbo

Un elenco completo delle erogazioni nei documenti contabili è stato reso disponibile solo dal bilancio di missione del 2016 e questo avrebbe consentito di rilevare che il principio della non ripetitività dei contributi ai medesimi beneficiari, nonché quello della erogazione di contributi a componenti degli organi della Fondazione, erano principi disattesi che quindi andavano regolamentati.

 

gianfranco ragonesi

Quanto poi alla nomina di un presidente onorario, a Ragonesi si contesta di non essere mai stato presidente in precedenza, di non avere titoli di studio significativi, né esperienza finanziaria e soprattutto di tenere una condotta poco coerente con il ruolo che dovrebbe avere una figura meramente simbolica senza influenze sulle decisioni del cda. Board per altro formato in buona parte da medici (compreso il presidente Monti, medico radiologo) con scarsa cultura finanziaria o d'impresa. In sostanza, le tensioni interne alla Fondazione dipenderebbero da una deviazione dell'attuale governance dagli scopi statutari, sia nei metodi sia nelle attività.

 

carlo monti fondazione carisbo 1

Si fa per esempio riferimento a nomine di soci e bocciature di candidature autorevoli che sarebbero state utilizzate in passato da chi spalleggia in modo esecutivo il presidente onorario per regolare vicende risalenti al periodo in cui è stata costituita l'unione industriali tra Assindustria e Associazione delle Piccole e medie imprese. Si punta il dito sulla diminuzione di impatto che gli enti esterni hanno sulle loro nomine e sui cambiamenti frequenti di statuto per consolidare l'autoconservazione del gruppo di controllo.

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”